"So che ti incolpi ancora per quell'incendio." Mi avvicinai e il suo sguardo si addolcì. "Ora che sai che Rena è viva e non l'hai cercata quando avresti potuto, so che darai la colpa anche a te stesso."

"Come posso non farlo?"

"Non puoi." Allargai un po' gli occhi. "Non dipende tutto da te, Caden."

Sbatté le palpebre e fu devastante perché sembrava sorpreso. Come se quello che avevo appena detto non fosse qualcosa che aveva mai considerato prima.

"Non tutto, sì." Le sue sopracciglia si corrugarono. "Ma le cose che contano sono su di me, Sky. Da quando i miei genitori sono morti, sono tutti su di me".

"Bene, allora, anche Blake è da incolpare tanto quanto tu incolpi te stesso."

Emise una risata ed era tesa. Triste. "No. Blake non li considera nemmeno i suoi genitori. Aveva un solo padre ed era Kevin. Blake odiava mio padre."

E c'era questo luccichio nei suoi occhi -l'indurimento dei suoi occhi- che diceva molto di più delle sue sole parole. L'odio, mostrava tanto odio mal celato.

"Neanche tu amavi tuo padre?" Dissi piano, guardando, ascoltando il mio cuore accelerato. "Vero?"

Caden non aveva mai parlato davvero di loro, dei suoi genitori. Mai volentieri. Non aveva mai parlato volentieri di suo padre. Conoscevo parti di lui che sembravano abbastanza. Frammenti che mi dicevano che suo padre era stato colui che aveva trascinato Caden in tutto questo. Gang, sangue e omicidio. A volte mi chiedevo come doveva essere stata la sua infanzia. A volte mi chiedevo perché la madre biologica di Caden se ne fosse andata.

Neanche a Caden piaceva parlare di lei.

Vidi i suoi lineamenti indurirsi, sentii i secondi scorrere e sentii il momento in cui scelse di non rispondere, afferrandomi la parte anteriore del dolcevita e tirandomi vicino. E sentii la tensione nei suoi muscoli, la rigidità delle sue spalle, mentre quasi mi mettevo a cavalcioni sul suo grembo, e le sue labbra si schiantavano sulle mie.

Un piccolo rumore sorpreso lasciò le mie labbra prima che ricambiassi il bacio, con un bisogno che cresceva e cresceva dentro di me ormai da giorni. Mi allontanai di un centimetro, respirando affannosamente con le mani che tiravano la sua maglietta.

"Stai tremando," mormorò Caden contro le mie labbra, gli occhi così scuri dal bisogno, le mani che si posavano appena sopra i miei fianchi. E semplicemente questo stava francamente iniziando a farmi impazzire.

"Sì, sì, beh, sono stata sotto la pioggia." Dissi. "Non puoi semplicemente...toglierla?"

Sorrise e tutta la tensione di pochi secondi prima era svanita. Dimenticata. Feci scivolare le mani dentro la sua maglietta e lo baciai, e lo sentii svanire.

"Certo che posso." Mi passò una mano tra i capelli e inclinò la mia testa di lato, labbra e denti che mi sfioravano appena sotto la mascella. "Ma ho anche detto che avrei tolta prima la tua."

Penso di aver sbottato qualcosa in risposta, qualcosa di incoerente e confuso, perché ne avevo bisogno, e non poteva semplicemente smettere di parlare e baciarmi?

"L'hai fatto." Inspirai, le palpebre quasi si chiudevano sbattendo.

Il sorriso di Caden si trasformò in un sorriso compiaciuto, consapevole, e mi mancava poco per avvicinarmi per baciarlo attraverso di esso, specialmente quella fossetta sulla sua guancia, quando si alzò, le mani mi afferrarono i fianchi prima di fare un passo verso il mio letto e lasciarmi cadere giù su di esso.

"Penso di averlo promesso." Strisciò sopra di me, prima di finalmente, finalmente di togliersi la maglietta in una volta sola e lanciarla sul pavimento.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora