Nove

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Skylar's POV

Nel momento in cui mi svegliai dal mio breve e irrequieto pisolino, iniziai a contare alla rovescia i secondi che mancavano per l'arrivo di Caden. Finché non saremmo stati là fuori, insieme, a cercare Chicken. La mamma era ancora in qualche modo convinta che Chicken sarebbe tornata da sola. Non potevo proprio biasimarla, non quando non aveva visto il ragazzo in agguato fuori dal nostro cortile la scorsa notte. Non sapeva nulla di quella lettera.

Ridammi ciò che è mio, avevo letto. Non sapevo nemmeno cosa volesse.

"Forse si tratta di quel disco di metallo," mormorai, guardando Caden mentre camminavamo attorno ad un parco nelle vicinanze. Portavo spesso Chicken qui. Forse aveva perso la strada, in qualche modo. Forse era- "Pensi che si tratti di quello?"

Caden incontrò il mio sguardo e si accigliò leggermente. L'aria fredda del mattino rendeva disordinate le sue ciocche scure. "Non credo sia quello, Sky."

"Allora che cos'è?" Chiesi. "C'è qualcosa..." Mi smorzai quando una ragazza ci passò accanto, la mano stretta ad un guinzaglio mentre il suo cane trotterellava. Una volta che se ne fu andata, mi voltai a guardare Caden. "C'è qualcosa che vuole da me. Questo è ciò che diceva la lettera."

Rabbrividii quando ci pensai, a Chicken e dove fosse adesso. "Non pensi che questo sia un colpo molto basso, però? Ad esempio, rapire il mio gatto va troppo oltre. Gli stalker non lo fanno. Non minacciano di uccidere i tuoi animali domestici, cazzo."

Caden mi prese per mano e io mi rilassai un po'. "Hai freddo?" Si fermò momentaneamente all'angolo della strada, guardandomi dall'alto in basso.

Anch'io mi fermai e scossi la testa, guardando nervosamente intorno a noi su entrambi i lati. "E se fosse Blake?"

"Sky." Caden mi tirò la mano e quando finalmente incontrai il suo sguardo, notai la stanchezza sotto i suoi occhi. Sembrava stanco. Come se avesse dormito a malapena dall'ultima volta che lo avevo visto. "Non è lui."

"Dov'eri la scorsa notte?" Gli chiesi, invece.

Sbatté le palpebre, un po' sorpreso. "Fuori città."

"Perché?"

"Dovevo occuparmi di alcune cose." Rispose, ma non bastava. Le sue risposte vaghe non erano mai abbastanza. Ma poi il suo telefono squillò e non riuscii a chiedergli di spiegarsi meglio. Tirò fuori il telefono e mi lasciò la mano. "Rimani qui."

Lo feci. Non che sapessi dove altro andare. Mi appoggiai allo muro di cemento e lo guardai mentre rispondeva alla chiamata. Le macchine passavano e ed era una normale mattinata qui a Crestmont. Se solo Chicken non si fosse fatta rapire. Se solo io potessi definire questo normale.

Chiudendo gli occhi, infilai le mani nelle tasche della felpa, tirando un sospiro. Era appena passato un secondo o giù di lì, tra gli stridii bassi delle gomme e le chiacchiere delle persone, sentii un miagolio inconfondibile. Ed era anche rumoroso.

E letteralmente mi congelai.

"Oh cazzo." Mi raddrizzai e mi guardai intorno, con gli occhi sbarrati. Caden stava ancora parlando al telefono, accigliato a qualcosa, e pensai che non l'avesse sentito. Nemmeno la seconda volta, mi resi conto, quando sentii di nuovo un miagolio.

Il cuore iniziò a battere forte, mi allontanai di qualche passo dall'angolo della strada e seguii la direzione della voce, sperando di essere vista da Caden e di conseguenza seguita da lui. Sembrava essere Chicken. Dio, speravo fosse lei.

Lentamente, attraversai la strada, guardandomi intorno e sussurrando piano. "Dove sei, Chicks?"

Non c'era nessun gatto in vista. Non uno con la pelliccia brunastra. Non uno con quell'inconfondibile miagolio. Solo passanti e le loro auto. Per un momento pensai di essermi sbagliata. Avevo sentito male.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora