Capitolo 4

27 5 8
                                    

Elisabetta Pov.

"Capisco come ti senti, deve essere stato difficile per te crescere senza un padre e sapere che in realtà ti odia." Dice Anthony.

Wow, lui mi capisce benissimo.

Neppure Jeannie mi capisce così.

Comunque da quando ho incontrato Tony al parco mi sono sentita meglio, ora stiamo facendo una passeggiata insieme.

"Già... è molto difficile."

"Davvero Jeannie ha detto quelle cose quando eravate a tavola?"

"Sì, lo ha fatto."

"Incredibile. Non posso credere che ti abbia potuto parlare così, di questa faccenda, poi. Davvero incredibile... Jeannie è così dolce, sensibile, comprensiva... non capisco come una ragazza tanto dolce sia stata capace di dire certe cose." Dice lui.

"Sono d'accordo con te."

Posso dire la verità? Sono gelosa.
Da quando Tony mi ha incontrato al parco ho iniziato a provare delle emozioni diverse, non riesco a spiegarle.

"Comunque, ogni volta che hai bisogno di parlare di qualcosa, qualsiasi cosa, chiamami, a qualunque ora, io per te sono disponibile." Dice.

Sento le farfalle nello stomaco.

"Grazie mille Tony, sei gentilissimo." Gli rispondo.

Non mi ero mai sentita così con lui.

"Di nulla. Sai che odio vedere la gente che sta male."

Gli sorrido.

È molto gentile.

Ad un certo punto si ferma, si gira, e mi guarda occhi.

Lo guardo anch'io.

Wow, è stupendo.

"Sai, ancora non riesco a capire come tuo padre abbia potuto farti certe cose. Come si fa a trattarti male? Io ancora non capisco. Tu sei unica." Dice prendendomi una mano.

Io lo guardo e mi avvicino a lui.
Subito sento suonare il mio telefono.

Cazzo, proprio ora.

Prendo il telefono

"Ti sta ancora chiamando Jeannie, vero?" Chiede lui.

"Sì."

Da quando sono uscita continua a chiamarmi.

"Faresti meglio a risponderle ora."
Faccio come mi dice.

"Pronto?"

-Eli dove sei? Mi stai facendo preoccupare.-

"Sono nel parco."

-Io sono davanti all'entrata del parco, raggiungimi.- Dice chiudendo.
"Devo andare. Ciao Tony."

Rimango a guardarlo.

Faccio un respiro e mi avvicino a lui dandogli un bacio sulla guancia.

Subito dopo corro via.

Vedo Jeannie all'entrata del parco.

Lei mi vede e corre verso di me abbracciandomi.

Io non reagisco.

Sono triste.

"Ci hai fatto preoccupare tantissimo. Perché non rispondevi? Anche Rachel era in pensiero. Abbiamo addirittura chiamato tuo fratello. Tua madre si è messa a piangere, e anche io. Mi dispiace per quello che ti abbiamo detto. Lo sai che ti voglio bene. Perché sei triste? Ancora la storia di tuo padre?"

The School Of Love- Disasters in love Where stories live. Discover now