𝓒𝓐𝓟𝓘𝓣𝓞𝓛𝓞 22

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NARRATORE ESTERNO

<<Parla Carola mi stai spaventando>> esclama Luigi con tono preoccupato, aveva cercato di sopprimere tutta la sera la sensazione che la ragazza avesse qualcosa che non andava, ma non voleva passare per il paranoico della situazione, adesso però è chiaro che non si sbagliava.

<<Si tratta del ragazzo nuovo>> biascica Carola.

<<Cosa? Di Simone?>>

<<s..si>> balbetta, ma le parole gli si bloccano in gola.

<<Ho capito, ho visto come ti guardava, va pure da lui io mi faccio da parte>> sentenzia Luigi ed esce dalla porta prima che la ballerina potesse provare a ribattere.

Lei resta sul letto dove erano seduti poco fa insieme, non ha la forza di affrontarlo, per l'ennesima volta ha preferito scappare, nascondersi, buttare tutto all'aria, gli è bastato sentire il nome di un ragazzo per reagire cosi. 

Luigi dal canto suo è convinto che Carola sia innamorata di Simone, è tipico suo pensare al peggio, sminuirsi, credere di non essere abbastanza, anche se non lo da a vedere. Si sentiva come quando in un film lei dice a lui che le piace un altro, e il povero sventurato non può fare altro che accettare di essere destinato ad avere il cuore spezzato, a vederla sorridere con un altro, a non poter più far parte della sua vita, limitarsi ad essere lo spettatore della sua felicità, e non la ragione. Non poteva sopportare tutto questo, non di nuovo e non da Carola, gli aveva promesso che non gli avrebbe mai spezzato il cuore.

"non posso permettergli di mandare tutto a puttane" pensò Carola, consapevole che a dover prendere la situazione in mano stavolta è lei, l'amore è così, ci si deve comprendere a vicenda, comprendere soprattutto i difetti, aiutarsi a superarli, sa i pensieri di Luigi quali sono in questo momento, sa i flashback che sta probabilmente rivivendo, cosi esce a cercarlo. Lo trova nel giardino della casetta, intento a voler sparire nel soffio del fumo di quella sigaretta, che distrattamente sta fumando, è avvolto nella sua felpa preferita, con il cappuccio in testa, come quando da bambino si avvolgeva nella sua copertina azzurra per sentirsi al sicuro dai mostri ed i suoi occhiali fidati, che hanno il compito di farlo apparire indifferente a tutto.

<<Gigi posso parlarti per favore?>> chiede Carola avvicinandosi piano a lui, che però non si volta nemmeno. <<Per favore non è come sembra>>.

<<Non è come sembra? allora dimmi tu cosa è, perché non vedo altra spiegazione>> risponde lui voltandosi finalmente.

<<No Gigi per favore non piangere>> lo prega Carola sedendosi vicino a lui, e con i pollici gli asciuga le lacrime, che stavolta neanche gli occhiali sono riusciti a coprire <<lo sai che per me tu sei unico, non potrei mai sostituirti con nessuno specialmente con quel verme di Simone>>

 All'udire queste parole Luigi si gira verso di lei preoccupato <<v...verme, ti ha fatto qualcosa prima in stanza, qualcosa di cui non mi sono accorto>>

<<No, o almeno non adesso, Lù vedi Simone è il mio ex, è il ragazzo del livido al polso che avevo i primi giorni, non so perché ha fatto i casting, a me diceva sempre che era contrario, e il primo giorno che è arrivato ha cercato di parlarmi, voleva scusarsi ma io l'ho respinto, gli ho detto che doveva lasciarmi in pace perché adesso sto bene e sono felice>>

<<Ma perché non me lo hai detto prima Carola, dovevi dirmelo appena lo hanno fatto entrare>>

<<Hai ragione Lù, ma devo ricordarti che poco fa non mi hai fatta nemmeno parlare che sei scappato qui fuori, avevo semplicemente paura della tua reazione, tutto qui>>

•La Rockstar e la Ballerina• 🩰🎸Donde viven las historias. Descúbrelo ahora