Il bosco

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I due ragazzi si erano addentrati tra la felce che ricopriva il sottobosco. Non era così difficile muoversi, ma bisognava comunque fare attenzione a dove si metteva i piedi.
Mentre cercavano di fare il meno rumore possibile uno strano sibilo si insinuò nelle loro orecchie. Si fece sempre più violento fintantoché non si arrestò di colpo proprio sopra di loro.
I due guardarono verso l'alto, stando attenti a non fare rumore. Su uno dei rami di pino, una strana creatura si era poggiata per beccare sulle goccioline di resina già asciutta.
-L'abbiamo trovato abbastanza in fretta... Adesso dobbiamo solo seguirlo fino al nido.- sussurrò Kira pensando ad un piano efficace. Logica sembrava confuso. Lui si era immaginato un vero boccino d'oro, come quello della famosa saga. Invece quella creatura non aveva la tipica forma tonda, anzi, era allungata, simile ad una freccia, dove la punta era rappresentata dal becco. Aveva il corpo di un giallo intenso, come se fosse davvero dorato, almeno questo coincideva con il nome.
Kira iniziò ad arrampicarsi, aveva deciso di attirare il boccino con la sua sola presenza dato che erano animali molto curiosi, se fosse stata brava a non spaventarlo sarebbe stato facile trovare il nido. La ragazza dai capelli neri era giunta all'altezza giusta, gli occhi di lei e quelli dell'animale si incrociarono per un istante, fin quando lui non guardò su per poi spiccare il volo improvvisamente.
Kira rimase confusa per quella frazione di secondo, poi qualcosa le cadde addosso, atterrando sul ramo. Era Carbonara. Aveva un sacco di stoffa in mano, probabilmente il suo scopo era quello di catturare l'uccello.
-Tobbi prendilo tu!- urlò la bionda e il ragazzo si scaraventò dagli alberi verso terra, con un secondo sacco. Mancò il bersaglio, il boccino d'oro era troppo veloce. Dietro di lui Sora provò ad acciuffarlo da un albero incrociando le braccia al suo passaggio ma il boccino la evitò con grazia, così come Nives e Doggo, nascosti anche loro sugli alberi. Infine fallì Stuka che tentò di inseguirlo con le sue scarpe-razzo.
L'uccello scomparve tra le fronde degli alberi, insieme alla loro unica speranza di continuare la sfida.

-Che ci fate tutti qui?- chiese la ragazza dai capelli neri sorpresa è un po' infastidita dalla situazione in cui gli altri li avevano cacciati. Era strano che si ritrovassero tutti nello stesso punto. Soprattutto dopo che Logica aveva alterato gli indizi.

-Perchè dove dovremmo essere sennò? Se non te ne sei accorta stiamo gareggiando.- Rispose Carbonara sarcasticamente. Sembrava arrabbiata.

-Non è possibile che ci abbiate raggiunti così presto. Non avete seguito tutti gli indizi vero?- Chiese Kira alzando la voce. Non le piaceva il tono della bionda.

-Tu che ne sai?- Attaccò nuovamente la ragazza con la busta in testa.

-Logica ha alterato l'indizio della torre. È impossibile che voi siate riusciti a capirlo, a meno che... - Un ronzio in lontananza si fece sempre più violento. Kira lì capì. Tutti loro erano lì per un semplice motivo, avevano recuperato solo il primo indizio ma da lì in poi non avevano fatto altro che pedinare i due. Ecco perchè quello sciame si era diviso e perchè erano piombati lì senza aver trovato gli altri indizi. Stavano barando. Era contro le regole ma a quanto pare non importava a nessuno.

-Logica...- sussurrò Kira all'amico. -... dobbiamo prendere quell'uccello prima che lo facciano loro.- detto ciò i due corsero verso la direzione del boccino d'oro. Avrebbero tentato di tutto pur di catturarlo, ma gli altri concorrenti seguirono la loro mossa.

Kira correva tra gli alberi, mentre Logica fluttuava su di lei grazie alla sua tavola. Doggo si lanciava da un ramo all'altro come una scimmia, mentre Carbonara era sulle spalle di Tobbi il quale si spostava grazie all'aiuto del suo rampino. Sora continuava a portare a cavalluccio Nives, mentre Stuka provava ad evitare gli alberi mentre guadagnava terreno con i suoi stivaletti.

I concorrenti si sfidarono a quest'assurda gara di velocità mentre il boccino d'oro si spostava da una zona all'altra a causa del trambusto.

Passò circa un'ora, ma nessuno riuscì a prenderlo.

I quattro signori dell'infernoWhere stories live. Discover now