Passione E Pentimenti

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Luigi

Salgo le scale in maniera lenta,ho quasi paura di arrivare alla porta. Il cuore è a mille e il respiro e affannato. Salgo l'ultima rampa e la vedo lì. Ha il viso stravolto ma è sempre bellissima. Gli occhi gonfi di chi ha pianto, i capelli in disordine e una felpa enorme. Non so chi l'ha ridotta così ma adesso vorrei ammazzare chiunque abbia osato farle versare una lacrima. Mi avvicino incerto e poi la stringo tra le mie braccia.
Inizialmente pone resistenza e tenta di allontanarsi facendo forza sulle braccia. Ma questa volta non mollo.
La stringo ancora più forte e sento le lacrime scorrere sulla mia giacca.
"Caro, ehy, entriamo dai" le accarezzo i capelli. Alza il volto che era poggiato sulla mia spalla e mi guarda con quegli occhioni da cerbiatta.
"scu.. scusa, non volevo che mi vedessi così" sto per rispondere ma mi precede "che cosa ci fai qui Luigi, è notte fonda"
Spinto da non so quale coraggio per la prima volta le rispondo in maniera totalmente spontanea
"mi mancavi un sacco e volevo vederti"
Mi guarda sorpresa però accenna un minimo sorriso. Dopo si stacca da me ed entra. La seguo in salotto, dove si accomoda sul divano. Mi siedo accanto a lei aspettando che dica qualcosa. Passa qualche minuto e finalmente si calma.
"Michele è andato via di casa, abbiamo litigato pesantemente"
Bastardo. Sta piangendo per lui. Come può ridurre una persona così pura come Carola in questo stato.
"Mi dispiace" non so che altro dire. Non mi escono le parole. In realtà vorrei solo che lei mandasse a quel paese Michele e tornasse da me, tra le mie braccia.
"Menomale perché abbiamo discusso per colpa tua" mi risponde con tono incazzato guardandomi con gli occhi ridotti a due fessure.
Colpa mia.
Perché dovrebbe essere colpa mia. Cosa ho fatto? Ha scoperto del bacio?
"scusa per colpa mia? perché? neanche ci siamo parlati"
"è geloso, pensa che io provi ancora qualcosa per te"
Mi risponde con una sincerità che mi spiazza.
Mi avvicino a lei sempre di più
"ed è vero?" le accarezzo una gamba
"Luigi ti prego. Ma davvero me lo stai chiedendo?" si allontana subito dirigendosi verso la cucina.
La osservo prendere un bicchiere di acqua
"si,insomma, provi ancora qualcosa?"

Carola
Mi volto verso di lui. Sto per cantargliene quattro. Ma come si permette a venire in casa mia e con quella faccia tosta chiedermi queste cose.
Lo guardo negli occhi e tutto ciò che ero pronta a fare lo dimentico. Vedo solo quegli occhi meravigliosi e spinta da non so quale forza,prima che possa pentirmene,lo bacio. Sfioro le sue labbra. Inizialmente sembra sorpreso ma poi mi afferra dai fianchi e con poca delicatezza mi spinge verso il bancone.
È un cercarsi continuo di lingue, mani. Siamo famelici. Ci stiamo comunicando tutto ciò che a parole non riusciamo a comunicarci. Mi prende dalle natiche e mi poggia sul bancone della cucina. Intanto io sono passata a torturare il suo collo. Lui ha le mani sotto la mia felpa
Il fuoco che faticavo a sentire quando ero con Michele sembra si stia risvegliando adesso. E non avevo dubbi perché Luigi è passione. Sempre. In ogni cosa che fa. Dalla musica all'amore. Da una semplice chiacchierata fuori i giardini di amici ad un bacio sul bancone della mia cucina. Mi aggrappo ai suoi fianchi e lo spingo verso di me. Lo voglio sentire ancora piu vicino.
Lui mi prende in braccio e mi spinge verso una delle porte di casa. Arriviamo con non poca difficoltà nella mia camera. E li, tolti i vestiti che sono solo di intralcio,finalmente dopo averlo immaginato e sognato per tanto tempo divento totalmente sua.

Mi volto di poco e guardo di lato. È bello da morire. Gli occhi ancora chiusi, i capelli sbarazzini e la bocca gonfia, che ho passato la notte a baciare.
Vorrei tanto che il tempo si fermasse. Ma non può. Non possiamo fare questo. Io non posso fare questo a Michele. O meglio l'ho già fatto. Ma ho sbagliato, Luigi non cambierà. Per lui sarà stata una semplice notte e niente di più.
Mi alzo a mezzo busto e prendo il telefono. 3 chiamate perse e un messaggio da Michele

"scusa per ieri, ne parliamo? Chiamami quando sei sveglia"
Che ho combinato? Una semplice discussione mi ha fatto vacillare cosi?
Torno a guardare Luigi e mi viene in mente quella volta in cui ci siamo quasi baciati nella scuola.

Era capodanno. Ci eravamo allontanati e anche tanto. Lui passava le sue giornate in compagnia di Elena.
Ero gelosa lo ammetto. Più che altro non riuscivo a capire perché con lei fosse cosi aperto e con me invece avesse sempre timore a fare tutto.
Forse provava qualcosa per lei. Invece con me si comportava così perché non voleva illudermi.
Flashback

Esco fuori a prendere una boccata d'aria. Tra pochi minuti sarà mezzanotte e io faccio un bilancio di questo ultimo anno.
Amici è stata sicuramente la svolta. Lavorativamente parlando non potevo chiedere di meglio. Insomma quest'anno almeno da quel punto di vista era stato perfetto.
Sull'amicizia anche, avevo conosciuto tante belle persone. Luca, Alex, Serena e Sissi. Ero sicura che non le avrei perse.
Luigi invece era l'unica nota stonata in quel resoconto. Non eravamo amici ne fidanzati. Io ero innamorata di lui. E lui mi vedeva come una semplice amica. Niente di più triste.
Anzi qualche cosa di più triste c'era. La convivenza forzata. Vederlo tutti i giorni e soffrire in silenzio ogni qual volta che sorrideva ad Elena, che le accarezzava i capelli e che le faceva le coccole sui divanetti.
"Credevo fossi dentro"
Mi volto spaventata dalla sua voce.
È leggermente brillo, lo capisco dai suoi occhi lucidi e dal fatto che fino a due minuti fa rideva come un cretino con Albe che aveva una bottiglia di vino vuota in mano.
"avevo bisogno di un po' d'aria"
"hai freddo tremi" mi dice barcollando leggermente verso di me. Si sfila il giubbino e me lo mette sulle spalle.
"grazie, ma non c'era bisogno. Sto bene" sento il suo profumo sulla giacca. E sono quasi tentata di portarla ancora piu vicino al naso per sentire il suo odore. Ma mi blocco per non sembrare patetica.
"Dio Carola ma perché sei sempre cosi acida, non accetti mai nulla senza controbattere, certe volte sei insopportabile"
Il vino deve aver risvegliato in lui non so quale coraggio e sfacciataggine perché non mi ha mai parlato cosi
"sei tu che sei venuto a disturbare, io stavo prendendo una boccata d'aria per fatti miei Luigi, tu che diamine vuoi?"
Urlo indignita. Ma lui non si smuove. Si avvicina e mi accarezza una guancia in maniera tenera.
È bipolare questo ragazzo.
Tremo al suo tocco. È tutto cosi sbagliato.
" Scusa è che sei troppo bella, davvero sei stupenda Carola. E io sono così stupido e.. dovrei solo allontarmi ma non ci riesco"
Cosa? Ma che diavolo dice? Allontarsi perché?
"Luigi ma cosa stai dicendo? Sei ubriaco? E poi perché ti vuoi allontare da me non capisco? Siamo amici no?"
Accenna una risata e si avvicina ancora di più. Non toglie la mano dalla mia guancia ma questa volta passa il suo pollice sulle mie labbra e le accarezza. Mentre con l'altra mano mi stringe un fianco e mi avvicina a lui.
Ho le gambe molli e il cuore a mille. Non capisco cosa stia succedendo. Ma mi sembra un sogno. Mi è a un palmo dalle labbra.
"amici Carola? Ma chi ci crede che siamo amici.
Due amici non si guardano come noi e lo sai"
"non ti capisco Luigi, ma tu hai detto che dovevamo rimanere amici, lo hai detto poche settimane fa"
"dico tante stronzate Carola, sta a te capire quando sono vere o no" e detto questo si avvicina al mio viso sempre di più. Smetto di farmi domande. Voglio vivermi il momento per una volta.
"Raga manca un minuto forza.. Oh cazzo scusate" Alex con un tempismo meraviglioso ci guarda mortificato
"fate pure scusate, torno dentro" e se ne va sorridendo.
Luigi sembra quasi rinsavire da questo momento si allontana da me come se avesse preso la scossa.
"Scusa.. Io.. lascia stare dimentica tutto"
E se ne va.



Non mi ha mai dato spiegazioni su quella sera e io non ho mai più chiesto nulla. Non ne ho avuto il coraggio. Ho sempre pensato fosse stata una cosa dettata dal momento e dalla sbronza.
E adesso che giustificazione ho io per ciò che ho fatto. Non era una sbronza, non era il momento. L'ho voluto e basta.
Sento un bacio soffice sulla spalla nuda. Mi volto e vedo i suoi occhioni bellissimi che mi guardano. Ha la testa poggiata sulla mia spalla e i capelli che mi solleticano il collo.
"Buongiorno, credevo di aver sognato tutto ciò"
"Luigi" lo blocco subito "dobbiamo parlare"

Ciao guys nuovo capitolo per voi.. Come sempre fatemi sapere se vi piace 💛

Brividi // caroligiWhere stories live. Discover now