Vita

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Passarono due mesi. I due mesi più lunghi ed estenuanti per Wilbur. Due mesi di coma per Quackity. Due mesi, nei quali Wilbur pensava al discorso che avrebbe dovuto fare con Alex appena lui si fosse risvegliato.

Il giorno tanto atteso, del risveglio, non tardò ad arrivare, due mesi e mezzo per la precisione, di pomeriggio tardo, saranno state quasi le cinque.

Alex si svegliò completamente disorientato, con una mano bloccata sotto il peso della testa di Wilbur, ormai quella era la sua posizione in quella stanza, passava ore appoggiato alla mano dell'amato, rivolto verso il suo viso. Rimaneva incantato, perché quel viso era completamente calmo e rilassato, anche se del tutto assente.

Appena si svegliò Wilbur scoppiò in lacrime, non ci credeva all'inizio, ma quando la mano di Quackity si mosse dovette ricredersi.

Alex è vivo.

"Alex!"

Il castano si fiondò velocemente tra le braccia del moro, ma questo lo scansò come meglio riuscì.
Non voleva vederlo e tanto meno avere contatto fisico con lui.

"Vattene"

"Alex, prima di cacciarmi ascoltami, ti prego"

Quei due mesi e mezzo a prepararsi discorsi su discorsi non erano serviti a un bel niente, nella sua testa in quel momento c'era solamente confusione, un turbinio di emozioni.

"Perché dovrei dare ascolto a te. Ad un altro viscido traditore, come ho potuto anche solo credere per un secondo di poter essere ricambiato, ero solo una delle pedine, non è vero?"

"Alex ti sbagli, io ti amo veramente"

"Come no, eppure non mi sembra tu ti sia fatto tanti problemi ad usarmi come faceva comodo a te"

"Ascoltami ti prego, non voglio litigare proprio ora e sopratutto non voglio perdere la persona più importante che io abbia. Tu credi veramente che tutto ciò, l'ho fatto solo per quello stupido piano?, non ti mentirò dicendoti che all'inizio era tutto un piano e che i miei sentimenti non erano veri, ma andando avanti col tempo lo sono diventati. Magari potrai non credermi ma è così, è la stessa cosa che è successa con te, io non mi sono arrabbiato perché il tuo amore inizialmente era parte del piano, quindi ti prego di essere ragionevole"

"Ragionevole, io, chi mi ha mentito eh, potevi tranquillamente dirmelo eppure hai preferito il piano a me, questo la dice lunga"

"Non potevo dirti niente, Philza ha voluto che tutto rimanesse segreto, io volevo dirtelo, ma proprio non potevo. Io ti amo Alex, sei tutto ciò di cui ho veramente bisogno, non voglio perderti. Se non ti amassi, non avrei passato due mesi della mia vita chiuso in quest'ospedale ad aspettare il tuo risveglio. Se fosse stato tutto un piano, ti avrei lasciato qua da solo, ma devi credermi. Tu mi hai cambiato, ormai non riuscirei a vivere senza di te"

Quackity rimase in silenzio, non sapeva che dire, così fece ciò che l'istinto gli suggerì.

Circondò il collo di Wilbur con le braccia e velocemente lo portò verso di se.

Il bacio fu fantastico, il miglior bacio di tutta la loro intera vita, un bacio indimenticabile.

Non durò tantissimo, il giusto, ma in quel piccolo gesto era racchiuso tutto.

Si staccarono lentamente e da entrambi uscirono quelle due parole che mai più vennero pronunciare in un modo talmente potente da far battere all'impazzata il cuore di entrambi.

"Ti amo"

"Sei la persona migliore che mi potesse capitare, non abbandonarmi ti prego"

Wilbur non l'avrebbe mai fatto, teneva troppo ad Alex.











E non lo fece, non lo abbandonò. Quando Alex fu dimesso i due iniziarono da subito la loro nuova vita insieme e non si separarono più. Comprarono casa e pian piano iniziarono a costruire famiglia, partendo da un cane, i figli aspetteranno, o non arriveranno proprio. I due non sono fatti per essere genitori.

La cosa più importante però è che i due era legati dall'amore.

~Prison~Där berättelser lever. Upptäck nu