03. Ridi ridi che mamma ha fatto gli gnocchi

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⚫️ Cassandra.p  23s                                   •••   X

p  23s                                   •••   X

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27 January 2022,
four days from Sanremo

"Cecelia" alza il mento in saluto, dopo un primo momento di incredulità, che l'aveva pietrificato sul ciglio d'entrata. "D-devo andare a provare" affanno un po', stringendo il bracciolo del borsone sulla mia spalla. "Ciao Michi" Gli bacio una guancia, dileguandomi. Sfioro Filippo con una spalla, passandogli accanto per uscire, una scarica elettrica viaggia sulla mia schiena, trattengo il respiro.

Mi odio ad ammetterlo, vorrei che non fosse così, ma rivederlo mi causa sempre strane, forti, insopportabili emozioni. Non ho avuto relazioni serie in questi ultimi cinque anni, rapporti occasionali, storielle da un paio di giorni e, se andava bene, mesi. Ma mai niente di serio o d'importante, non dopo di lui, e odio questo fatto. Odio che abbia ancora tutto questo controllo su di me dopo tutto questo tempo, dopo il modo in cui se ne è andato.

"Ciao Fil" sorrido al castano, entrando nella sala prove. Il cantante è entrato nella scuola da due settimane, abbiamo parlato più volte durante le prove o le ore di palestra riservate ai cantanti. Ci è capitato anche di parlare via telefono la sera, quando i ragazzi rientravano in hotel. "Ehi" scuote la mano con un sorriso, indossa una maglietta nera con il suo nome e la scritta amici stampati in bianco sul cuore, sotto un semplice pantalone della tuta nero. "Ti hanno detto perché dovevi venire qui?" Annuisce con la testa. "Sì, Rudy vuole che lavori con te ad una canzone che sto preparando per la puntata" spiega, un po' incerto, si capisce che sa poco di questa storia. "Iniziamo, forza" gli sorrido, mi avvicino poi al computer per dare il via alla canzone. Proviamo per un'ora e mezzo almeno, quando ci fermiamo sono le sette, e le lezioni sono ormai finite. "Torni a casa?" Mi sorride, rimettendo la giacca. Annuisco, mentre mi infilo le scarpe che avevo sfilato per le prove. "Ti va un drink, prima di cena?" Azzarda, si nota l'imbarazzo e la tensione, forse perché ha paura di un rifiuto, o forse perché è consapevole che le telecamere stanno riprendendo il tutto. "Certo" accetto, e come potrei fare il contrario, Filippo è bello e simpatico, ha l'aria sicura e spavalda, sa come farsi desiderare, questo è certo.

Sorrido a quel ricordo, ricomponendomi subito dopo, e mi sbatto la mano in fronte cercando di scacciare quell'immagine dalla mia mente. Dopo quel giorno legammo sempre di più, lui spinse maggiormente, chiedendomi ogni giorno di fare colorazione insieme o di fermarci fuori dopo la fine delle lezioni. Ho rifiutato un paio di volte, un po' per buon senso, un po' per impegni lavorativi, ma lui non demordeva mai. Si appostava in corridoio per vedermi, il che mi faceva sentire voluta come mai mi era successo. Stando con Filippo mi sentivo una ragazzina alle prime armi con il suo primo fidanzatino, pensare che avevo vent'anni. Ci baciammo per la prima volta due settimane dopo quel giorno.

il tempo cura le ferite | IramaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon