Deja Vu: a Star Wars story

"Perché te ne vai?"

Milla urlò come una pazza per tutto il tempo che passò seduta sul retro dello speeder mentre il fratello maggiore e l'amico stavano davanti, il più grande a guidare e il più giovane che si godeva il momento di adrenalina ridendo.
Quando finalmente Druto, il più grande del trio, fermò lo speeder davanti alla casa di Han lei balzò giù dal veicolo guardando i due ragazzi con puro odio "Vi avevo detto di rallentare! Infami!" sbottò. I due si guardarono e il più giovane scoppiò a ridere facendo arrabbiare di più la ragazza "Si chiama speeder per un motivo, non credi?" chiese il grosso ragazzo dai capelli castano scuro e la pelle color caramello alla sorella minore. Lei lo fulminò con lo sguardo per poi voltarsi dall'altra parte "Adesso fai l'offesa? Davvero? Se..."

"Han, non sapevo che ci fossero i tuoi zii" disse lei guardando il ragazzo dai capelli neri raccolti un un codino. Lui fece uno sguardo confuso "Infatti, non lo sapevo..." borbottò affrettandosi verso la casa dove venne seguito dai suoi due amici.

Appena entrato notò diversi scatoloni vicino all'uscita "Oh! I tuoi zii vengono a vivere qui?"

"...Non ne sapevo nulla" disse mentre un sorriso gli si allargava sul viso. Raggiunse velocemente la cucina ma si bloccò di colpo.
Certo i suoi zii c'erano, ma stavano semplicemente guardando Leia mentre abbracciava la madre e sorrideva serenamente. Poi arrivò quella frase "Vienici a trovare di tanto in tanto" fu Rey a dirlo mentre accarezzava il viso della figlia guardandola con orgoglio "E stai attenta" disse Ben porgendo la spada laser alla figlia.
Lei prese l'arma con serenità sorridendo ai genitori "Non preoccupatevi, starò attenta e proverò a venirvi a trovare oppure mi metterò in contatto con voi" rispose la giovane ai due adulti su qui cominciavano a pesare gli anni, soprattutto su Ben Solo.

Al giovane tremavano le mani in modo incontrollabile mentre ascoltava e guardava quella scena mentre l'amica le metteva una mano sulla spalla. Lui la guardò e lei annuì prima di indietreggiare. La voce si decise a uscire "Perché te ne vai?" la sorella si girò per guardarlo mentre lui si costringeva a non piangere.
Lei sorrise teneramente e si avvicinò a lui mettendogli le calde mani sul viso "È ora che prenda la mia strada"

"E io?" lei sembrò rendersi conto di colpo del peso di quella scelta. Vedere suo fratello così triste le spezzò il cuore. Sembrava che a quel bambino di soli dodici anni fosse crollato il mondo addosso.
Lei fece un respiro profondo e sorrise "Devi prendere anche tu la tua strada, anche se io non sarò sempre al tuo fianco" detto ciò gli baciò la fronte per poi allontanarsi e guardarlo con un dolce sorriso. Han si rese conto solo in quel momento il grosso cambiamento che la sorella aveva subito.

I capelli corvini erano diventati sempre più mossi e lunghi, le arrivavano poco più sotto delle spalle; in quel momento li stava tenendo legati in una specie di crocchia particolarmente disordinata, disordine dovuto dal suo tipo di capelli. Gli occhi erano diventati più dolci e vivaci, per certi versi, mentre il viso si era fatto leggermente più appuntito e quindi sempre meno infantile o da ragazzina, ma sempre più da donna.
Indossava un completo Jedi che variava dal bianco al grigio chiaro con dei pantaloni corti bianchi e degli stivali marrone chiaro. Al polso destro portava sempre il bracciale che le aveva regalato il fratellino.

Lui sorrise leggermente mentre lei salutava probabilmente per la centesima volta i suoi genitori e poi lo abbracciava. Gli accarezzò i capelli "Sarò sempre al tuo fianco, anche mentre sarò via"

"Davvero?"

"Certo" rispose baciandolo tra la chioma corvina prima di uscire.
Han la guardò salire sul Falcon con i loro zii. Sentiva di aver perso qualcosa di importante per la sua vita, come se gli avessero staccata un pezzo del corpo.
Guardò la grande nave prende lentamente quota prima di decollare. Guardò il punto in cui era scomparso il veicolo "Dove andrà?"

"Ha detto che vuole andare su Naboo, probabilmente sarà molto più apprezzata lì che non in altri pianeti" lui annuì comprendendo la cosa e decidendo di andare a fare un altro giro con Milla e Druto, solo per svuotarsi la testa da ciò che era appena successo.

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Leia si trovava al centro della nave seduta sul divanetto mentre giocherellava con la spada laser facendola fluttuare davanti a se. Secondo il calendario galattico standard era anche abbastanza tardi quindi la stanchezza cominciava a farsi sentire come una strana sensazione nel petto che però, Leia, stava ignorando tenendo la testa impegnata in altro.

Percepì la presenza ben conosciuta di qualcuno.
Le bastò aprire gli occhi per ritrovarsi davanti a Maestro Yoda che la guardava sereno. Si sorrisero a vicenda "Così a Naboo deciso di andare hai"

"Esatto. Lì è dove è nata e cresciuta la mia bisnonna e, personalmente, mi sento di appartenere a quel pianeta, molto di più di quanto io appartenga a Tatooine"

"Capisco" disse il vecchio Jedi. La sensazione diventò troppo opprimente in breve e Leia non poté più sopportarla "Maestro Yoda" il vecchio la guardò incuriosito "Cosa sta succedendo?" lui abbassò lo sguardo in modo triste lasciando vedere alla giovane donna solo la sua testolina raggrinzita e ricoperta da una sottilissima chioma candida buttata un po' di qua e di là.
Lei prese la spada poggiandola sul tavolo.
Piegò la testa per provare a vedere il viso del Jedi "Maestro Yoda?" il vecchio si decise a guardare lei negli occhi e sospirò "Molta rabbia in lui. Come suo padre. Come suo prozio e come suo bisnonno" lei aggrottò la fronte "lui? Lui chi?"

"Presto scoprirai da te" disse prima di dileguarsi lasciando Leia Skywalker-Solo in completa confusione.
A chi si stava riferendo il maestro Jedi? Forse lei conosceva quella persona, ma poteva anche non essere così.



A. Autrice
Questa è l'acconciatura e il completo: