Forse era stata quella consapevolezza che mi fece andare un po' fuori di testa. Adirandomi, premetti la schiena contro il muro di cemento dietro di me.

"Non credo che abbia mentito... perché dovrebbe mentirmi?" La mia voce uscì tesa e quando mi passai le dita tra i capelli, notai di tremare un po'. Nervi. Paura. "Gli ho creduto davvero quando mi ha detto che non mi stava mentendo".

Udii Blake deridermi. "Non riesco ancora a capire perché stai con lui. Cos'è, per implorazione? I problemi di gestione della rabbia? Non possono essere le bugie. Sei segretamente un masochista, Skylar?"

Mi resi conto che Blake stava cercando di irritarmi e io avevo anche provato pena per essere stato rinchiuso qui per Dio solo sapeva quanto tempo. Ma anch'io stavo impazzendo, e questo mi sembrava abbastanza per ignorare Blake.

Quando avevo parlato a Caden di quelle lettere, pensai, era così convinto che non ci fosse Blake dietro.

Perché sapeva dov'era Blake.

"Oh," mormorai, mi feci scorrere le mani sul viso e non feci nemmeno una smorfia per i piccoli tagli che sentivo sulla pelle. Era un po' nauseante: il freddo, l'aria stantia e la continua realizzazione di tutto quanto.

"Allora, come pensi di scappare?" Blake ruppe il silenzio. Alzai lo sguardo e lo vidi che mi guardava con un sorriso d'intesa. Spinse il mento verso il soffitto, probabilmente da dove ero caduta. "Risalire il camino come Babbo Natale?"

Non divertente, era quello che avrei dovuto dire. "Devo proprio?" era quello che chiesi invece. 

Emise una piccola risatina. "Verrà qui, lo sai. Lui o il suo uomini." disse Blake. "Per controllarmi, ovviamente. E poi finiscono col trovare te."

Mi irrigidii.

"E non credo che gli piacerebbe vederti qui." Aggiunse. "Anche se varrebbe la pena guardarlo."

"Ti odio, Blake," sussurrai, sentendo l'angolo dei miei occhi appannarsi. E poi strinsi i denti perché non avevo voglia di piangere. Non qui. Non in questo momento.

Rise in risposta, come se non gli importasse di niente. E una volta avevo pensato a quanto fosse simpatico come amico.

Ma mi ero sbagliata. Come la maggior parte delle cose su cui mi sbagliavo sempre.

Chiusi gli occhi e appoggiai la testa contro il muro.

Intrappolata. Perché si riduceva sempre a questo?

•••••

Non capii come mi fossi addormentata. Non in quell'atmosfera stantia e soffocante di quello scantinato. Non credevo che avrei potuto, non fino a quando non lo feci. Addormentarsi nel seminterrato, intendo. O era quello, o continuare a farsi prendere dal panico per le cose. Avrei potuto anche guardarmi intorno in cerca di un'uscita, ma continuavo a sentire dei passi e, francamente, tutto ciò - e la presenza di Blake - mi stava avvicinando al punto farmi scoppiare gli occhi.

Provai a chiamare Nova. Ma il mio telefono non funzionava affatto. Ero quasi riuscita a notare lo schermo rotto prima che la pochissima luce del mio telefono si spegnesse insieme alla sua batteria. Mancava solo quello, immaginavo.

E poi a quanto pare mi addormentai.

Perché quando mi risvegliai non ero più nello scantinato. Avrebbe potuto essere solo un incubo, ma poi mi ritrovai seduta sul letto largo e capii che non fosse nemmeno la mia stanza. O il mio appartamento. O ovunque di familiare.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now