***

Chiudo il libro di scienze e mi sgranchisco la schiena. É da due ore che faccio i compiti e finalmente ho finito.

Scendo in cucina, prendo un bicchiere d'acqua e un pacchetto di patatine, poi salgo nuovamente al piano di sopra e mi sbatto sul letto. Inspiro molta aria e poi la butto fuori, per rilassarmi. É un metodo che molti usano per alleviare lo stress e allontanare i cattivi pensieri, e devo ammettere che funziona alla grande: dopo un paio di volte che lo faccio, mi sento libera e tranquilla.

Ping. Inizio a sudare freddo. Accendo il telefono, ma non ho il coraggio di guardare che notifica mi sia arrivata. Ti prego, fa che non sia il gruppo di classe, fa che non sia il gruppo di classe, fa che non... "Istagram: Charlie_Gray05 ti ha inviato una richiesta d'amicizia".

Ok... forse il gruppo di classe era decisamente meglio... E ora che faccio?! Accetto o non accetto?!

In poco tempo tutto il relax ottenuto precedentemente va a farsi benedire, lasciando spazio a una terribile ansia. Sblocco il telefono e apro Instagram, osservando con più attenzione la notifica. La contemplo a lungo, incantata, poi, con il dito tremante clicco "accetta".

Sposto lo sguardo sul muro accanto al letto: Dio quanto vorrei prenderlo a testate...

Avrei voglia di urlare, scalciare, e correre come una pazza per tutta la casa, ma mi costerebbe troppa fatica. Così rimango ferma immobile, mentre un vuoto oscuro imbriglia il mio stomaco in una coltre di disperazione mista a paura.

Ping. Oddio, adesso sto avendo seriamente paura, mi sento un po' come la protagonista del film "The scream", dove questa poveretta si ritrova a rispondere a una telefonata di un serial killer. Mi alzo, inizio a vagare da un capo all'altro della stanza, riflettendo come una forsennata, poi finalmente ritrovo il coraggio e mi avvento sul telefono. "Istagram: un nuovo messaggio da Charlie_Gray05". Ora pure i messaggi?! E se fosse una minaccia di morte? Una dichiarazione di guerra? Uno spam di qualche strano sito web che vende articoli per la casa? Scuoto la testa rapidamente, apro nuovamente Instagram.

Charlie_Gray05: Ciao Zilla, grazie per aver accettato la richiesta. Volevo dirti che oggi, quando ci siamo visti, ti è caduto un braccialetto a terra. Ho cercato di dirtelo, ma tu sei corsa via... Ahahah, in realtà è stato molto divertente, devo ammetterlo. Comunque ora è qui sano e salvo con me, se sei libera posso consegnartelo anche oggi, dimmi pure tu.

Fisso il mio polso scandalizzata: è vero, manca il mio amato braccialetto, neanche mi ero accorta che fosse sparito dal mio polso! Che figura di merda!

Il mio desiderio di picchiare la testa contro al muro cresce sempre di più, ma devo ignorarlo. Meno male però che ce l'ha lui... A quel braccialetto ci sono molto affezionata: me l'ha regalato Eddie per il mio quindicesimo compleanno, se lo smarrissi, impazzirei.

ZillaAllen_33: Grazie! Non mi ero nemmeno accorta di averlo perso... Comunque oggi sono libera, se mi dici dove vuoi che ci incontriamo mi faccio trovare lì.

Charlie_Gray05: Va bene casa mia, ti do il mio indirizzo: Via delle querce 68. La mia casa è una villetta arancione, la riconoscerai senz'altro.

A casa sua? Proprio così? Non so che dire, ma l'idea di riappropriarmi del mio braccialetto leva ogni dubbio dalla mia mente.

ZillaAllen_33: Va bene, parto adesso.

Charlie_Gray05: Benissimo, allora ti aspetto.

Mi infilo velocemente le scarpe ed esco. A casa non c'è nessuno, i miei genitori sono al lavoro ed Eddie è fuori con un paio di amici, perciò non devo chiedere il permesso di uscita a nessuno. Chiudo la porta di casa e ficco le chiavi nella tasca della felpa, insieme al telefono e alle cuffie per la musica. Già: le felpe giganti danno la fantastica possibilità di infilarci dentro tutti gli oggetti che vuoi, senza portarti appresso borse o zaini ingombranti. Mi sento quasi un canguro, oppure un Koala.

La Fantasma ~E l'articolo NON é sbagliato~Where stories live. Discover now