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Muovo freneticamente i piedi in acqua mentre sono seduta a parlare al telefono a bordo piscina. Sara mi ha raccontato il suo Natale e di come suo zio ha cercato di far prendere fuoco alla casa per un inconveniente legato al camino. Pare abbia lasciato quest'ultimo aperto senza il parascintille dopo aver sistemato dei pezzi di legna e fogli di giornale al suo interno, e uno di questi è volato direttamente sul tappeto, su cui erano poggiati dei giochi di sua figlia.
Immagino che ci sia stata una reazione a catena e nel momento del dolce si sono ritrovati con un flambé di plastica direttamente sul loro pavimento.
Sarò una brutta persona ma sono scoppiata a ridere sentendo questa storia assurda ma conoscendo suo zio potevano aspettarselo. 
Immergo anche la mano libera giocherellando con l'acqua mentre finisco di ascoltare il suo discorso.

"A te invece come va? Dai tuoi messaggi non mi sembra stia andando bene"

"Infatti è così. Del Natale ti ho già raccontato e non mi va di ripercorrerlo sinceramente" 

Ho sempre tenuto Sara aggiornata su ogni singola cosa anche perché fare diversamente era impossibile, visto le sue decine di messaggi al giorno per chiedermi cosa avessi fatto e di raccontarle tutto per filo e per segno.
Alcune cose per mancanza di tempo le ho solo accennate ed altre le ho omesse del tutto.
Sara è molto protettiva come persona e non oso immaginare le paranoie che si sarebbe fatta se solo le avessi raccontato l'episodio più brutto della mia vita successo in questo villaggio.
Non so se glielo dirò mai effettivamente, forse un giorno ma non ora.
Le uniche persone che lo sanno sono in vacanza con me e gli ho fatto giurare di non proferirne parola con nessuno.
Se mai vorrò, sarò io stessa a raccontare l'accaduto.

"E con Carlos? Gli hai parlato?"

"Non ancora, sono giorni che sto pensando alle parole giuste dette al momento giusto ma nessuno di questi mi sembra quello adatto per parlare con lui"

"Chiara è normale che sia così, anche io avrei difficoltà ad affrontare un argomento simile soprattutto ad uno come Carlos ma non puoi tirarla ancora per le lunghe e lo sai benissimo che non fa bene a nessuno dei due"

Alzo gli occhi al cielo sbuffando.
Ha ragione ma ogni singola volta che ho provato a parlargli o venivamo interrotti da qualcuno oppure era talmente dolce con me che non ho avuto il coraggio di tirare fuori questo discorso.
Volevo aspettare che passasse l'anno, solo per non rovinarglielo ma la conferma dei miei sentimenti è sempre più chiara ogni giorno che passa ed arrivati a questo punto non posso tirarmi indietro.

"Oggi sarà la volta buona, spero" 

"Bene, sii chiara e coincisa, non solo di nome" 

"Dovrei ridere?" 

"Ci speravo ma mi accontento. Ora devo andare, ho un pranzo in famiglia e spero non accada qualche altra catastrofe"

La saluto e poggio il cellulare a bordo piscina.
Mi tuffo in quest'ultima per schiarirmi le idee ed anche per rinfrescarmi un po'.
Oggi fa decisamente caldo per essere uno degli ultimi giorni dell'anno.

Esco dal bungalow ed in quello di fronte scorgo la figura di Charles ed una ragazza bionda che pare stia parlando con lui.
Gli poggia una mano sul petto e con il dito gli disegna una figura immaginaria che non riesco a comprendere.
Posso solo capire che non gli dispiaccia affatto essere così vicino a lei dal modo in cui ride e soprattutto perché non si è mai scansato ogni qualvolta la ragazza ha cercato un contatto fisico. 
Alza il capo incrociando il mio sguardo, morde il suo labbro inferiore mentre continua a guardare nella mia direzione.
In un altro momento, forse lo avrei desiderato e sarei rimasta ferma a guardarlo mentre quella ragazza cercava in tutti i modi di avere di più.
Mi sarei goduta la scena in silenzio sapendo benissimo che il suo corpo venisse toccato da un'altra ma con la mente lui era altrove, forse più vicino a me di quanto sperassi.
Avrei fatto questo se non fosse che ho una cosa più importante da fare, piuttosto che stare a perdere tempo giocando con la mia immaginazione e con il ragazzo castano che di giochini di questo genere, pare non ne abbia mai abbastanza.

Red is my skin  || CHARLES LECLERCWhere stories live. Discover now