Il sole ormai era scomparso del tutto, la fioca luce della luna filtrava dalle alte vetrate.
Hermione seduta su una sedia poco distante dal letto era affiancata da Ron, che aveva un livido scuro sullo zigomo. Al San Mungo avevano fatto diverse storie, a suo dire aveva dovuto litigare con un medimago perché facessero entrare Hermione, mentre tentava di chiudere le ferite di Draco.
Harry scambiò un'occhiata con Piton e l'uomo scosse la testa mestamente.
«Non sei più unico Potter» commentò con un ghigno freddo, prima di voltarsi verso la donna «Non è ancora accertato se sia stato colpito o meno, alcuni testimoni dicono che è stato solo sfiorato» spiegò
«Io l'ho visto Severus» insisté la McGranitt. «Si è parato davanti a Bellatrix, l'anatema di Molly lo ha colpito in pieno petto»
«Se così fosse...» disse il pozionista abbassando la voce

«Non sarebbe vivo»
«Se c'è qualcosa che devo sapere...»
«Non c'è.» la interruppe.

I due si guardarono per alcuni secondi, prima che la donna muovesse di scatto la testa e uscisse dall'infermeria.
«Credi che... l'anima di Voldemort ci sia ancora?» Chiese Harry quando il suono dei passi fu attutito.
«Non lo so» Piton abbassò lo sguardo sul pavimento dell'infermeria. «Se tu fossi stato colpito da l'Avada Kedavra di qualcun altro non so se saresti morto.»
Harry annuì «Ma se è vivo... l'anima potrebbe essere morta»
«Le anime non muoiono Potter»
«Hai capito cosa intendo»
«Sei sempre così grezzo» commentò Piton con una smorfia. Harry lo ignorò «Che facciamo se invece è ancora lì?»
Il volto di Piton non cambiò, rimase teso, con gli occhi scuri su un punto del muro. «Non so se ci sono altri modi per distruggere il pezzo di anima.» ammise
Hermione si alzò in piedi spostandosi una lunga ciocca castana dal volto.
«Ci sarebbe un modo»

Piton alzò lo sguardo su di lei, sembrava irritato.

«Se si pentisse davvero l'anima si ricomporrebbe.» continuò lei. «Ma il dolore... potrebbe ucciderlo, ucciderli entrambi.»

«Il Signore Oscuro non si pentirà mai» disse seccamente Piton.

Harry raddrizzò la testa di scatto «Forse lui no, ma Byron potrebbe»

«White non... non credo ne sia capace»

«Certo che lo è, non è Voldemort»

«No, ma...» Piton sospirò «Il fatto che sia dissociato non lo rende consapevole di ciò che ha fatto, non davvero. È come uno scudo per non soccombere alla realtà»

«Ma se lo sapesse, se ricordasse quello che ha fatto potrebbe pentirsi» insisté Harry alzando leggermente le braccia.

Piton mosse mestamente le labbra «Non so se ci riuscirebbe»

«Dobbiamo provarci, se c'è una possibilità» aggiunse piano.

Piton lanciò un'occhiata alla porta dell'infermeria senza dire altro.

Piton lanciò un'occhiata alla porta dell'infermeria senza dire altro

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Quando due ore dopo Piton aprì la porta delle sue stanze Harry sussultò, l'uomo non indossava la solita giacca nera piena di bottoni, al contrario aveva solo dei pantaloni scuri e una camicia bianca sgualcita. La manica destra alzata, mentre la sinistra, nel braccio che ospitava il marchio, era ancora abbassata.

Byron White IL PIÙ FEDELE [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now