Capitolo 28

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Aro
Guardo senza sosta il quadro di Eliza e tanti ricordi mi vengono in mente

"Aro" la vedo a terra e un vampiro accanto a lei, non esito a staccargli la testa e a bruciarlo, mi avvicino a lei e la prendo in braccio per portarla dentro casa e posarla sul letto
"Fammi vedere" alzo un poco la sua maglia e vedo chiaramente un morso, stringo i denti ed Eliza dice "Aro cosa succede? Cosa mi succederà?" La guardo ma non dico niente, lei mi prende il viso con una mano e dice "parlami...sono forte e lo sai...ti prego Aro" le stringo la mano e dico "ci sono due possibilità o muori o ti trasformi...deve essere una tua scelta" lei stringe la mia mano e dice "trasformami" sbarro gli occhi e dico "ma il tuo branco? Sei davvero sicura? Vuoi rinunciare alla tua famiglia per me?" Lei mi sorride e dice "ho avuto l'imprinting Aro e lo ho avuto con te... voglio vivere la mia eternità con te... il mio branco mi ha già rinnegata per il fatto che ti frequento quindi non ho niente da perdere" la bacio e dico "farà male"
"Sopporterò l'inferno" le bacio la guancia, la mandibola e il collo per poi moderglielo.
Urla tutta la notte dicendo che aveva il fuoco che andava in fiamme ed io non potevo fare nulla per lei...solo con le prime luci dell'alba la sua anima si è calmata e i suoi magnifici occhi rossi si sono aperti.

Bussano alla porta e poi entra Felix "Signore è tutto pronto per la festa, vuole dare un ultimo controllo?" Annuisco e seguo Felix...tutto è perfetto e sarà una brutta e bella festa... bisogna vedere dal punto di vista in cui si guardano le cose
"Mio signore" Jane viene da me e si inchina "la situazione fuori di qui è tranquilla"
"Mantenetevi pronti lo stesso e avvisa gli altri" annuisce e compie il suo dovere mentre io mi dirigo verso la finestra e osservo il sole sorgere.
L'alba di un nuovo giorno
Diceva sempre così Eliza per poi sorridere al sole...mi manchi Eliza..non sai quanto.

Paul
Mi alzo presto come tutti i giorni, mi metto pantaloncini e una canottiera per poi uscire dalla stanza, spero di ricordarmi il tragitto per arrivare fuori se no resterò qui fino alla fine dei miei giorni...giro l'angolo e mi sbatto contro qualcuno, alzo lo sguardo e perdo un battito nel ritrovarmi Demetri
"Scusa" dico, lui sorride e dice "figurati...dove stai andando così di fretta?" Prendo i libri che gli sono caduti e dico "a fare una corsetta ma prima devo uscire di qui" lui ridacchia e dice "aspettami qua, ti accompagno a fare un giro della città"
"E come fai per il sole?"
"Segreto" sorride e poi sparisce...mi farà diventare matto e io non so quanto ancora posso resistergli...ritorna in meno di cinque minuti con un abbigliamento del tutto diverso...jeans neri stretti con afibi anch'essi neri, una maglietta bianca sotto con una felpa larga nera e una paio di occhiali da sole
"Il signore ha detto di uscire così" camminiamo e raggiungiamo l'ingresso
"Demetri" lo chiama Marcus
"Signore" si inchina e Marcus continua "stai accompagnando il nostro ospite fuori?" Demetri annuisce e Marcus gli sistema il cappuccio "fa attenzione"
"Certo signore" se ne va e noi finalmente usciamo
"Allora quanti anni hai?" Dico
"Anni da vampiro o da umano?" Dice lui ridacchiando
"Umano, mi devo preparare psicologicamente per il vampiro" dico
"20 anni" annuisco e dico "abbiamo teoricamente la stessa età" lui ride e dice "sono morto nel 1918 nella prima guerra mondiale...a causa di un'esplosione...Marcus mi ha trovato e ha deciso di salvarmi" sorride e si avvicina ad un negozio di pane
"Volevi diventare un vampiro?"
"All'inizio no ma con il tempo l'ho accettato...la cosa che mi manca di più sono il sole e il sapore del pane appena comprato" annuisco e dico "allora dovresti venire a vivere con i Cullen così non rinunceresti al sole" lui ride e dice "preferisco bere sangue umano quindi rinunciu al sole" ridacchio e scuoto la testa, lui si gira verso di me e il sole lo colpisce in faccia illuminandolo, vedo una bambina indicarlo sbalordita e chiamare la mamma quindi gli prendo un braccio e lo abbraccio
"Ma cosa..." il sole ti ha colpito il viso, eri un perfetto brillantino" lui scoppia a ridere e dice "non avevo ancora sentito una cosa del genere" rido anche io, ma rimaniamo ancora abbracciati, solo quando siamo soli ci stacchiamo e lui dice, credo imbarazzato "penso...ehm... penso che dobbiamo andare, ci dobbiamo preparare per la festa" annuisco e ritorniamo indietro dove ho fatto scontrare le nostre mani apposta solo per vedere la sua reazione che è parecchio carina visto che ogni volta che lo tocco lui sussulta un poco... forse ho qualche speranza.

Leah
"È già pomeriggio...questa è colpa tua" urlo contro il mio bellissimo fidanzato che ha voluto fare l'amore tutta la mattina, lui ride e dice "abbiamo tutto il tempo del mondo, mia regina" arrossisco ogni volta quando mi chiama così, tolgo le lenzuola e cammino nuda davanti a lui che non smette di togliere il suo sguardo infuocato su di me
"Mio signore se continua a guardarmi così non ci arrivo fino a stasera" ammicco verso di lui che ride e dice "ti guarderei così tutto il giorno se potessi" mi avvicino a lui e dico "allora fallo... adoro il tuo sguardo su di me" gli bacio lievemente le labbra e poi dico "ora io chiamo le ragazze per prepararci quindi devi uscire"
"Mi stai buttando fuori dalla mia camera" chiede lui divertito
"Ci puoi scommettere" gli bacio una guancia e poi gli tiro le mutande che lui prende di scatto e se le mette.

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