6 | Innocenza rubata

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ATTENZIONE,SEGUONO SCENE CHE POTREBBERO PROVOCARE DISAGIO E DISGUSTO,LEGGETE SOLO SE PRONTI MENTALMENTE

La ragazza venne portata davanti al re,mentre il principe Samus la tenne ferma per la corda, guardandola con la coda del occhio, per poter osservare per bene i suoi movimenti.

Un attimo solo era bastato, per far voltare tutti i presenti della corte verso la castana, che sbuffó osservandoli.
Era molto a disagio, quegli sguardi dei viziati figli di papà li odiava.

Il re scosse la testa,trovandosi davanti alla stessa criminale che aveva avuto altre volte al suo cospetto, "Asteria,sei colpevole di furto e di danni a opere artistiche... Cosa devo fare con te? Ti metto nelle segrete per trenta giorni, oppure ti infliggo la pena del taglio delle mani?"domandó oramai stufo di quella situazione,il sovrano, mentre tutti si misero a ridacchiare divertiti.

Asteria rimase in silenzio, abbassando la testa.
La tensione nel aria era palpabile e il nervosismo della ragazza si faceva ancora piú vivo.

"Maestà... "sussurró appena,ma poi rimase in silenzio.
Non aveva voglia di ripetere le stesse parole per l'ennesima volta.

Il re non le aveva mai inflitto alcuna pena,perchè la regina era sempre riuscito a dissuaderlo dal farlo.
Ma non poteva ignorare il fatto che stava combinando dei guai,troppi guai.

Un sospiro stanco uscí dalle labbra del sovrano,per poi fare un cenno con la mano verso le guardie,che trascinarono la ragazza verso l'uscita della sala,mentre essa si dimenava,cercando di sfuggire dalla loro presa.

Samus abbassó lo sguardo,afflitto.
Voleva aiutarla,lo voleva davvero.

Ma non era il suo potere in quel momento.

"Non voglio essere rinchiusa nelle segrete!Non un altra volta!Fate di me qualsiasi cosa,ma non riunchiudetemi nelle segrete!"cercó di liberarsi ancora,mentre aveva gli occhi lucidi.

Samus evitó di guardarla,ma si vedeva che qualcosa non andava,i suoi occhi erano effettivamente lucidi.

Una situazione del genere...l'aveva gia vissuta una volta...

▪️12 anni prima▪️

"Vostra altezza! Si fermi!" Lo richiamó un ancella,mentre si tenne la gonna del umile vestito per poterlo rincorrere meglio.

Samus,di appena sei anni,era un bambino buono e educato...ma in quel momento era misteriosamente spinto da qualcosa, che lo stava conducendo verso l'ingresso del castello.

Era piccolo ed era normale che volesse vedere il mondo al di fuori di quella altissime mura di pietra,che erano per lui come una prigione dorata.

"Voglio vedere il cielo da fuori!"aveva esultato il bambino,mentre aveva attraversato l'enorme portone del castello.

Era mattina,una calda e solare mattinata di luglio.

Era il giorno del suo compleanno,voleva vedere il villaggio come regalo.

L'ancella non riuscí a tenere il passo con il piccolo,mentre esso aveva oramai sceso l'enorme scalinata,mentre era riuscito ad intravedere un vicolo.

Andró lí per non farmi scoprire!

Mentre esso si dirigeva verso quel vicolo vide qualcosa di strano.

Una bambina,dai lunghi capelli castani,era con due uomini,tozzi e probabilmente maleodoranti.

Essi cominciarono a giocare con le ciocche di capelli della piccola,che era paralizzata dalla paura.

Samus rimase un attimo interdetto,non capendo cosa stesse succedendo.
Li vide mentre presero la bambina e la portarono nel vicolo,ridacchiando.

Qualcosa era strano,qualcosa sembrava...diventar troppo disgustoso per lui.

Il bambino,deglutendo,cominciò a diriggersi piano piano verso quel vicolo per poi nascondersi dietro ad una cassa dei rifiuti,rabbrividendo al tanfo di marcio che vi era in quel posto.

Non riuscí a vedere bene quello che stava succedendo,apparte il volto della bambina rimanere fermo in un espressione vacua,ma allo stesso modo disgustata.

Non capiva cosa stava succendendo,ma in quel momento gli venne da vomitare.

"Ehy Julius,chi è quello!?"domandó uno dei due,colui che stava osservando l'altro bloccare la bambina.

Samus Sussultó,per poi nascondersi e appallottolarsi verso il muro.
Qualcosa lo tiró sú.

"Non ci credo!È sua altezza reale,il principe Samus!"Disse uno dei due,tenendolo ben fermo per le spalle.

"Cazzo Aramis,Questo marmocchio ci farà diventare ricchi!Mettilo in gabbia!Il riscatto per lui sarà davvero alto da pagare!"esultó l'altro mentre lasció andare la bambina,che cadde sfinita a terra,con il volto privo di ogni emozione.

***

In gabbia,era finito in gabbia.

Samus si dimenò,cercando in qualche modo di aprire la porta di quella piccola prigione"Ti prego,aiutami!"chiese alla bambina,che giaceva sul pavimento,ancora priva di emozioni.

Il bambino la guardó,mentre notó che aveva delle scie di sangue lungo la gamba destra,che terminavano verso la caviglia.

"T-Ti...hanno ferita?Perchè lo hanno fatto?"

La bambina non rispose,sempre priva di emozioni,mentre il bambino vide delle lacrime solcarle le guancie.

Doveva essere successo qualcosa di davvero orribile,per farla diventare cosí.

I due energumeni tornarono mentre quello che sembrava si chiamasse Julius,prese la piccola gabbia del bambino e la scosse un pó"Dimmi figliolo,quanto sono disposti a pagare il re e la Regina per il tuo riscatto?"chiese mentre Samus non potè fare a meno di innorridirsi davanti al alito di fogna che aveva quel uomo.

"Non te lo direi neanche se dovessi torturarmi!Lasciami uscire da qui!"

Julius Rise"Si si,come se te lo lasciassi fare.Sei solo un piccolo viziato figlio di papà che pensa di dettar legge solo perchè ha il paparino importante"

Aramis,l'altro del duo si avvicinó a lui"Pensa pensa,in realtà non sei nemmeno il principe ereditario,se avessimo preso tuo fratello ci avrebbero dato una somma anche maggiore!"

***

"Vostra altezza!Il principe Samus È sparito!"Dichiaró l'ancella,mentre la regina si alzó dal suo trono,posando una mano al petto"Come è sparito!?"domandó incredula.

Il re,a sangue freddo si alzó dal suo trono e cominció ad ordinare alle guardie di setacciare tutte le stradine del loro regno.

***

Samus cominció ad emettere delle lacrime,mentre guardó la bambina a pochi passi da lui.

Aveva un espressione distrutta,non sembrava nemmeno essere ancora viva.

"Ti prego...resisti."

𝐏𝐎𝐊𝐄𝐌𝐎𝐍:𝐔𝐍𝐃𝐄𝐀𝐃 𝐒𝐏𝐈𝐑𝐈𝐓𝐒Where stories live. Discover now