❥ 𝟒𝟔 - 𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐫𝐨̀ 𝐚𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨

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In ogni caso, i due rimasero vicini per tutto il resto del viaggio e Jungkook cercò di scrollarsi di dosso il più possibile i brutti pensieri.

Una volta che l'auto si fu fermata, i ragazzi non impiegarono molto a riconoscere la familiare strada che ospitava le loro abitazioni adiacenti.

Eccitati all'idea di rivedere i signori Kim, scesero in un batter d'occhio dal taxi e presero le valige depositate sul ciglio della strada per poi percorrere il vialetto che portava alla porta d'ingresso della casa in mattoni chiari del blu.

Suonarono il campanello e aspettarono impazienti che qualcuno aprisse loro la porta.

Mentre erano fermi sullo zerbino, il minore permise al suo occhio di cadere sulla sua vecchia casa che, al contrario di quella dell'altro, aveva gli esterni più scuri.

Da una parte, sperava che coloro che lo avevano messo al mondo lo vedessero e lo avvicinassero per chiedergli almeno scusa per le orribili parole che avevano pronunciato.
Tornato alla realtà, però, realizzò che ciò fosse impossibile perché a quel tipo di cattiveria difficilmente si può porre rimedio, le idee così radicali purtroppo non mutano facilmente.

Mentre era assorto nel suoi pensieri, la porta davanti a lui si aprì creando uno spostamento d'aria non indifferente e, subito dopo, un braccio gli cinse il collo avvicinando a lui anche il suo fidanzato.

La signora Kim era sempre stata una donna calorosa, sin da quando erano piccoli aveva donato loro amore ed affetto incondizionati, perciò non si stupirono quando si ritrovano entrambi incastrati nel suo caldo abbraccio.

«Mi siete mancati tantissimo piccoli miei, sono così contenta di vedervi» disse affondando il capo tra di loro

«Dai mamma, così ci stritoli» disse il più grande dei due, nonostante anche lui la stesse stringendo forte

Per Taehyung, stare lontano dai suoi genitori per così tanto tempo era stata un'impresa.
Gli mancavano ogni giorno tutte le attenzioni e le carezze che gli rivolgevano, come ai polmoni manca l'aria nel momento in cui non è possibile respirare.

«Oh mio Dio, siete diventati ancora più belli di prima. I miei ragazzi... Anche se vi vedo un po' dimagriti, mangiate da quando vivete da soli oppure fate il digiuno? Ah in questi giorni vi rimetto in sesto io, ho già iniziato i preparativi» cominciò a blaterare la donna non appena si staccò per guardarli in viso «e Yoongi come sta? Non è tornato da noi per le vacanze? Ci avrebbe fatto tanto piacere avere qui anche lui. Mentre il tuo amico Jimin, Tae? Potevi portarcelo... anche tutti gli altri. Hobi, Nam, Jin come stanno? Dove...»

Il figlio la interruppe ridendo «mamma so che ti siamo mancati ma respira tra una frase e l'altra, ti prego, o rischi il collasso. E poi non vorrai farci rimanere sull'ingresso per tutte le vacanze, queste valige pesano!»

Una volta entrati dentro casa e messe da parte le valige, salutarono calorosamente anche il resto della famiglia: il padre di Taehyung, sua sorella e suo fratello minori.

Presero a parlare tutti animatamente, una volta seduti a tavola per il pranzo. Si raccontarono delle novità riguardanti la scuola, l'università, il lavoro e i due piccioncini dovettero anche parlare della loro novizia relazione che rese tutti immensamente felici.

Dopo aver sparecchiato, Taehyung e Jungkook andarono nella camera del maggiore.

Era lì che avevano passato gran parte della loro infanzia quindi, una volta dentro, entrambi furono pervasi dai bellissimi ricordi che li legavano.

«Ti ricordi quando eri ammalato ed eri costretto a prendere quello schifosa medicina all'arancia» disse il rosso ridendo «scappasti dalla finestra per entrare in camera mia mentre tua madre ti correva dietro urlando»

Anche il più grande cominciò a ridere al ricordo e poi aggiunse «penso che questo grande albero qui fuori che collega le nostre finestre sia stata la nostra salvezza più grande da piccoli, altrimenti le nostre mamme ci avrebbero uccisi chissà quante volte»

Continuarono così per un po', ricordando quel passato non troppo lontano persi tra risate e un pizzico di nostalgia.

«Credi che la tua famiglia abbia voglia di uscire a cena stasera?» domandò Jungkook dopo un po' «vorrei ringraziarli per avermi ospitato qui e, soprattutto, per non aver detto nulla ai miei riguardo il nostro arrivo»

«Ma smettila, sai che sei come un figlio per mia madre e mio padre, non c'è bisogno che li ringrazi!» esclamò l'altro spintonandolo leggermente dalla spalla «però se portarli a cena e viziarli un po' può farti sentire meglio glielo propongo volentieri»

E, pronunciata questa frase, si alzò velocemente dal letto sul quale entrambi erano stesi con l'intenzione di andare a parlare con i suoi genitori.

Jungkook, però, più tardi si sarebbe pentito di essere uscito di casa...

Jungkook, però, più tardi si sarebbe pentito di essere uscito di casa

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Salve a tutti, come state?

Ormai è passato più di un anno dall'ultimo aggiornamento e non so neanche dirvi quando infinitamente mi dispiaccia per questa lunga assenza.

Con questo nuovo capitolo vorrei segnare una ripresa definitiva delle pubblicazioni, promettendovi che arriveranno presto altre parti permettendo così all storia di concludersi.

Ebbene sì, manca poco alla fine di questa avventura che spero vi sia rimasta almeno un po' nel cuore come lo ha fatto con me!

Mi auguro con tutto il cuore che il capitolo sia stato di vostro gradimento!

Ricordate dì seguirmi su instagram, @k00ksgvrl (i due 00 sono zeri), trovate il link sul profilo, e anche su tik tok, sempre sotto lo stesso nome!

Alla prossima <3

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⏰ Last updated: Feb 28 ⏰

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