"È il passato"

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Aggiunse una piccola vite a un braccio del droide in costruzione.
Percepì la presenza di Ben e distolse lo sguardo dai pezzi di metallo nel momento esatto in cui Ben entrò nella piccola fattoria seguito dalla loro bambina.
Rey li guardò confusa quando notò lo sguardo sconsolato dell'uomo mentre la piccola sembrava imbronciata.
Fu ancora più confusa quando la sua bambina rimase ferma dov'era davanti a lei invece di abbracciarla come era solita fare. Guardò negli occhi Ben e percepì subito il ricordo di quello che la bambina gli aveva raccontato "Cosa hai combinato?" chiese la donna facendo finta di non saperlo. La bambina alzò lo sguardo verso di lei con aria innocente "Nulla"

"Leia, so quando mi menti"

"E io so che tu sai cosa ho fatto" rispose lei di rimando facendo sospirare la madre. Ben guardò sua figlia dopo essersi seduto su una delle sedie "Leia, dillo lo stesso. Non puoi comunicare sempre con il pensiero" la rimproverò facendola sbuffare pesantemente "Appena mi sono presentata dei bambini hanno riso del mio cognome e dei vostri lavori così mi sono girata verso di loro per fargli stare zitti e quando sono partita in quarta la maestra mi ha fermato bruscamente"

"E poi?"

"E poi, in ricreazione, sono venuti a infastidirmi...e io ho risposto alzando le mani" Rey guardò con frustrazione la bambina che aveva di fronte che era visibilmente troppo orgogliosa e troppo simile a suo padre per ammettere di aver sbagliato. Certo si pentiva di ciò che aveva fatto, entrambi lo sapevano perché sentivano i suoi pensieri, ma con piacere di Ben e la contrarietà di Rey, non voleva promettere di non farlo più.
La donna tirò uno straccio addosso al marito "Tutta tua figlia è!"

"E ne sono pure orgoglioso! Pensa se fosse tutta tua figlia! Donerebbe rose e fiori se solo qui su Tatooine ce ne fossero!" sbotto l'uomo mentre la piccola rideva. E rideva facendo sorridere felicemente i suoi genitori, contenti di aver tolto quel broncio di frustrazione dal viso della loro bambina.
Leia corse dai suoi genitori saltando in braccio al padre e sorridendo mentre anche sua madre si avvicinava baciandole la testa con dolcezza.

"Tutta figlia di tuo padre" la bambina sorrise ridacchiando "Onestamente, mamma, davvero, se ci fossero fiori qui preferirei non donarli a bambini come quelli" Rey tirò uno schiaffo sulla nuca a Ben "Questa è colpa tua che gli metti in testa cose come queste!"

"Ma la lingua tagliente non è la mia" disse lui indignando la moglie che sembrava volerlo picchiare da un momento all'altro "Con tutto l'affetto e l'amore del mondo ovviamente"

"Sarà meglio Ben Solo!" la bambina la guardò confusa "Ma non era Be Skywalker?!" i due adulti si guardarono e con un leggero sorriso si rivolsero alla figlia "Ben Skywalker Solo" la piccola sorrise con orgoglio, felice di portare i cognomi di persone molto importanti quali erano i suoi nonni e e il suo prozio.

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"Come fai a esserne così sicura?"

"Lo sono e basta, non fare domande" rispose lei mentre si scioglieva i capelli guardando il deserto illuminato dalla luna. Ben la guardava dal loro letto con uno sguardo tra la confusione e la curiosità "Ben, non preoccupartene troppo, va bene?"

"Se devo preparare la stanza devo sapere quanti saranno!" rispose lui con fare ovvio facendo ridere sua moglie. Rey si voltò andando sotto le coperte vicino a lui "È ancora presto, Ben, non avere fretta. C'è tempo" gli disse accarezzandogli il volto e facendolo sorridere dolcemente. Si diedero un solo e tenero bacio prima di stringersi per dormire serenamente.

La notte passò tranquillamente fino a quando Ben non sentì qualcuno che lo scuoteva disperatamente ma senza metterci troppa forza. Aprì piano gli occhi ancora assonnato, ma la figura della sua bambina, anche se nel buio, non poteva confonderla in alcun modo. Si staccò piano dalla moglie e guardò la piccola confuso e preoccupato "Leia, cosa succede?" chiese a bassa voce per evitare di svegliare Rey, che stava ancora dormendo beatamente "Ho fatto un brutto sogno..." rispose la bambina asciugandosi una delle tante lacrime che le stava rigando il viso. Ben si mise seduto prendendo Leia con un braccio e lei subito si accoccolò su di lui stringendo la sua maglia "Vuoi dirmi cosa è successo nel sogno?" chiese dolcemente e lei tirò su con il naso prima di raccontare "Io...lì c'era tanta lava lì papà! Avevo paura! A un certo punto ho visto quest'uomo che andava a fuoco e appena ha alzato gli occhi su di me mi ha urlato che mi odiava!..." singhiozzò lei.

Ben non sapeva spiegarsi un sogno del genere.
Strinse sua figlia confortandola, non poteva capire la cosa dei sogni come la poteva capire Rey, ma sapeva che una bambina, sottoposta a un sogno simile, non poteva sopportarlo come poteva fare un adolescente o un adulto.
La cosa che lo preoccupava di più era che, magari, c'era una minima possibilità che fosse un sogno premonitore riguardo a un possibile futuro del bambino che stava per nascere.

Un movimento nel letto e una piccola luce soffusa si fece strada nel buio della notte all'interno della camera "Cosa è successo?" chiese Rey con la voce impastata nel sonno. Subito, però, si fece sull'attenti appena vide sua figlia che piangeva tra le braccia del padre.
Guardò negli occhi Ben e subito capì cosa era successo e incrociò lo sguardo con sua figlia sorridendole gentilmente e accarezzandole una guancia mentre lei la guardava con gli occhi lucidi "Era solo un sogno" disse "I sogni...i sogni rimangono sogni, tesoro" continuò in modo più convincente possibile.
Leia annuì tristemente "Posso dormire con voi?" chiese innocentemente "Certamente tesoro" rispose Ben con gentilezza. La bambina si mise sotto le coperte tra i genitori prendendo la mano del madre e lasciandosi accarezzare la testa dalla madre. Loro la guardarono mentre si riaddormentava in un sonno più sereno.

Appena sentirono la mente della piccola liberarsi da tutte le preoccupazioni, i due adulti, si rilassarono con sollievo.
"Cosa poteva significare quel sogno?" chiese Ben mentre stringeva ancora la mano di Leia. Rey scosse la testa "Non lo so...spero che non sia un sogno premonitore" rispose lei accarezzando la fronte della piccola e sorridendo mentre guardava il suo viso sereno mentre dormiva.
Dopo quello che era successo tutti e due preferirono non parlarne più, preferivano non pensarci troppo al significato di quel sogno. Volevano che, ancora per un po', Leia potesse vivere serena, senza preoccuparsi troppo del futuro.

Deja Vu: a Star Wars storyWhere stories live. Discover now