"C'è qualcuno qui," sussurrai spaventata, senza nemmeno rendermi conto di aver in qualche modo afferrato il braccio di Alexis finché lei non mi diede una sberla sulla mano. "Oh cazzo."

"Quanto sei brava a correre?" Me lo chiese, e non stava nemmeno andando fuori di testa come me. Dio, come ci si sente ad essere così fighe?

"Non lo so", Sussurrai.

"Beh, non ho niente con cui combattere." Dichiarò molto casualmente, guardandosi intorno. "Avevo solo un coltello a serramanico e l'ho dato a te."

"Oh, puoi averlo indietro-"

Un altro forte tonfo mi interruppe, i libri cadevano a distanza e sia io che Alexis ci irrigidimmo. Non potei fare a meno di notare quanto fosse più vicino a noi adesso.

C'era solo silenzio allora, un silenzio angosciatamente teso, mentre fissavamo davanti a noi.

"Va bene allora," Sussurrò Alexis.

I miei occhi fissarono lo schermo del computer e il video continuava a riprodurre. Mostrava una stanza. Una stanza buia e compatta, molto simile alla cantina in cui avevo visto Blake l'ultima volta. Ma questa sembrava fangosa e vecchia, quasi dimenticata. Sembrava un posto orribile in cui trovarsi.

L'unica fonte di luce lì dentro, mentre guardavo, era la minuscola luce della torcia, che rotolava per terra. E la stanza era vuota mentre la telecamera si muoveva.

Era troppo inquietante, cazzo.

"Cos'è quel posto?" Strinsi i denti, il mio sguardo ancora fisso sullo schermo del computer.

Alexis non disse niente.

L'angolazione della telecamera cambiò e quindi la stanza nel video non era più così vuota.

No, perché ora c'era un pilastro di cemento consumato proprio nel mezzo, che partiva dal pavimento cementato e terminava al soffitto scuro. E qualcuno ci era legato.

Una ragazza con i capelli color paglia. Bionda. Capelli lunghi e sporchi. E lei sembrava così fragile.

Rena. I miei occhi si spalancarono. "Oh no."

"E qui è quando corriamo." Sentii Alexis e la vidi tirare il cavo del computer prima di afferrarmi il braccio.

"Cosa- il video!" Ansimai.

Mi tirò il braccio e credetti di aver visto l'ombra di una figura -o le figure- in piedi a pochi metri da noi nello stesso momento in cui lo fece lei.

"Dimmi," Sussurrò a bassa voce. "Il tuo ragazzo si incazzerà se ti fai male, anche solo un po'?"

"Io...no...cosa?"

"Prendi il coltello. Usalo se necessario. Cerca di non farti uccidere."

"O possiamo semplicemente correre?" Suggerii in un sussurro ancora più basso.

Alexis si alzò in piedi. "Oh, non credo che sarebbe così facile."

Non si sbagliava dato che nello stesso istante vidi una delle figure correre verso di noi. Molto veloce.

Alexis si fece avanti e io mi dimenai per prendere il coltello nella mia giacca. "Cazzo, cazzo, cazzo." E così, sembrava che sarei potuta morire quella notte.

Ma chi erano queste persone? Cercavano Alexis o me? O stavano cercando quel video? Quelli che avevano rapito Rena?

Il ragazzo apparve, indossava un cappuccio identico come gli altri con lui, e guardai con la coda dell'occhio mentre Alexis ne afferrò uno e gli tirò un pugno in faccia. Che in qualche modo evitò e restituì.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now