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Andarono a casa di Kageyama, che era la più vicina alla spiaggia. Durante tutto il tragitto Hinata guardava le stelle, stupendosi di quanto piccole sembrassero, e nominava le costellazioni. L'unico problema era che non conosceva davvero le costellazione, quindi faceva un po' a modo suo.

«Guarda Kageyama! Quella è la costellazione delle Lucciole e quella laggiù è il Fuoco. Oh, un'altra.» indicava un gruppo di stelle luminose, che Kageyama riconobbe essere la costellazione di Cassiopea. «Mi piacerebbe chiamarla "costellazione di Kageyama", perché è bella e luminosa e brilla anche quando è circondata dall'oscurità. Oh, e da quella parte c'è Scintille.»

Hinata continuò ad elencare a caso qualsiasi cosa luccicasse, ma Kageyama non lo stava ascoltando, guardava il viso di Hinata. Stava per ignorare ciò che aveva appena detto? Era una cosa così carina e dolce, e Hinata l'aveva detta senza pensarci troppo. Kageyama prese in braccio il piccoletto, che smise di parlare per guardarlo con aria interrogativa. Guardò il suo adorabile viso e guardò i suoi occhi perfetti.

Poi gli disse dolcemente: «Sai che ti amo, vero?» e lasciò un dolce bacio sulle sue labbra. Poteva sentire che Hinata stava sorridendo nel momento in cui ricambiò il bacio e il suo cuore ebbe un sussulto. Si sentiva stupido, si erano già baciati innumerevoli volte, ma non riusciva ad abituarsi, e sperava che non sarebbe mai successo.

Hinata si allontanò. «Solitamente non sei così affettuoso. Di norma sono io a dire "ti amo" per primo e tu semplicemente rispondi. Comunque devo dirlo, mi piace questo lato di te.» poi prese il viso di Kageyama tra le sue mani e lo baciò di nuovo. Kageyama continuò a camminare tenendolo in braccio. Sapeva che poteva lasciarlo camminare, ma voleva stagli vicino. Soltanto quando arrivarono davanti casa sua lo mise giù per poter aprire la porta. Si diressero verso la camera di Kageyama non appena entrarono. Hinata si tolse i suoi vestiti e indossò una delle magliette di Kageyama. Lavarono i denti e si misero a letto, iniziando a farsi le coccole. A Hinata piaceva distendersi per dormire, quindi si buttò su Kageyama e stiracchiò braccia e gambe.

Kageyama avvolse le sue braccia attorno al corpicino di Hinata e poggiò le labbra sul capo di Hinata. «Buonanotte idiota.»

Hinata si sollevò verso Kageyama e ricambiò il bacio, poi scivolò per poggiare la testa sul petto di Kageyama. «Buonanotte.»

...

Kageyama dormì meravigliosamente e si svegliò solo quando la luce proveniente dalla finestra fu abbastanza forte da essere percepita attraverso le palpebre. Durante la notte avevano cambiato posizione e Hinata era scivolato da sopra Kageyama, e adesso era accanto a lui, anche se il braccio era sul suo torso e la testa ancora sul suo petto. Kageyama non si sarebbe mai stancato di svegliarsi accanto a Hinata. Fece scorrere le dita tra i suoi capelli e si avvicinò per sentirne l'odore. Profumava ancora di arance, ma non era forte tanto quanto ieri, perché non aveva fatto la doccia. Kageyama era molto a suo agio ed adorava coccolare Hinata, ma dopo qualche minuto spostò delicatamente il braccio e la testa di Hinata da sopra di lui. Hinata iniziò ad agitarsi e Kageyama si bloccò, ma Hinata si avvicinò senza aprire gli occhi.

Kageyama riuscì ad alzarsi dal letto senza svegliare Hinata. Andò in cucina e iniziò a rompere delle uova in una padella. Voleva che Hinata si svegliasse con una buona e calda colazione. Non era uno chef, ma per il ragazzo che amava avrebbe fatto del suo meglio. Cucinò anche del riso per accompagnare le uova ed uscì un cartone di succo d'arancia, che versò in due bicchieri. Apparecchiò e mise il cibo nei piatti. Avrebbe portato la colazione direttamente a letto a Hinata, ma l'ultima volta che ci aveva provato, avevano finito per fare un disastro, quindi ritenne che sarebbe stato meglio evitare.

Tornò nella sua stanza e notò che Hinata aveva di nuovo cambiato posizione. Tolse le coperte e potè vedere che Hinata era disteso a pancia in su a stella marina. Kageyama si avvicinò e disse a bassa voce: «Buongiorno dormiglione.» e si abbassò per posare le labbra sulla guancia di Hinata. Non ebbe alcuna reazione, così continuò a lasciare dolci baci su tutto il suo viso. Quando passò al collo, gli occhi di Hinata si spalancarono. Vedendo cosa Kageyama stava facendo, afferrò la sua maglietta per attirarlo nel letto. Kageyama cadde su Hinata, che iniziò a baciarlo. Kageyama ricambiò il bacio, poi si alzò e prese Hinata tra le sue braccia. «Andiamo, idiota, la colazione si raffredda.» Kageyama lo portò fino al tavolo e lo poggiò su una sedia.

He smelled like oranges ITA  •  KageHinaWhere stories live. Discover now