Due Anime

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"Siamo due anime sbagliate
Che il mondo non raddrizzerà
Troppo diverse e complicate
Fuori dalla realtà
Siamo due anime perdute
Mille milioni di anni fa
Che ora si sono ritrovate fino all'eternità"

Questa canzone sembra parlare di noi. Siamo due anime perdute, che forse adesso si sono ritrovate.
Guardo Michele accanto a me e penso a ciò che è successo. Luigi è tornato nella mia vita, come un uragano. Ha spazzato via tutte le certezze che avevo, ha demolito in nulla tutti i muri che avevo costruito a causa sua. In questo letto che stanotte mi sembra così stretto, continuo a rigirarmi e a toccarmi le labbra. Bruciano. È bastato un piccolo sfiorarsi e sono crollata. È inutile lui sarà sempre il mio punto debole.
"Non dormi?" Michele mi sussura queste parole. Si avvicina pian piano e mi stringe da dietro. Sono quasi infastidita da questo contatto.
Non so cosa mi stia succedendo. Provo fastidio ad essere toccata dal mio ragazzo.
"Amore ehy, è tutta la sera che sei strana" si solleva e cerca i miei occhi nel buio, che fatica a trovare, perché di guardarlo negli occhi, dopo cioè che ho fatto proprio non mi va. "In realtà è da quando siamo tornati da Napoli"
Come te lo spiego Michele. Come ti spiego che mentre per te quella è stata una semplice rimpatriata, per me è stato un tuffo in un mare di ricordi e di sensazioni che ancora esistono e fanno male. Troppo.
"Che dici Michi? Sono solo stanca, le prove mi stressano tutto qui" gli dico. Non sembra convinto, così gli accarezzo il viso e lo tiro a me. Ci baciamo e le sue mani si infilano subito sotto la maglia del pigiama, risalendo sempre piu su ad accarezzarmi il seno.
Un brivido mi attraversa il corpo. Ma un brivido non piacevole. Un fastidio mischiato al senso di colpa che provo. Lo blocco subito con una mano.
Non ci riesco, lo guardo negli occhi. Quegli occhi verde scuro, e ci vedo solo due pozzi marroni che mi risucchiano. Le sue mani sul mio seno, le guardo e penso solo a due mani piene di anelli, contornate da uno smalto nero.
È ormai costantemente nei miei pensieri. E non riesco farlo uscire.
"Che succede?" mi chiede ansimante.
"Scusa ma ti ho detto sto poco bene, sono davvero stanca"
"Io sono stanco Carola.
Mi spieghi che ti prende?" alza il tono della voce e si stacca in maniera brusca "C'entra Luigi? Provi ancora qualcosa per lui?"
Non rispondo, mi volto per non guardare i suoi occhi che bruciano di rabbia. Non riesco neanche a mentire. Provo a emettere un suono ma nulla.
"Sai che c'è Carola?" continua ormai in piedi mentre si infila i jeans e la maglia, che aveva tolto per dormire "sono stato paziente, ti ho amato aspettato, rispettato. E tu? Tu cosa hai fatto?
Sei stata dietro Luigi per un anno. Lo vuoi capire che non ti fila?" urla adesso. Una lacrima mi bagna il viso. L'asciugo prontamente con il pollice. Lui non sembra farci caso. Troppo impegnato a urlarmi contro.
" Ti ha visto alla festa insieme a me e chissà quale strana cosa malata sia scattata nella sua testa. Adesso sei una sfida per lui. Ti rivuole ma poi ti getterá via come un vecchio giocattolo, e tu farai il suo cagnolino.
Ma io non sto qui a farmi prendere in giro. Se mi vuoi combatti tu per me questa volta. "
E detto questo lascia casa mia.
Sento la porta sbattere ed ho la certezza che è uscito. Corro in bagno mi guardo allo specchio e inizio a piangere.
Un cagnolino, mi ha definita il suo cagnolino.
Amare tanto una persona vuol dire questo?
Michele mi ha ferita tanto stasera. Mi ha buttato in faccia una verità che forse non voglio accettare.
Lui non mi ha voluto nella scuola quando ero ai suoi piedi e mi rivuole adesso, quando ho una vita serena e felice con un altro. È una semplice sfida la sua. Perché nessuno gli ha mai detto di no.
Mi sento una stupida. Ferita. Ed ho anche deluso l'unica persona che davvero tiene a me.
Michele era arrabbiato. Poteva evitare determinate parole ma lo capisco. Sono davvero pessima quando si tratta di Luigi. Ma ora basta non sono più una ragazzina e non posso più dipendere da lui e dalle sue decisioni. Ancora con le lacrime sul viso mi rimetto a letto e invano cerco di trovare la pace tra quelle lenzuola e quel letto, ora troppo grande per una persona sola.

Luigi

"e quindi come sta? Cioè dico frequenta qualcuno?" Alex di fronte a me tenta di sapere qualcosa dalla ragazza al mio fianco su Cosmary.
Non si vedono da mesi e mesi. Hanno deciso di lasciarsi di comune accordo.
"Eravamo troppo diversi" mi ha detto una sera, steso sul divano di casa mia mentre sorseggiava una birra. Li per li mi è sembrato che stesse bene. Ma poi ho capito che in realtà non stava per nulla bene. Ha frequentato altre ragazze ma ancora nessuna davvero gli ha fatto perdere la testa.
Forse pensa ancora a lei e ne ho la conferma quando fa questa domanda, con finta indifferenza.
"che io sappia no, ma ultimamente ci sentiamo davvero poco"
"E tu luigi, qualche fortunata ti ha rubato il cuore? O posso ancora chiederti un appuntamento?" sfacciata come solo lei sa essere. Elena. Mi guarda con quegli occhi marroni e quel sorriso bambinesco ma anche estremamente malizioso.
Che ci provasse lo avevo capito già dentro la scuola. Ma a parte qualche coccola e delle chiacchiere notturne non era mai successo nulla. Avevo davvero in mente solo la musica nella scuola. Beh la musica e Carola, anche se mi sforzavo di credere che non fosse così. Fuori dalla scuola mi ha cercato spesso ma oltre a qualche serata con  Alex e cosmary non le ho mai dato modo di credere che ci potesse essere altro. Lei però dal canto suo continua a provarci spudoratamente.
"Ele nessuna, single fino al midollo" rispondo sorseggiando il mio drink e guardandola fisso negli occhi.
"e allora mi devi un'uscita assolutamente"
Guardo Alex che mi lancia uno sguardo tra il sopreso e lo schifato. Non gli è mai andata troppo a genio Elena. Certo è amica di Cosmary e quindi spesso erano insieme. È una brava ragazza, ma a lui non è mai piaciuto come si è comportata con Luca.
Sorrido alla sua affermazione e la guardo. Fossero stati altri tempi non avrei avuto alcun dubbio. Elena mi stava facendo capire da mesi che sarebbe stata ben felice di essere anche solo l'avventura di una notte. Ma nella mia testa c'erano solo tutù, scarpette da ballo e un profumo dolce della mia bellissima ballerina. Volevo stare con lei. Fare l'amore con lei. Passare le giornate a ridere di un film stupido. A cucinare piadine e a guardarla dormire sul mio petto.
Ero stato troppo stupido a lasciarmela scappare, non avrei fatto lo stesso errore due volte. Certo c'era Michele, ma niente mi avrebbe fermato. Lei prova ancora qualcosa. Ne sono convinto.
Per questo invece di acconsentire alla proposta di Elena,tolgo in maniera brusca la mano che aveva poggiato sulla mia coscia. E le sussuro ad un orecchio.
"non sono impegnato, ma il mio cuore si, sarà per la prossima vita Ele" e detto questo lascio i soldi del mio drink sul tavolo. Saluto Alex con una pacca sulla spalla e vado via.
Sono le 3 del mattino, starà dormendo ma non posso non bussare al citofono di casa sua.
Mentre aspetto che qualcuno risponda penso di essere impazzito.
Io,Luigi Strangis, il re della razionalità,che bussa in piena notte a casa di Carola, che probabilmente starà facendo l'amore con Michele.
"Chi è?" una voce tremante e un po tappata mi risponde. Stava piangendo penso. Il cuore si ferma. Non vorrei mai vederla soffrire.
"Sono Luigi.." la voce trema
"Cosa vuoi alle tre del mattino? Ma sei matto da legare" la voce si fa più sicura, più arrabbiata. Ma non demordo
"Mi fai salire?"


Eccomi tornata, capitolo di passaggio, un po' corto. Ora che ho finito di studiare cercherò di aggiornare più spesso.
Nel prossimo capitolo vi avverto ci saranno finalmente un po di sviluppi.
Grazie mille a chi segue la storia e grazie per i commenti ❤️❤️

Brividi // caroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora