Napoli

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"Ah casa dolce casa", Michele corre incontro alla madre che lo aspetta a braccia aperte sul uscio della porta.
"Quanto mi sei mancato amore mio, sei bellissimo"
Sorrido a questa scena con un velo di malinconia, pensando a quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui mi sono rifiugiata tra le braccia di mio padre e mia madre. Amo il mio lavoro, vivere di danza era ed è il mio sogno. Però l'altra faccia della medaglia è la lontanza dai miei affetti.
" e tu piccere? Non vieni ad abbracciarci" sorrido al padre di Michele mi fiondo tra le loro braccia. Sono sempre cosi ospitali e carini. Sua madre mi ha confessato che facevano tutti il tifo per noi, e che Michele aveva una cotta per me da secoli.
Ammetto di non averlo mai capito dentro la scuola, credevo davvero che da parte sua ci fosse semplice amicizia,d'altronde nella scuola avevo occhi solo per lo pseudo rockettaro senza cuore.
Scaccio via dalla mente l'immagine di Luigi e mi dirigo in casa a posare le cose.

"Era tutto squisito davvero"
"non vuoi un po di parmigiana Carola dai, ti fa bene, sei dimagrita tanto"
"No davvero sono pienissima, era tutto buonissimo ma tra poco scoppio" dico toccandomi l'addome gonfissimo. La madre di Michele mi guarda speranzosa che possa prendere altro ma Michele subito la guarda male "mamma basta hai cucinato per un esercito dai"
"è che sono così felice quando siete qui che non me ne rendo conto"
È cosi dolce quando dice queste cose che quasi mi sento in colpa.
Non sarò mai in grado di dare a Michele l'amore che merita, di essere una nuora amorevole per sua madre.
Ad un tratto vorrei solo tornarmene a Roma da sola.
"Carola, terra chiama Carola" Michele mi sventola una mano davanti al viso
"Si?"
"ti sei incantata" mi dice ridendo "volevo solo dirti che è tardi che dici se andiamo a dormire? Domani sarà una lunga giornata"
Già, non ricordamelo Michele perché potrei piantarti qui e tornarmene a casa pur di evitare di vedere mister ciuffo.
"si andiamo" mi limito a dire.

Michele è andato a prendere la macchina, stiamo per andare a Napoli.
30-40 minuti e i miei incubi si avvereranno.
Stamattina siamo stati un po in giro per la sua città, abbiamo pranzato in un ristorantino carino e poi abbiamo incontrato vecchi amici di Michele, che mi hanno accolta subito con simpatia. È stato tutto perfetto fino ad ora.
Mi guardo allo specchio, indosso un tubino nero con scollo a cuore, che mette in risalto le mie forme, e sopra un blazer bianco. Tacco non troppo alto, è pur sempre una rimpatriata tra amici.
Il trucco è naturale, mascara leggero un po' di matita ed un rossetto rosa. I capelli dopo mille indecisioni, li ho tenuti mossi, sciolti, un po selvaggi come piacevano a lui.
"Basta Carola" mi ripeto da sola "finiscila, sei una stupida"
Lo squillo del telefono mi distoglie dai miei pensieri
"sono fuori con la macchina esci"
Prendo la borsa, sospirone e esco dalla stanza. Saluto i genitori di Michele seduti sul divano a guardare un film e finalmente esco di casa.
"Wow" mi dice il ragazzo non appena entro in macchina "vuoi stenderli tutti stasera"
"Macché, ho un semplice vestito" rispondo imbarazzata, spero non abbia capito per chi ho indossato questo vestito
"Carola è uno stronzo ricorda" ripeto questa frase nella mia mente e intanto mi volto verso Michele
"Anche tu sei uno schianto" dico. Ed effettivamente sta benissimo, indossa una camicia bianca semplice, pantaloni neri ed un cappotto lungo nero. È bello, tanto. Mi sporgo  e lo bacio, prima lentamente e poi in maniera sempre piu passionale. Quasi come a voler dimenticare tutto il resto, divento sempre piu famelica delle sue labbra
"Carola aspe.. " mi blocca "carola" mi allontana la mano che stava andando a sbottonare la sua camicia.
"non che mi dispiaccia ma facciamo tardissimo" mi calmo e ritorno al mio posto. Non so cosa mi sia preso, volevo solo scacciare via questa sensazione orribile che ho allo stomaco.
Michele mi mette una mano sulla coscia "Hey, ti sei offesa?"
Mi volto a guardalo facendo cenno di no con la testa
"stasera riprendiamo da dove ci siamo interrotti eh" e mi fa l'occhiolino. Un occhiolino che di per se non mi provoca nulla, se non il ricordo di situazioni passate che farei bene a dimenticare.

"La ballerina piu bella del mondo è arrivata ragazzi non ce ne è per nessuno" urla Luca alla porta pronto ad accogliermi tra le sue braccia. Mi ci fiondo subito. Quanto mi è mancato. Le sue braccia mi avvolgono per bene, data la differenza di altezza e mi sento cosi serena.
Luca è un fratello nel vero senso della parola, non credevo potessimo mantenere il rapporto che era nato nella casa, tenendo conto della distanza e degli impegni. E invece se una persona vuole il tempo lo trova, e sia io che Luca lo volevamo.
"scusa non vorrei interrompere ma ti stacchi dalla mia ragazza grazie?"
Michele alle mie spalle ci fa scoppiare in una sonora risata. Luca mi lascia andare e abbraccia lui
"mamma mia comm si gelos miche, mica te la rubo" si ferma "io"e mi guarda. Michele non fa caso al pronome utilizzato a fine frase. Io lo guardo interrogativo, e lui mi fa un cenno, che colgo subito. Si riferisce a lui come sempre.
Luca ci vorrebbe insieme come credo tutto il mondo,ma allo stesso tempo sa che Michele mi vuole davvero bene e sa che con lui ho smesso di piangere e a lui basta questo.
Entriamo in casa e trovo gia tutti.
Solita ritardataria.
Sissi mi corre incontro e mi stringe fortissimo, quanto mi è mancata.
"My girl quanto mi sei mancata" si stacca da me e mi guarda da testa a piedi "e quanto sei figa"
"senti chi parla sei stupenda, Dario starà morendo che non può essere qui"
"eccola qua la nostra carolina" Francesco mi stringe fortissimo "ciao fra, che bello vederti"
"e a me? Sei felice di vedermi?" Alex con le sue fossette mi si piazza davanti
"sempre mister malinconia, è sempre una gioia vederti" gli sorrido abbracciandolo.
Michele si è gia accomadato con  Albe, Nunzio che corro a salutare.
Sospiro e mi guardo intorno, mi rilasso.
Magari non verrà, forse sarà impegnato.
E mentre questi pensieri fin troppo positivi attraversano la mia mente, sento il campanello e vedo Luca andare ad aprire.
"Fa che sia Dario che ha fatto una sorpresa a sissi, o un uber o il padre di luca"  ripeto tra me e me. Ma questa speranza dura veramente poco.
"Ragazzi un po di attenzione che è arrivata la vera star, il vincitore di amici che ci ha fatto fuori tutti"
Tutti corrono verso di lui a salutarlo, io neanche mi volto. Sono immobile.
È qui a pochi passi da me, riesco perfino a sentire il suo profumo che è sempre lo stesso. Il cuore sembra stia per uscire dal petto.
All'improvviso vedo Michele che torna di fronte a me sorridendomi "ehy non vai a salutarlo" e mentre sto per voltarmi sento dei passi avvicinarsi sempre di piu e un sussuro alle mie spalle
" Carola non mi saluti?"

Brividi // caroligiWhere stories live. Discover now