CAPITOLO 16

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Pov Alycia



" Io sono te "

Poi buio, buio totale, di nuovo.

Il giorno dopo  quando mi sveglio sento un peso sullo stomaco,quando mi giro vedo Lins di fianco a me che dorme beatamente, guardandomi in torno mi rendo conto che questa è la sua camera non la mia, la sento muoversi leggermente, poi mi stringe ancora  a se, era da molto che non dormivamo insieme che non stavo così bene senza nessun problema che mi tormentasse.

" Buongiorno piccola Aly " mi dice con la voce impastata dal sonno, le accarezzo la guancia con la mano libera " Buongiorno Lins" dico lasciandole un delicato bacio sulla testa, lei si avvicina  a me mettendo la testa nell'incavo del mio collo, restiamo per un po' così, abbracciate, lasciando tutto il mondo fuori dalla sua stanza e, io non potrei essere più grata per avere una persona del genere nella mia vita.

"Aly senti " dice senza staccarsi da me, resto in silenzio aspettando che continui respira pesantemente, ci sta mettendo troppo e so per esperienza che quando fa così è perché sta ragionando sulle parole da usare.

" In questi mesi ho fatto finta di nulla perché aspettavo che fossi tu a parlarmi " inizia tirandosi su a sedere, si strofina la faccia e poi sposta i capelli indietro, fa così solo quando è nervosa " di cosa stai parlando ?" Le domando facendo finta di non capire, lei si volta verso di me, " Aly sono mesi che sei strana, mesi che guardi un punto fisso e resti imbambolata, che non ti riconosco più" continua alzandosi dal letto " Lins non dire cavolate, sono sempre la stessa " le dico, ma la mia voce mi tradisce perché lei si innervosisce ancora di più " Smettila di sparare stronzate cazzo, sappiamo entrambe che non è cosi, perché i tuoi attacchi di panico sono aumentati, ne hai avuto un altro ieri notte mentre ti stavo parlando della cameriera della pizzeria, stavi urlando cose incomprensibili, mi hai spaventa cavolo " dice piangendo, fa male vederla così, fa male perché fra le due quella forte è sempre stata lei, la guardo inerme, calde lacrime scendono dai miei occhi " Lins" le non mi fa concludere la frese perché scuote la testa " io ho bisogno di sapere cosa ti sta succedendo, devi dirmi la verità porca puttana !" Esclama arrabbiata, non l' ho mai vista così non con me, " non c'è nulla da sapere Lins adesso basta con queste stronzate" mi alzo anch'io dal letto avvicinando a lei, la vedo indietreggiare mettendosi le mani nei capelli " Sono stronzate Alycia e lo sai anche tu " si avvicina furiosa non ho mai visto il suo sguardo pieno di rabbia " Se non vuoi dirmi cosa cazzo ti sta succedendo allora vaffanculo" dice spingendomi indietro " ma sappi che se continui così resterai da sola, perché io " continua spingendomi " perché io mi sono stancata delle tue fottutissime stronzate " conclude la frase prendendo i panni per vestirsi, la sento entrare in bagno e aprire l'acqua per fare la doccia, mi siedo sul suo letto e piango, piango perché questa storia non solo mi sta togliendo la mia sanità mentale ma mi sta portando via anche le persone che amo.

Quando sento la porta del bagno aprirsi, mi avvicino  allo stipite della porta per poterle parlare ma quando esce neanche mi guarda, scende direttamente di sotto e esce sbattendo la porta dietro di sé.

È andata via anche lei,resto nuovamente da sola con i miei pensieri.

" So cosa stai pensando "  dice sedendosi vicino a me sullo scalino .
" Non sei sola Alycia" poggia una mano sulla mia schiena facendo dei piccoli cerchi immaginari " non lo sei mai stata" conclude tirandomi verso di lei abbracciandomi, resto alcuni secondi con la testa sulla sua spalla, il mio respiro si tranquillizza, una risata isterica fuoriesce dalla mia bocca " Hai detto così anche la sera che hanno ucciso Lexa, hai detto che non l'avresti mai lasciata che non era da sola, però dopo te ne sei andata, hai lasciato lei" mi stacco da lei alzandomi, mi giro a guardarla " Hai lasciato me, quando avevo più bisogno, ci hai lasciate sole " concludo scendendo al piano di sotto, vedo polpetta girare per casa in cerca di cibo, prendo i croccantini e gle li metto nella sua ciotola per poi lasciandogli una dolce carezza sul capo in segno di saluto, sento dei passi dietro di me, ma non mi volto perché so a chi appartengono, mi preparo un caffè perché adesso ne ho bisogno, so che sarà una giornata difficile questa.

"Devi parlare con la tua amica, ne hai bisogno e lo sai " mi dice mettendosi davanti a me
" E io dovrei ascoltare ciò che dici tu ? " Le domando a mo' di sfida " seriamente dopo tutte le stronzate che mi dici, dovrei ascoltarti ?" Le domando sbattendo i pugni sul marmo, fa male, ma mai quanto questa situazione " hai ragione non dovresti ascoltarmi ma rispondi solo a questa domanda"  respira , quando vedo il suo sguardo resto paralizzata, l'unica cosa che mi tranquillizza sono i suoi occhi che dopo tutto questo tempo non hanno mai smesso di guardarmi con affetto, amore .

" Ne vale davvero la pena perderla per le tue paure ?"  Mi domanda per poi sparire di nuovo.
So che ho paura.
E so anche che lei ha ragione.





Vale davvero la pena perderla per le mie paure ?

Ma la domanda più importante è un'altra.


Vale davvero la pena perdere me stessa ?

È Solo un sogno ?Where stories live. Discover now