16.

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<<Something happens and I'm head over
     heels>>

Mi bloccai di fronte alla porta.
Che ci faceva qui?
<Cosa vuoi?> gli dissi in modo sprezzante
<Parlarti>
<No, non di nuovo. Hai già fatto abbastanza>
Feci per chiudere la porta ma la bloccò con una mano.
Come l'ultima volta non voleva accettare un no come risposta.
<Vi ho visti oggi in corridoio- abbassò gli occhi -ti prego, voglio solo parlare>
Non volevo farlo ma uscii dalla porta chiudendomela alle spalle.
<Grazie>
<Se dici altre stronzate me ne vado>

Mi guardò e ci allontanammo dalla roulotte per addentrarci nel bosco, ci fermammo su un tavolo con delle panchine.
<Quindi?>
<Volevo chiederti scusa per l'altra sera ma..>
<No. Non esiste nessun "ma" , non avevi ragioni per farlo e io non ne avevo per ascoltarti. Abbiamo sbagliato entrambi ma tu ti sei spinto troppo oltre. Lui non è come pensi>

<Volevo proteggerti> disse.
Vedevo nel suo sguardo come stesse cercando di mantenere la calma.
<E da cosa? Jason non so perché tu lo faccia ma non ne ho mai avuto bisogno, non te l'ho mai nemmeno chiesto> cercavo di capire dove volesse arrivare a parare, proteggermi? Per quale motivo?
Ci fu un momento in cui rimanemmo in silenzio.

<Lui... Adelyn è pericoloso..> non era l'unico motivo, lo potevo sentire nel modo in cui parlava. C'era qualcos'altro.
Volevo saperlo, dovevo saperlo.
Feci per andarmene proprio come avevo detto poco prima.

<Aspetta>
Si alzò a sua volta e venne verso di me afferrandomi per un braccio.

Mi voltai verso di lui.
<È dal primo giorno che ti ho vista, da quando mi hai parlato nel corridoio che sei bloccata nella mia testa. Non so per quale motivo ma quando ti ho vista con quello svit- cercai di liberarmi dalla presa- con Munson, qualcosa è scattato in me>

Lo guardai cercando di dare un senso a tutto ciò. Lui era geloso?
<Tu..?- speravo non fosse come sembrava- non importa, ne abbiamo parlato e sono anni che lo tratti così, prima che io arrivassi>
<Per questo mi sono comportato in quel modo, tu sei l'unica cosa a cui riesco a pensare e non ho idea del perché. So solo che non mi appartieni, sei sua. Di Munson, dello svitato> fece una pausa.
<Lui era insignificante eppure sembra poter avere ogni cosa>

Non avevo idea di come reagire, era tutto estremamente sbagliato e assurdo.
Anche per Jason.
<Penso di..> lo interruppi prima che finisse quella maledetta frase.
<No. Non c'è bisogno che tu lo dica>

Lo guardai e lui mi lasciò il braccio permettendomi di allontanarmi.
Rimase lì in piedi guardandomi mentre camminavo nella direzione opposta.

<Sai cosa volevo dire Adelyn> mi disse, mi fermai per qualche secondo senza voltarmi.

Tornai alla roulotte e mi sedetti di nuovo sul letto.
Che cosa significava? Non provavo nulla per Jason e non avrei mai potuto innamorarmi di lui.
Ora però sapevo che dall'altra parte Jason sembrava esserlo. Era tutto sbagliato.
Avrei preferito non sapere, non volevo che si intromettesse tra me ed Eddie. Stava andando tutto così bene.. a quanto pare, troppo bene.

Passai le ore seguenti a pensare e guardare la tv  poi verso le 18:30 presi il necessario e uscii per andare da Nancy.

Fortunatamente avevo tirato fuori il post it col suo indirizzo dallo zaino poco prima o me ne sarei dimenticata.

Bussai alla porta.
Ad aprirmi non fu Nancy, come aveva detto potevo aspettarmelo, ma un ragazzo qualche anno più piccolo di me.
L'avevo già visto al tavolo dell'Hellfire club perciò cercai di ricordarne il nome.
<Ehm.. Mike giusto? Sono->
<L'amica di Nancy, mi ha detto che saresti passata, entra pure>

You can trust me || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora