"Non ho...paura...di morire" - bonus

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This will be so fun

And then she smiled
And that's what I'm after

The smile in her eyes
The sound of her laughter

[COVER BY MARS BARS - Drift Away]


La navicella atterrò su Polis Massa.
Ben prese con delicatezza la figlia tra le braccia e scese dalla navicella con gli altri dove venne raggiunto dagli alieni che vivevano su quel planetoide "Venite, presto" disse uno di loro guidandoli verso un'altra zona dell'edificio dove erano atterrati.

Aprì la porta "Distendila lì" disse prima di attivare il droide medico che subito si avvicinò alla giovane donna in procinto di partorire.
Tutti gli altri stettero dall'altra parte della vetrata preoccuparti. Presto il rumore di passi frettolosi li raggiunse: la regina di Naboo era lì, vestita in abiti semplici.
Guardò alla vetrata e si coprì istantaneamente la bocca con una mano "Cosa...come?..." bisbigliò lei ma nessuno le rispose.

Finn si spostò "Io entro"

"Finn" lo chiamò Rey ma lui era già entrato nella stanza e si era avvicinato alla 'nipote' stringendole la mano "Si ferisce da solo" disse Poe ma subito Rey ribatté "Lascialo fare...ne ha bisogno" lo giustificò lei guardando la scena con le lacrime agli occhi.
Ben e Rey riuscivano a percepire la poca vita che la figlia emanava e si stavano preparando a perderla come avevano perso Han.

₪-----₪

Le orla sembrava che si potessero sentire in tutto l'edificio, era una straziante tortura.
Si vedeva perfettamente quanto Leia si stesse impegnando per far nascere suo figlio, ma si vedeva anche che stava esaurendo le energie.

Finn si lasciò stringere la mano per confortarla, ma poi lei smise di spingere "Non...non ce la faccio...è troppo"

"Leia, tu ce la farai! Ne sono certo!" la spronò lui, ma lei scosse la testa "No...no non ce la faccio"

"Guardami" lei voltò leggermente la testa "Tu sei forte, forte più di qualunque altra persona io abbia mai conosciuto. Sei più forte di tua nonna, sei più forte di tua madre e di tuo padre quindi, prendi tutta la forza e la buona volontà che c'è in te e spingi!" lei si morse il labbro e riprese a spingere gemendo di dolore.

Rey scosse la testa, non poteva vedere sopportare una cosa simile dopo quello che era successo su Mustafar "Rey, non temere" la donna spostò lo sguardo sulla figura celeste al suo fianco: era Luke.
Lei prima guardò i suoi amici e suo marito seduti più lontano che guardavano fuori dall'edificio e poi guardò lui con disperazione "Io...io ho paura di perderla, Luke"

"Lo so, ma affrontare la paura è il destino di un Jedi"

"Non questo tipo di paura"

"Ogni tipo di paura" rimbeccò lui alla donna "Ho bisogno che voi siate con me..."

"Noi saremo sempre con te, Rey" disse Luke per confortarla. Le mise una mano sulla spalla e lei percepì solo un freddo estremo sul punto dove la mano era appoggiata.
Lasciò cadere le lacrime liberamente perché non voleva nascondersi dietro a una maschera di indifferenza. Non in quel momento.

Un pianto forte si udì nella stanza e dall'altra parte del vetro. Tutti quelli che erano fuori si affacciano per vedere il neonato.
Era piccolo e sporco di sangue e aveva dei ciuffetti di capelli sulla testolina, piangeva a dirotto ma cominciò a calmarsi quando Finn lo prese in braccio e si sporse per farlo vedere a Leia.
Lei sorrise mentre le lacrime scendevano ai lati degli occhi. Accarezzò il visino di suo figlio contratto un una smorfia per il continuo piangere.
Il droide parlò.
Leia spostò lo sguardo oltre la spalla dello 'zio' guardando le tre figure azzurre: i maestri Yoda, Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn; che le sorridevano gentilmente.
Sorrise al maestro Kenobi prima di guardare di nuovo suo figlio e dargli il nome che tanto si era preoccupata di trovare e che alla fine aveva scelto nel momento stesso in cui aveva visto gli occhi del vecchio Jedi. Schiuse le labbra per sussurrare non troppo piano il nome del bambino "Anakin..." disse, pronunciò il nome con sicurezza.
Appena rialzò lo sguardo sul fantasma di Forza fu felice di notare lo sguardo di sorpresa in lui, ma lei fu ancora più felice quando all'appello dei Jedi si aggiunse lui, il suo bisnonno: Anakin Skywalker. La guardava con un largo sorriso di puro orgoglio e felicità.

Il suo volto si contrasse e Finn lo notó subito "Leia, cosa c'è? Cosa ti succede?"

"Vi prego...tenetelo al sicuro dal Lato Oscuro...non voglio che la storia...si ripeta una terza volta...vi prego..." disse con angoscia. Finn scosse la testa "Non dovremmo essere noi a farlo, lo farai tu" tentò di dire senza che la voce gli tremasse "Non avete paura"

"Non ho...paura...di morire" disse prima di lasciarsi andare. I monitor immediatamente segnalarono la perdita del battito cardiaco e, poco dopo, anche dell'assenza dell'attività celebrale.
Rey si morse il labbro e si strinse a Ben che le poggiò un braccio sulle spalle per confortarla mentre le lacrime scendevano velocemente dai suoi occhi.
Lassa scoppiò in un pianto che le scuoteva pure il corpo a causa dei singhiozzi.

₪-----₪

"Questa è una promessa, un patto" proclamò Ben e tutti annuirono. Poe prese parola "Ci impegneremo tutti a essere sempre presenti per Anakin"

"In qualsiasi momento" continuò Lassa con determinazione.
Era stato deciso che il bambino venisse cresciuto a Naboo, perché era il desiderio di Leia, e che tutti si trasferissero lì.
Rey e Ben aveva estratto le spade di Leia Luke dalla sabbia (Leia Organa per intenderci).
Poe, Finn e Chewbecca avevano deciso di stabilire la loro 'base' su Naboo, venendo ovviamente seguiti dai droidi.
Sempre per desiderio di Leia, Anakin, avrebbe portato solo il cognome degli Skywalker.
I nonni del bambino aveva anche già trovato un posto dove stare, c'era una casa tra un lago e una prateria, e i due pensavano fosse il posto perfetto dove vivere con il nipote.

Tutti quanti misero le mani sopra la testa di R2-D2 che avrebbe registrato quella promessa. Iniziarono a parlare all'unisono "Ci impegneremo a proteggerlo dal male, a tenerlo nella luce e a crescerlo come ogni bambino merita di essere cresciuto. Non gli mancherà nulla, soprattutto una famiglia" dette queste parole tolsero le mani e si sorrisero l'un l'altro mentre, poco lontano, dei fantasmi li guardavano.

Il più basso tra i due annuì, felice della promessa fatta "Grazie alla Forza"

"Chissà cosa prenderà da me"

"Spero non il carattere, sarebbe preoccupante se no"

"Portami rispetto giovanotta! Sono pur sempre il tuo bisnonno!"

"Non darti arie per questo!"

"Potreste smetterla? Siete rumorosi" disse un terzo fantasma. Una piccola risata si udì "Ancora l'animo da giovani hanno loro" affermò il più vecchio dei quattro fantasmi "Ah comunque" iniziò il più alto voltandosi verso la donna "Grazie per avergli dato il mio nome, Leia"

"Lui ti assomiglierà più di quanto credi, io lo so. Infondo, noi Skywalker abbiamo sempre qualcosa in comune,no?"

"Infondo? Si, abbiamo sempre qualcosa in comune" confermò lui.

Il neonato, che aveva già aperto gli occhi, alzò lo sguardo dalla sabbia e guardò le quattro figure che non erano più tanto lontane oramai.
La donna gli accarezzò il viso e gli stampò un bacio sulla testolina "Sarò con te, Anakin. Sempre" disse prima di scomparire con gli altri.

FINE

A. Autrice
Ecco il primo capitolo bonus!
Bello vero?
Modestamente, anche se quasi nessuno leggerà questo libro, sono molto orgogliosa di questa storia. Con tutta me stessa.
Mi correggo, comunque, i capitoli bonus sono tre.
Ciao!

La canzone:

(La parte che io ho inserito comincia al minuto 0:18 circa)

Marty

Deja Vu: a Star Wars storyWhere stories live. Discover now