Gelosie

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La serenità che provo in questo momento penso di non averla mai provata in vita mia. Guardo l'angelo che si trova tra le mie braccia e sorrido. È bellissima, non ho neanche parole per descriverla. Gli occhi chiusi con le ciglia lunghissime, la pelle bianca che sembra di porcellana, i capelli un po' gonfi che profumano di cocco, e quelle labbra perfette a forma di cuore, gonfie e rosa. Starei tutta la vita a guardarla. Non so come abbia fatto ad attendere così tanto, come ho fatto a non capire che ero pazzo di lei sin dal primo giorno che l'ho vista ballare. Quel tutù nero, i capelli raccolti e gli occhi da cerbiatto.
Mi ha praticamente stregato ed io che sono sempre stato una persona che ha tutto sotto controllo, per la prima volta mi sento vulnerabile. Potrebbe fare di me ciò che vuole.
Inizia a muoversi leggermente e apre gli occhi. Ora mi sento completamente disarmato. Quegli occhi meravigliosi che sorridono prima ancora di lei.
"Hey" mi sussura piano e poi si avvicina, in una silenziosa richiesta di far congiungere le nostre labbra, che subito accolgo.
Mi stacco ma solo per guardarla negli occhi e accarezzarle i capelli.
"È tutto vero?"
"sai mi facevo la stessa domanda, mentre aspettavo che ti svegliassi, mi sembra davvero un sogno, quanto siamo stati stupidi ad aspettare tanto"
Mi guarda subito male e mi correggo "ok, forse io, io sono stato stupido, però ho rimediato no?"
"non so Luigino in realtà, la strada è ancora lunga e tu devi faticare"
"si però insomma, ora noi.., cioè.. Questa cosa che è successa, non vorrei che.." inzio a balbettare e lei sembra capire al volo e inizia a prendersi gioco di me
"non vorresti? Continua"
"si insomma adesso, noi non vedremo altri, cioè se tu sei d'accordo.."
"mi stai proponendo di essere la tua ragazza? " La guardo rosso in viso, non sono minimamente abituato a parlare e non amo queste cose però con lei tutto è cosi naturale.
"Si, si, ti sto chiedendo se vuoi essere la mia ragazza. Dio mi sembra di essere tornato alle mie prime esperienze alle medie"
Prima mi guarda e passano secondi che sembrano interminabili. Poi inizia a sorridere e si posiziona a cavalcioni su di me, baciandomi con forza. Ricambio il bacio e la tengo per i fianchi
"ebbene si Luigino, ti vorrei far penare di più ma sai che non ci riesco"
Sorrido sornione e con uno slancio inverto le nostre posizioni. Le tiro via la maglietta e ci uniamo nuovamente in quel letto che ormai è diventato testimone del nostro amore.

Carola
Siamo in ritardo ovviamente. Avevamo appuntamento con alcuni dei ragazzi di Amici verso le 8 in una pizzeria ma diciamo che ci siamo fatti prendere un po' dalla situazione. O meglio Luigi indossava una camicia bianca e devo dire stava particolarmente bene e quindi mi sono un po' lasciata trasportare dalle mie sensazioni.
Per questo ora siamo in macchina e lui sfreccia per le strade di Roma mentre tento di mettere il rossetto in maniera impeccabile ma sembra impossibile.
"Potresti andare un po più piano Schumacher? Sembrerò un clown con questo rossetto"
"beh scusami, ma siamo in ritardo, e di certo non per colpa mia"
"ah stai dicendo che è colpa mia?"
"e di chi? Tu non sei riuscita a resistermi" mi dice con uno sorriso sornione e presuntuoso. Lo odio
"Non mi sembravi molto dispiaciuto mentre mi abbassavi la zip del vestito o sbaglio?" rispondo a tono.
"Non sbagli, mi piace quando prendi l'iniziativa, avrei fatto volentieri a meno di questa cena e sarei rimasto nel letto con te" mi sussurra sensuale mentre mi accarezza la coscia, facendomi venire brividi ovunque.
Mi manderà al manicomio.
Arriviamo nel luogo stabilito e ovviamente manchiamo solo noi.
Il mio ragazzo mi apre la portiera e lo seguo dentro.
"Eccoli i piccioncini ritardatari". Alex con poca discrezione urla per tutta la sala del locale, occupato fortunatamente solo da noi, attirando le occhiate curiose di tutti gli amiciani e una gomitata da parte di Luigi.
"ma siete venuti insieme, no aspettate spiegatemi" Albe è sorpeso ma ha un sorriso da ebete in faccia.
"lo sapevo compa manco tu potevi sfuggire al fascino della mia ballerina" Nunzio con fare teatrale gli mette una mano sulla spalla.
Luigi ovviamente sempre più irritato si stacca da lui "innanzitutto calmo con gli aggettivi possessivi, che vuol dire mia ballerina? Ti risulta che sia tua?"
Un senso di imbarazzo ma anche di piacere cresce dentro di me vedendo che seppur in tono scherzoso, lui provi un senso di gelosia nei miei confronti.
" ua Carola e comm o suppuort a chist, mamma mij " Luca mi afferra da dietro e mi da un bacio sulla testa "Prima che ti arrabbi Gigi, io posso sono suo fratello"
"e basta con questo teatrino lasciateli respirare" ci viene incontro Aisha. Con la quale pur non avendo chissà che rapporto nella scuola,mi sono sempre trovata bene. Sono molto felice di vederli e tutti sembrano molto contenti alla notizia di vederci insieme. D'altronde hanno sempre fatto il tifo per noi.
"Possiamo sederci? Siamo tutti credo" domando stanca di essere al centro dell'attenzione.
"In realtà" Luca si stacca da me e inizia a grattarsi il capo "manca una persona, che grazie ad Alice ha scoperto che ci incontravamo ed è stata invitata" mi sussurra.
Non faccio in tempo a chiedermi di chi si tratti che sento una voce squillante provenire dal fondo della sala. Una voce che mai ho tollerato.
"scusate il ritardo ma non riuscivo a trovare parcheggio"
Elena è qui davanti a noi con il suo viso angelico che la fa sembrare una ragazza dolce e premurosa. Dico sembrare perché in realtà con il tempo si è rivelata una persona poco carina. Nei miei confronti, provandoci spudoratamente con Luigi pur sapendo ciò che provavo e con Luca.
Saluta ad uno per uno tutti i presenti. Abbraccia forte Alice, l'unica sua amica più stretta presente qui. Saluta Alex con due baci sulla guancia, stringendolo forte. Stretta che il cantante non ricambia ma anzi mi guarda fisso negli occhi alzandoli di poco al cielo. Poi tocca a Luca, si salutano con un cenno a dimostrazione dei rapporti non buoni che hanno. Passa a me.
"Caro quanto tempo, ti trovo benissimo" e mi abbraccia
"Ciao Elena trovo bene anche te".
Sorrisi di circostanza da parte di entrambe e un imbarazzo palese,che viene interrotto dalla figura di Luigi che rientra dopo una telefonata.
Quello che vedo mi fa salire una sensazione quasi di nausea. Lei, fuori luogo come sempre, gli corre incontro e lo stringe forte. Lui un po' spiazzato cerca di allontanarsi, ma poi ricambia la stretta. Solleva di poco lo sguardo cercando il mio, che subito si sposta verso Alex. Che mi fa un piccolo cenno di rassicurazione.
"va be direi di iniziare a sederci e ordinare" Albe esordisce e tutti ci accomodiamo.

"allora Luigino aspettavo una tua chiamata in questi giorni" lo guarda come una gatta morta e io non posso far altro che tenere lo sguardo fisso sul mio piatto senza proferire parola.
Sento Luigi che stringe la mia mano sotto il tavolo e la accarezza piano.
"ho avuto molto da fare Elena, in questi giorni ho risolto situazioni fondamentali" e mi stringe ancora di più la mano.
Durante tutta la cena lei non smette di fissarlo. Presa da un senso estremo di gelosia, nonostante lui non mi dia modo di esserlo, inizio ad accarezzargli la gamba da sotto il tavolo, quasi a voler marcare il territorio. Man mano salgo sempre piu su e all'interno, con carezze lente e studiate. Noto che lui smette di parlare con gli altri e inizia a tossire, diventa sempre più rosso in viso e si volta a guardarmi.
"Che fai?" mi sussura per non farci sentire.
"io? Nulla" dico con finta voce innocente.
Guarda avanti a se e in un attimo capisce che cosa sto facendo.
Si avvicina al mio orecchio e con fare sornione mi dice "Ah ecco, sei gelosa"
"ma che dici" ritraggo subito la mia mano "ma poi di chi scusa?"
"di Elena, ma tranquilla non ne hai motivo"
Mi guarda negli occhi e sembra sincero, quindi mi tranquillizzo un po' fino a quando l'oca di fronte a noi decide di sganciare una bomba.
"Lu, ti prego racconta ad Alice dell'altra volta quando abbiamo rotto la doccia di casa tua fa troppo ridere"
Un attimo, la doccia di casa sua? Il mio cuore sembra perdere un battito.
Lui subito mi guarda rendendosi conto di ciò che ha appena detto. Mi alzo di scatto fingendo una chiamata e fuggo via da quel tavolo.

Eccomi tornata post vacanze, capitolo di passaggio, fatemi sapere che ne pensate e scusate l'attesa 💛

Brividi // caroligiWhere stories live. Discover now