Una breve, infinita, attesa

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Il giorno seguente, come al solito, Ferys si diresse alla mensa comune degli alloggi di mattina presto, prima che gli altri studenti giungessero. Tanleri gli disse di sentirsi libero di mangiare li, ma si sentiva comunque a disagio a mangiare insieme agli altri.

Come fece il giorno prima, si diresse sulle impetuose mura. Entro nella torre settentrionale salutò la solita guardia che ricambiò con un cenno ed uscì sulle mura.

Quel giorno non ci fu traccia di Drayves, ma pensò che fosse meglio cosi. Per quel che doveva fare aveva necessità di pace e tranquillità cosi da concentrarsi al meglio.

Passò intere ore a sforzarsi di compiere la prova, senza successo. Era esausto. Al di la della prova stare a lungo su quelle mura lo estenuava. Ma era troppo testardo per cambiare località. Inoltre pensò che se non fosse stato da solo non sarebbe mai riuscito a concentrarsi. Dopo ore e ore di tentativi decise di concedersi una pausa, esausto e col fiato che ormai gli mancava totalmente. Scese nell'accademia intento a mangiare qualcosa e scaldarsi un po'.

Raggiunse la mensa degli alloggi, ma per sua sfortuna era molto più affollata di quanto sperasse e si aspettasse. Si vide perfino costretto a mettersi ed attendere in fila.

Si stirò le spalle ancora infreddolite cercando di evitare di incrociare lo sguardo con uno degli studenti. Vagava con lo sguardo da una parte all'altra, la mensa era molto grande. I tavoli erano tutti uguali con sei posti a tavolo. Alcuni studenti avevano unito uno o più tavoli per creare gruppi più grandi e parlavano loquacemente tra di loro.

Ferys sorrise leggermente al pensiero di quella semplicità, dopotutto erano semplici ragazzi, e i loro sospetti verso di lui non erano poi tanto strani stando alle parole di Tanleri. In ogni caso non cambiava il suo desiderio di stare alla larga da tutti. Era molto più semplice che inventarsi una storia.

Tra le miriadi di persone vide un volto familiare. Era Drayves circondato da una decina di persone.

I due si salutarono da lontano ma con somma sorpresa di Ferys, Drayves lasciò il gruppo e gli si avvicinò.

<< Bene, bene. Guarda un po' chi si unisce a noi. >> Esclamò il ragazzo.

<< Se avessi saputo che c'era tanta gente avrei evitato. Ma ormai sono qui. >> Rispose Ferys.

Drayves sorrise. << Già... hai beccato il momento giusto. Le lezioni sono finite e gli studenti hanno un momento di relax prima che riinizino. >> Spiegò.

<< Anche tu e i tuoi amici seguite le lezioni? >>

<< Si, certo. Dopotutto questa è un'accademia, e in un accademia si fa questo. Si seguono delle noiose, ma avvolte utili, lezioni. >> Disse acido Drayves.

<< Hm, non sembri molto soddisfatto. >> Notò Ferys sbuffando.

<< Non fraintendere. L'accademia ha molto da offrire. Ma è lenta... Piena di regole, teorie e procedure. >> Nel frattempo, i due presero da mangiare e si accomodarono ad un tavolo vuoto.

<< Ed è sbagliato? >> Chiese innocentemente Ferys.

<< No. è solo noioso. L'accademia offre rifugio a chiunque voglia sviluppare ed apprendere la magia. Questo però comporta che non tutti sono molto svegli e dall'altra parte l'accademia deve far in modo che tutti gli studenti possano imparare... >>

<< E questo comporta corsi lenti e poco intensivi. >> Concluse Ferys.

<< Esatto. >>

Ferys sbuffò. << Un po' arrogante da parte tua. >> Disse senza troppe insinuazioni.

<< E perché? Questa è la mia opinione, non vado certo in giro a lamentarmi degli altri o a proporre corsi più intensivi. Prendo ciò che l'accademia ha da offrire. Per il resto, ci sono altri modi per imparare. >> Chiarì con tutta calma il ragazzo.

Un nuovo mondo: La nascita di un guerrieroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora