«Quando?» Fu Raff a chiedere stavolta.

«Subito dopo l'ultima fumata della foresta. La prima portò un solo cadavere. La seconda ci convinse a prendere nuovi lupi...» Ci guardò come se già non sapessimo che stesse parlando di noi.

«...Seppur finì con il rivelarsi innocua. Mentre alla terza, sono abbastanza sicuro abbiate assistito anche voi.» Continuò provocandomi solo rabbia.

«Insomma, non hai certo avuto fretta di dircelo. Sono passati mesi.» Risi sarcastica reprimendo la voglia di ucciderlo con le mie mani.

«È stata la quarta fumata a portare ai cadaveri. C'è stata durante l'ultima luna piena, ma penso siate stati troppo impegnati per notarla.» Precisò quasi prendendosi gioco di me.

«Per ora sembra essere l'ultima, ma ormai si da per scontato che ce ne saranno altre.» Mi zittì.

L'unica cosa che fece fu osservarmi. Forse aspettandosi delle scuse.
Avrei preferito non fargliele affatto ma mi accontantai di non dovergliele porgere esplicitamente. Così abbassai semplicemente lo sguardo sul pavimento e, per quanto inutile potesse sembrare, quel gesto sembrò accontentare l'uomo.

«E cosa dovrebbero voler dire tre caderi per noi?» Chiese Liam.

«Nulla. Se non che qualcuno usa la più pericolosa foresta di questo mondo contro di noi. E che quindi, il vostro branco sarà mandato a controllare.» Quelle parole mi pietrificarono.

«Pericolosa? La maggior parte di voi non è neanche mai arrivato alla radura dei lupi!» Sbottai.

E un suo sguardo, all'apparenza freddo ma in realtà iracondo, mi convinse a correggermi.

«Volevo dire... alla nostra radura.»

Non ebbi neanche la minima idea di cosa importasse a lui se nella mia testa quella era una "nostra" o una "loro" proprietà.

«In tal caso mi chiederei perché nessuno voglia entrarci.» Insistette.

«Perché proprio i lupi allora?» Chiese Lydia.

«Siamo qualcosa di simile a delle forze militari qui. I soldati di Ingr insomma.» Ci sorprese Liam.

Doveva sicuramente averne parlato con Sar. Eppure ancora non riuscivo a farmi un'idea di come fosse riuscito a entrare tanto in confidenza con l'alfa. Gli aveva detto il suo nome. Com'era stato possibile?

L'Assassino annuì, probabilmente compiaciuto di non doverci spiegare proprio tutto.

«In ogni caso davanti a voi ci saranno i vampiri. Se voi siete soldati, loro sono le nostre spie, o vedette se preferite. Se loro trovassero qualcosa di strano o potenzialmente mortale, lungo il tragitto, voi lo sapreste molto prima di arrivarci.»

«Rassicurante.» Commentò sarcasticamente Raff.

Dovevamo fidarci di creature immortali e probabilmente già ansiose di vederci massacrati dalla prima bestia che avremmo trovato? Certo, perché no?

L'uomo continuò a fingere noncuranza nei confronti nostri e delle parole che pronunciava.

«Ora, non so come verrete disposti dal vostro alfa, ma farò in modo che Shira stia con i vampiri.»

E per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.

«Cosa?» Fu Liam a parlare al mio posto, essendo io troppo impegnata a tossire e ripensare alla mano del vampiro stretta sulla mia gola.

Dimenticai come respirare.

L'Assassino ignorò il ragazzo, rivolgendosi direttamente a me.

«Avrai anche vinto contro quasi tutti loro durante l'allenamento, ma ti perdi completamente non appena arriva il momento di affrontare un avversario che non conosci. Riesci a essere stupidamente timida perfino in battaglia. Mi auguro non serva dirti che non puoi permettertelo. E, come se non bastasse, perdi il controllo della situazione non appena a toccarti è qualcosa di diverso dell'avversario davanti a te. Durante una battaglia, non ci sarà tutta la distanza che immagini tra te e gli altri. Tecnicamente sei la meno preparata a uno scontro, le tue vittorie si basano sull'effetto sorpresa e su scivoloni quasi del tutto casuali. In oltre, tendi ad avere un passo silenzioso, non parli troppo, e potresti essere tu stessa ad avvisare i lupi in caso di pericolo. Stavolta sarai la pendolare. Non è una richiesta.» Sentenziò schietto.

Quanto cazzo di tempo hai avuto per osservarci tutti? Pensai disgustata.

Lui continuò a guardarmi, forse cercando una conferma. Come se potessi rifiutarmi.

Mi ostinai a rimanere immobile, senza spiccicare parola, pregando che dalla mia faccia non trasparisse niente di ciò che pensavo. E, fortunatamente, lui lasciò perdere da solo, concentrandosi su altro e aprendo il sacchetto che aveva ancora tra le mani.

One Of The Wolves - Un'Anima Al GiornoWhere stories live. Discover now