Beccato

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La scena fu incredibile. La parate sulla quale vi era la finestra saltò completamente in aria, le macerie colpirono molti, purtroppo anche Alex e Wilbur, che già non erano in buone condizioni. Una sguarda d'assalto fece irruzione nella stanza, Jschlatt era senza parole.

Il tutto avvenne molto rapidamente, le persone della squadra speciale iniziarono subito a sparare verso gli scagnozzi di Schlatt e loro fecero lo stesso, ma essendo numericamente inferiori, la squadra speciale ebbe la meglio. Mentre i suoi uomini rischiavano la vita, Jschlatt si affrettò con un coltello a slegare i due malcapitati, riuscendo però a liberare solo Quackity, Wilbur lo lasciò, in quel momento la priorità era salvare se e il suo amato.

"QUACKITY NO!!"

Schlatt si affrettò ad andare verso la porta, ma ormai lo stavano accerchiando. Non aveva più scampo. La porta era chiusa, gli rimaneva solo un'ultima carta da giocare: estrasse la pistola e la collocò proprio su una tempia di Alex. Il ragazzo a quel gesto si paralizzò.

"Pezzo di merda scegli, preferisci prendere me, o perdere lui?"

Wilbur era completamente nel panico, non voleva ordinare alle forze armate di sparare perché potrebbero colpiti Quackity, ma se non lo facesse non esisterebbero più occasioni per prendere quel brutto bastardo.

"Allora Wilbur, 10"

Non sapeva che fare era completamente nel panico più totale.

"9"

"Spariamo?"

"8"

"Signor Soot?"

"7"

"Non lo prenderemmo più"

"6"

"Non ci ricapiterebbe più un'opportunità del genere"

"5"

"Signore?!"

"4"

Aveva la testa completamente vuota, non sapeva più che fare.

"3"

Quackity morirà

"2"

Non poteva permettermelo

"Un-"

La porta dietro Schlatt, che fino a prima sembrava chiusa, si spalancò di colpo, improvvisamente il braccio di Jschlatt che teneva la pistola, fu bloccato e malamente tirato.

Il rumore però fu assordante, da spezzare il cuore, lancinante per le orecchi di Wilbur.

La pistola era scattata e il colpo era andato a segno. Un corpo pesantemente si schiantò al suolo e il sangue iniziò a sgorgare ininterrottamente.



Due rumori riecheggiavano nella stanza ormai distrutta, Wilbur che inorridito era corso su quel corpo disteso e immobile, e la risata isterica e demoniaca, di un essere che col demonio aveva tanto in comune.

Il corpo invece era zitto, forse per la prima volta quel ragazzo stava trovando pace con se stesso.

"Chiamate una cazzo di ambulanza"

Philza intanto fece la sua entrata seguito da un uomo alto e robusto che teneva Jschlatt svenuto tra le sue braccia. Philza si affrettò a raggiungere Wilbur e quel che rimaneva di Alex.

"Non credo si possa far molto"
"Si che si può fare se vi sbrigate a chiamare un'ambulanza e a far qualcosa"

"Io non lo lascio morire, non lo permetterò, non di nuovo e sopratutto non a lui."

Passarono pochi minuti che per Wilbur sembrarono anni. L'ambulanza arrivò, caricò velocemente Quackity e Wilbur, che non lasciò andare l'amato da solo.

Ora era solo questione di fortuna, Quackity ce la farà o sarà un'altra sconfitta per Wilbur?

~Prison~Where stories live. Discover now