RESTA VIVO

161 7 1
                                    


"La smetti?" strillò Hermione la terza sera dalla partenza di Kreacher, quando tutta la luce fu risucchiata di nuovo dal salotto.
"Scusa, scusa!" esclamò Ron, facendo scattare il Deluminatore e riaccendendo la luce. "Lo faccio senza accorgermi!"
"Be', non puoi trovare un'occupazione utile?"
"Tipo leggere favole per bambini?"
"Silente mi ha lasciato questo libro, Ron..."
"... e a me ha lasciato il Deluminatore, quindi forse devo usarlo!"
Infastidito dal battibecco, Harry scivolò fuori dalla stanza senza farsi notare. Si diresse in cucina, dove andava in continuazione perché era sicuro che Kreacher sarebbe riapparso lì. A metà delle scale, però sentì un leggero colpo alla porta, poi una serie di scatti metallici e il rumore della catena.
Estrasse la bacchetta, si spostò nell'ombra accanto alle teste di elfi decapitati e aspettò. La porta si aprì: vide uno scorcio della piazza illuminata dai lampioni, e una figura avvolta in un mantello entrò e chiuse la porta.

Una fitta sagoma di polvere si levò, rendendo impossibile riconoscere il nuovo arrivato nella fitta nube grigia.
Harry puntò la bacchetta nel fumo.
"Fermo!"
Si era dimenticato del ritratto della signora Black: al suo grido le tende che la celavano si aprirono e lei prese a strillare: "Luridi Sanguemarcio, feccia che disonora la mia casa..."
Ron e Hermione scesero di corsa le scale, le bacchette sfoderate, contro lo sconosciuto che aveva alzato le mani.
"Tranquilli, sono io."

Harry riconobbe la bassa voce all'istante, aguzzò la vista.

"Professore?" mormorò Hermione puntando invece la bacchetta contro la signora Black; le tende si richiusero con un botto e cadde il silenzio. Ron abbassò la bacchetta, Harry al contrario strinse la presa sulla sua.
"Fatti vedere!" esclamò.
Piton avanzò nel buio, le mani ancora alzate in segno di resa.
"Sono Severus Piton, insegnante di difesa contro le arti oscure, quest'anno preside di Hogwarts, Potter mi conosce anche come Principe Mezzosangue." disse con una smorfia chiudendo leggermente le dita. "Avendo un mio vecchio libro di pozioni."

Harry fece un passo in avanti "Cosa mi ha chiesto il primo giorno del mio primo anno?"

Gli occhi neri di Piton si assottigliarono mentre inspirava vistosamente "Ti ho posto tre domande, cosa si ottiene versando della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia, la differenza fra Aconito e Luparia e cos'è un bezoar." elencò stancamente "E ovviamente non sei stato in grado di rispondere" concluse con un ghigno.
"Ok, va bene." Harry abbassò la bacchetta. "Dovevo controllare, no?"
Piton annuì "Almeno hai un po' di spirito di sopravvivenza, Weasley e Granger non dovreste calare le difese così in fretta."

Ron borbottò qualcosa i incomprensibile mentre seguiva Hermione giù dalle scale.
"Cosa succede? Stanno tutti bene?» chiese Harry con urgenza
"Sì, ma tutti i membri dell'Ordine sono sorvegliati. Ci sono un paio di Mangiamorte qui nella piazza..."
"Glielo ha detto lei" disse Ron stizzito

Piton lo fulminò con lo sguardo

"No, non sanno che siete qui dentro, ma ho dovuto rivelare almeno la via del quartier generale per non destare sospetti" spiegò abbassandosi il pesante cappuccio. "Stanno tenendo d'occhio tutti i posti che hanno qualche nesso con te, Potter."
Andarono in cucina e Hermione puntò la bacchetta verso il camino. Un fuoco si accese all'istante, dando un'illusione di intimità alle spoglie pareti di pietra e facendo risplendere il lungo tavolo di legno.

"Siete venuti subito qui dopo il matrimonio?"
"No" rispose Harry sedendosi. "Prima abbiamo incontrato due Mangiamorte in un
caffè in Tottenham Court Road."

Gli occhi di Piton ebbero un tremito.

"Non avrebbero dovuto trovarti così in fretta, eri ancora sotto l'effetto della polisucco"
"Ci chiedevamo..." intervenne Hermione, esitante. "Se per caso Harry non potesse avere ancora addosso la Traccia."
"Impossibile" decretò Piton seccamente. Ron sembrò piuttosto soddisfatto e Harry
molto sollevato. "La traccia sparisce dopo il compimento dei diciassette anni, se l'avessi ancora sarebbero già venuti a prenderti." rifletté appoggiando una mano sul tavolo scuro.

Byron White IL PIÙ FEDELE [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now