School of Heroes - da revisionare

46.Padre, Figlio e Potere Primario

«Non è il momento, Gwen» le disse a metà tra un ringhio e un singhiozzo. «Vai da Ethan»

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime e si accigliò gonfiando le guance e diventando rossa dalla rabbia e dalla tristezza.
Era arrivata al suo limite.

«Sono stufa di essere trattata così! Possibile che tu abbia rimosso qualsiasi sentimento gentile per me? Possibile che tu sia cambiato in peggio? Mi fai schifo!»

Gli diede uno schiaffo sulla guancia così forte che il suono rimbombò per tutta la stanza, ma lui non si fece nulla.
Al contrario fu Gwen a ferirsi perché Will ormai era indistruttibile e picchiarlo era come picchiare un muro di cemento armato.

Ritrasse subito la mano arrossata e ci soffiò sopra per far scomparire il bruciore.

Kyle pestò i piedi a Will e lo fulminò con lo sguardo obbligandolo a fare qualcosa. Sapeva benissimo che era ingiusto e non voleva che il suo amico si comportasse da cretino con una ragazza dolce e simpatica come lei.

Così Will ritrovò un po' della sua umanità e la aiutò.
Le prese la mano con gentilezza e la curò alleviandole il dolore.

I due si guardarono negli occhi, sentendo una profonda malinconia, ma il ragazzo fu costretto dal suo orgoglio a indietreggiare.
"Mi dispiace" mimò con la bocca prima di dire il suo solito: «Scusa, ma devo andare» e scomparire dalla vista di tutti i presenti per rifugiarsi nella sua stanza.

Kyle sbatté la porta e si preparò a fare la ramanzina all'amico, ma notò il suo sguardo sconvolto e cercò di non urlare troppo.

«Will... le persone hanno dei sentimenti...»
«Lo so...» Tirò su col naso asciugandosi le lacrime con la manica della felpa. «E Gwen è una persona molto sensibile, ma non ce la faccio a passare oltre. Tutta questa rabbia... non riesco a gestirla»
«Tu le stai addossando le colpe di Lucrecia, lo capisci? Lei ti ha tradito e anche Gwen lo ha fatto, ma tu ami ancora quella ragazza quindi... perché accanirti così su una persona che aveva tutti i diritti di lasciarti?» Si sedette accanto a lui. «Te lo dico io il perché. Non hai nessuno con cui sfogarti del comportamento della tua vecchia amica e allora proietti su Gwen il doppio del dolore che hai provato. La fai apparire come una cosa assurda, sacrilega, mostruosa... invece non lo è. Prima di tutto è tua amica, dovresti fare pace con lei»

«Lo so, ma non so né come né il quando»
«Ci sarà il ballo d'autunno questa domenica, no? Puoi scusarti quel giorno mentre le chiedi di ballare»
«Ma Ethan? Non si ingelosirebbe?»
«Se ti scusi prima con lui no. In ogni caso devi farlo e non basteranno solo delle parole, servono i fatti. Devi far vedere che sei disposto a fare di tutto per farti perdonare»
«Ma anche loro hanno sbagliato...»
«Si scuseranno dopo di te, ma tu devi fare la prima mossa, ok? O ti darò una scossa così forte che ti farò diventare una lampadina!»

Will sorrise leggermente. «Ho capito. Mi scuserò al ballo e lo farò nel migliore dei modi»
Kyle si alzò e gli tirò dei vestiti puliti. «Così si fa! Ora andiamoci a lavare!»

Finita la doccia calda i due ragazzi ritornarono nella loro stanza e si prepararono per andare nel locale indicato dall'ex Villain.

Will si mise una maglietta rossa con la scritta "born to be wild" in bianco, che era coperta per un pezzo da una felpa grigia con lo stemma della scuola sulla parte sinistra, e dei jeans neri pieni con delle ampie tasche dove mettere portafoglio, telefono e una piccola torcia a forma di spada laser che portava spesso con sé per "illuminare la sua via da jedi".
Mentre Kyle si vestì tutto di nero, eccetto per una maglietta viola con sopra un grosso mamba nero attorcigliato con in bocca una mela rosso sangue.

Uscirono dalla scuola passando per la mensa dove quasi tutti gli studenti stavano pranzando.
Lì il nostro protagonista intravide Gwen venire abbracciata forte da Ethan e gli si strinse il cuore dalla gelosia.
Voleva esserci lui al suo posto per consolarla, stringerla, farla stare bene... ma ormai doveva lasciarla andare.
Il destino non aveva voluto che stessero insieme e chi era lui per andare contro al fato?