CAPITOLO 20

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Pov Alycia

Sono più di dieci minuti che sto sdraiata sul letto mentre penso alla sera precedente, " credo che stiamo nella merda Heda " queste parole non fanno altro che rimbombare nella mia testa, effettivamente non c'è nulla che non vada nella frese in se , il problema era il suo sguardo triste e assente, era vuoto come se, il suo corpo era con me ma la sua anima no, ecco lo definirei più come un corpo senz'anima.

Stamattina non lavoro quindi me la prendo abbastanza con calma, svolgo la solita routine e dopo aver finito  mi sdraio sul divano insieme a Polpetta, ultimamente lo sto trascurando parecchio e mi dispiace davvero tanto ma ho un casino in testa e non riesco a pensare ad altro.

" Voi due non potete stare insieme !" 

"Perché no!?"   Sento qualcuno sospirare pesantemente " Tu non puoi dirmi quello che devo fare, sono io che decido nella mia vita, solo io !" Adesso pronuncia queste parole con rabbia, " quindi ora vai via, fuori dalla mia stanza..." " Devi ascoltarmi, io lo sto dicendo per tuo bene, prima o poi te ne pentirai " sbuffa lui " HO DETTO FUORI DALLA MIA STANZA, SUBITO ."
Apro improvvisamente gli occhi facendo prendere un piccolo spavento a Polpetta che stava beatamente dormendo sulle mie gambe.
Chi era quell'uomo?
La donna o ragazza era Lexa ormai ho imparato a riconoscere la sua voce, ma lui, chi era?

Mi alzo controvoglia dal soffice divano e vado in cucina a prendere una birra,  la gola si è fatta secca di colpo, era da un po' che non sentivo la sua voce, quasi mi mancava. Sento dei rumori provenire dall'estero, quindi mi avvicino alla finestra e sposto la tenda, il cielo si è fatto nero, in lontananza sento dei tuoni farsi sempre più forti, sbuffo e torno seduta vicino al cucciolo che ora sta tremando per via del forte boato, sta iniziando a piovere e il rumore delle gocce che sbattono contro il vetro non fanno altro che alimentare il mio sonno.

"Avanti "  " Ho sentito urlare e, ho visto ...... Uscire dalla tua porta "  dice avvicinandosi alla ragazza girata di spalle " Si abbiamo litigato nuovamente, questa situazione non riesce ad accettarla e, io non posso farci nulla." Fa un sorriso forzato spostandosi i capelli di lato, " Deve capire che non sono più una bambina, so decidere da sola ciò che è giusto o no nella mia vita, soprattutto sono in grado di proteggermi da sola" Finisce emanando un sospiro pieno di frustrazione, " mi dispiace Heda, è tutta colpa mia." Finisce la ragazza bionda " No Clarke " inizia voltandosi verso di lei " Tu non c'entri nulla anzi, sei l'unica cosa bella che mi sia capitata fino ad ora" conclude avvicinandosi a lei e lasciargli un delicato bacio a fior di labbra . 

Di chi parlava Clarke? Perché il suo nome era ovattato ? 
Di cosa ti stai dando la colpa Eliza?

Mi sveglio di colpo per via di un forte tuono molto vicino casa mia, è tornato il mal di testa e sto sudando freddo, di quello che ho sognato ricordo ben poco, come sempre l' unica cosa che resta è il senso di angoscia che attanaglia il mio stomaco, ricordo loro due e poi nient'altro. Ho solo altre domande alle quali nessuno a voglia di rispondere.

È Solo un sogno ?Where stories live. Discover now