Sigaretta e Rimpianti

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"Carola non mi saluti?"

La voce, quella dannata voce, che mi provoca brividi lungo tutto il corpo. È profonda calda e tremendamente sensuale.
Prendo coraggio e mi volto. Non l'avessi mai fatto. È li davanti a me, evito in tutti i modi di guardarlo negli occhi e lo fisso da capo a piedi. Indossa una camicia velata nera, pantaloni in pelle, i suoi amati stivaletti e  giacca anche essa di pelle. Solito look da figo che farebbe perdere la testa a chiunque, ed io ne sono la prova . Alzo lo sguardo verso il suo viso e in un attimo capisco, che posso  convincermi in mille modi di non provare più nulla, posso ripetermi più e più volte che lo odio da morire e che è uno stronzo, ma la verità è che i suoi occhi mi fregheranno sempre. Mi guarda anche lui dalla testa ai piedi in maniera cosi lenta che mi sento bruciare sotto il suo sguardo, guarda il viso, poi scende sulla scollatura, dove indugia un poi di più, scende poi alle gambe, e inizia a deglutire, per poi tornare a guardarmi negli occhi.
"Allora hai perso la lingua carolina"
Ritorno subito in me a sentire quel nomignolo cosi fastidioso, o meglio così fastidioso pronunciato da lui. Lo guardo e mi passano per la testa tutti i dolori provati a causa sua nell'ultimo anno:il rifiuto, le promesse non mantenute, il suo evitarmi in ogni modo. Decido quindi per necessità di indossare la mia solita corazza e con sguardo fiero nonostante il  tremolio alle gambe, mi avvicino.
"Ciao gigi, quanto tempo" e gli sfioro una guancia con le labbra. Sembra sorpreso e, potrei giurare, di avvertire la sua pelle d'oca. Ma forse sono solo io a tremare. Mi mette una mano sul fianco e mi stringe in un abbraccio, che ricambio fredda per timore di non riuscire a staccarmi se solo mi avvicinassi di piu. Vedo con la coda dell'occhio Alex e Sissi che ci guardano con un sorriso strano mentre parlottano tra loro, e Michele invece con un'espressione non tanto gioiosa. Mi stacco a fatica e mi allontano sotto il suo sguardo. Fortunatamente ci pensa Luca a spezzare questo momento di imbarazzo.
"si uagliu mo però che è arrivato pure il ritardatario, mangiamo basta" e detto questo ci accomodiamo tutti a tavola.

Luigi

"ma io ero sicuro compa che fosse un fantasma, voi non potete capire che paura"
Ridiamo tutti al racconto di Nunzio, che ci ricorda quella famosa sera in casetta in cui decidemmo di fargli uno scherzo. Mi guardo intorno e vedo tutti estremamente e fastidiosamente felici.
Sissi si asciuga le lacrime causate dalle troppe risate per i racconti di Nunzio e Luca, che sembrano animatori dei villaggi turistici. Albe continua a ripetere strabello a ogni cosa, sembrando un bambino al parco giochi, e Alex e Francesco invece rispettivamente alla mia destra e sinistra si scambiano occhiate dietro le mie spalle.
"Si può sapere che avete? È mezz'ora che vi lanciate occhiatine, vi state dando appuntamento per pomiciare in bagno?" sputo con tono sarcastico
"ma che simpatico che sei, capisco che sei frustrato perché la ragazza di cui sei pazzo sta di fronte a te,con un tubino mozzafiato, tra le braccia di un altro, manco a fa cosi però" Alex, tagliente e schietto come sempre.
Ma ha ragione, non riesco a godermi nulla di questa serata perché sono troppo impegnato a guardare Carola. Sembra una dea stasera,
lo è sempre, ma stasera, Dio solo sa cosa le farei.
Avevo la possibilità di essere al posto di Michele adesso, di accarezzarle i capelli mentre ride a una delle battute di Nunzio e di poggiarle la mano sulla gamba giusto per avere un contatto più intimo in mezzo alla gente.
Ma sono stato troppo stupido, troppo ragazzino, troppo insicuro, e me la sono fatta scappare. Non ero innamorato di Carola nella scuola, almeno non lo ero quanto lei lo era di me. Però poi il giorno della sua uscita quando Maria pronunciò le due paroline che ancora ricordo con incubo
" rimane Dario"
Forse li, realizzai che quella ballerina non era una semplice amica, o una ragazza con cui mi sarei fatto una storiella se non ci fossero state le telecamere. Era Carola, la mia Carola, la persona che avrei voluto avere accanto da li in poi, a sostenermi supportarmi e amarmi. Ed io,pur essendo un disastro, avrei ricambiato quel sentimento. Perché era forte, così tanto forte da farmi un'immensa paura. "L'hai persa Luigi" me lo ripeto da inizio serata. E quando vedo Michele poggiare un bacio su quelle labbra meravigliose che non ho mai avuto il piacere di assaggiare, chiudo gli occhi di scatto e li riapro subito dopo voltandomi verso Francesco
"vado a fumare". Alex mi guarda e mi fa un cenno per chiedermi se è tutto a posto e se voglio compagnia. Ma nego, prendo la giacca di pelle e mi dirigo fuori.

È ormai la terza sigaretta che fumo, non so da quanto tempo sono fuori questo terrazzino,ma preferisco stare qui da solo.Sento le risate degli altri di sottofondo e poi la voce di Luca
"si gira qui a destra e te lo ritrovi di fronte al terrazzino"
Suppongo parli del bagno che si trova qui di fronte. Questa casa è immensa.
Sento dei passi, dei tacchi precisamente provenire dal corridoio, poi fermarsi e proseguire verso il terrazzo dove mi trovo.
"pensavo fossi scappato" sento la sua voce cristallina, mi volto verso di lei e la squadro dalla testa ai piedi. È bella da far male.
"che c'è ora sei tu a non parlare?" continuo a fissarla quasi imbambolato
"almeno mi dai una sigaretta?"mi dice sfiorandomi un braccio con la mano.
Mi ritraggo quasi come se fossi scottato da quel contatto e lei lo nota
" Scusa" sospira  "non volevo disturbarti", fa per tornare indietro ma la blocco "no macché ero sovrappensiero, ecco tieni" dico porgendole il pacchetto e l'accendino.
Iniziamo a fumare in silenzio guardando entrambi avanti nella stessa direzione.

Carola
Sono fuori a fumare con lui, che cavolo mi è preso, dovevo stargli lontana e invece siamo qui da soli.
Mi volto a guardarlo, ed è bellissimo.
Quando fuma devo ammettere che diventa ancora piu sexy, mi perdo a guardarlo mentre si porta la sigaretta alla bocca, con la sua mano piena di anelli, sempre gli stessi. Sorrido pensandoci.
"a che pensi? Perché sorridi?"
"pensavo che non sei cambiato per niente, stessi anelli, stessi vestiti, stessa aria misteriosa di sempre" dico e spengo la sigaretta ormai finita.
"tu invece sei cambiata" "in che senso?" chiedo voltandomi verso di lui, cosa che fa anche lui. Siamo faccia a faccia, un po troppo vicini, e come se non bastasse, dopo aver spento la sigaretta, si avvicina ancora di più e mi accarezza una guancia. Rabbrividisco a quel contatto
"più matura, meno spontanea, non sembri più la mia Carola" mi dice sospirando con un velo di malinconia.
Tutta la mia rabbia torna prepotente, mi stacco in maniera brusca
"Non sono mai stata la tua Carola, luigi e non hai alcun diritto di fare così adesso"
Si riavvicina poggiandomi una mano sul fianco e sussurandomi all'orecchio
"cosi come? ". I brividi ormai neanche li controllo più, una parte di me sta per cedere, girare il volto e finalmente fare ciò che avrei voluto fare dalla prima volta che l'ho visto. Ma una piccola percentuale di razionalità e buon senso mi fanno staccare da lui "così, non puoi parlarmi in questo modo, a questa vicinanza e avere la presunzione di dire che sono cambiata, dopo che l'ultima volta che ti ho visto è stato la sera della mia uscita in cui mi hai detto che non era finita" urlo, rossa in viso. Sta per rispondermi ma veniamo interrotti da Michele.
"Hey piccola ero preoccupato pensavo ti fossi persa, Luca ha pronto il dolce" viene da me e mi mette un braccio intorno al collo, poi guarda Luigi con uno sguardo per nulla carino "ho interrotto qualcosa?"
Luigi lo guarda  con un sorriso sornione  e la sua tipica faccia da schiaffi "no nulla io e la piccola stavamo per rientrare" e detto questo ci lascia li.
"ma cosa vuole? Che ti ha detto? Ti ha dato fastidio? Ma poi piccola, ma quanta confidenza"
"Michi ehy, rilassati non è successo nulla" gli prendo il viso tra le mani "sai come è fatto, è sempre un po spavaldo, stavamo solo chiacchierando del piu e del meno,
Andiamo dentro dai"
Sembra si sia convinto e detto questo rientriamo, anche se io vorrei solo sprofondare dopo questa conversazione

Allora ragazzi sono nuova nel mondo delle fanfiction quindi abbiate pietà, ho sempre letto ma mai scritto, fatemi sapere cosa ne pensate pls.
Ho pubblicato primi 3 capitoli per farvi entrare subuto nel vivo, ma poi pubblicherò ogni due tre giorni se riesco. Un bacio e a presto

Brividi // caroligiWhere stories live. Discover now