I want to marry you- Regulus Black

23

La coppia iniziò a dirigersi verso il Lago Nero. Arrivati lì, si sedettero sotto un albero vicino all'acqua.

Chiuse gli occhi e respirò profondamente l'aria fresca. Anche se sapeva che stavano infrangendo le regole, si sentiva felice.

"Allora", Regulus si lasciò sfuggire una risata sommessa. "So che questo non è il primo appuntamento più elegante di sempre, ma ho dovuto improvvisare e ho pensato che tu fossi il tipo di persona a cui piace guardare le stelle e cose del genere, e...".

"Regulus", girò il viso verso di lui. "Questo è perfetto. Grazie".

Con un sorriso orgoglioso sul volto, lui appoggiò la schiena all'albero.

"Beh, suppongo che sia stata un'ottima idea".

"Lo è stata", sorrise lei.

"Sai... Mi sono chiesto che forse anche tutta questa storia della legge sul matrimonio è stata una buona idea".

"Già", sospirò la Tassorosso. "Dovevano essere molto preoccupati per la popolazione dei maghi, ed è bello aiutare la causa, anche se dobbiamo sacrificare alcune cose nel processo".

"Oh, non stavo parlando della causa, ma di te".

Gli occhi di lei si spalancarono.

"Io?"

"Certo", le disse annuendo. "Se non fosse stato per questa legge, probabilmente non ti avrei mai notato o conosciuto, il che sarebbe triste, considerando il fatto che mi piaci molto".

"Davvero?"

"Ovviamente. Presumo di piacere anche a te, anche se sei una Tassorosso, quindi è difficile capire se stai solo facendo il simpatico o se ti piaccio davvero".

"Mi piaci... La maggior parte delle volte, almeno", sorrise lei.

"Beh, ma guarda un po'?". Lui le sorrise di rimando. "Stiamo facendo progressi!".

"Penso di sì", annuì , ancora sorridendo.

Per qualche secondo rimasero in silenzio, ascoltando solo i suoni della natura.

"Ehi", ruppe il silenzio. "Posso chiederti una cosa?".

"Certo."

"Hai... sentito... Cioè..."

"Sì?" la ragazza aggrottò leggermente le sopracciglia, aspettando che lui mettesse in parole i suoi pensieri.

"Quando ci hanno messo insieme... Quali sono stati i tuoi pensieri? Sai, tipo, sei rimasto deluso quando hai sentito il mio nome?".

"Delusa?" Chiese lei, incredula.

"Beh, non sono esattamente noto per la mia personalità affettuosa e accogliente, quindi...".

"Black", gli inviò un sorriso tenero e genuino. "In realtà non sei così terribile come la gente può pensare".

"Non così male?".

"Oh, sai cosa intendo".

"Ok, sì... suppongo che anche tu non sia così male come la gente dice".

Le sopracciglia di Adams si alzarono per la sorpresa.

"E questo cosa vorrebbe dire?".

"Niente", si lasciò sfuggire una risata. "Volevo solo farmi sentire meglio. Non preoccuparti, a differenza di me, tu piaci a tutti. Come non potrebbero?".

"Non direi che tutti...".

"Oh, per favore! È vero, e lo sai".

"Sono sicuro che là fuori ci sono persone a cui non piaccio, ma spero che tu abbia ragione".

"Ho sempre ragione", sorrise orgoglioso.

"Oh, certo..."

"Ho preso il Boccino, o...?".

"Bene, dopotutto è il tuo giorno", sorrise lei.

"No", la guardò negli occhi. "È il nostro giorno".

Fissando i suoi occhi grigi, sentì un brivido correrle lungo la schiena e la pelle d'oca comparirle sulla pelle.

"Hai freddo?" Chiese Black con voce preoccupata.

"Un po'...".

"Dai."

Alzandosi in piedi, allungò le mani verso la Tassorosso, aiutandola ad alzarsi da terra. Dopo che lei si fu alzata, lui si tolse l'accappatoio da Quidditch e glielo mise sulle spalle.

"Grazie", abbassò timidamente lo sguardo sui suoi piedi.

"Non c'è di che".

Per qualche secondo lui rimase a fissarla in silenzio.

"Il verde ti sta molto bene, sai?".

Alzando di nuovo lo sguardo, notò che le stava pericolosamente vicino.

"In realtà", fece un piccolo passo indietro. "Comincio ad avere molto freddo, forse dovremmo tornare dentro".

Chiudendo gli occhi, prese un grosso respiro, poi lo lasciò uscire lentamente.

"Certo", riprese a fissarla.

Detto questo, le prese la mano e si avviarono verso l'interno del castello.

Leila si sentiva un po' in colpa. Era consapevole di ciò che sarebbe potuto accadere, ma doveva fermarlo prima che accadesse.

Non era ancora pronta.