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Stephen

:-merda- è ufficiale, la vita mi vuole male:-ma tutte e a me devono capitare?!- cerco, invano, di tirare lo scarpone via da una buca nel terreno:-dannate talpe! Se vi trovo vi mangio- sento rametti e foglie scricchiolare, ed immediatamente mi blocco. Ma ormai mi sono abituato ai rumori della foresta, perciò non mi stupisco quando dal sottobosco spunta Spike:-vuoi darmi una mano, o resti lì a guardarmi?- mi guarda e se la sta ridendo sotto i baffi:-ah! Molto maturo da parte tua- mi si avvicina. Ormai è grande quanto un orso. Il suo corpo, pur che gelatinoso, non lascia tracce del suo passaggio. Lascia scivolare, una delle sua quattro appendici viscide, nella buca e dopo qualche secondo il mio piede è libero:-grazie amico- gli gratto dietro al collo, perché so che è il suo punto preferito:-su torniamo a casa- ancora una volta torno a casa senza aver cacciato nulla.

Da quando qui intorno è abitato dai amici di Spike risulta davvero complicato trovare animali.

Stiamo camminando verso casa quando un forte rumore mi riempe i timpani. Also il viso verso il cielo e vedo ciò che non mi sarei mai immaginato, un elicottero. Vedo Spike preoccupato, ma ci sta, lui non ha mai visto un mezzo dei umani. Corriamo verso casa giusto in tempo per vederne lo spericolato atterraggio. Non ci credo! Dopo tanto tempo posso tornare a vivere tra gli umani.

Un gruppo di persone scendo dall'elicottero, armate fino ai denti, ed iniziano a sparare a destra e manca. Cosa sta succedendo? Vedo morire sotto i colpi di pugnale i più piccoli, e rimango lì, impalato, sensa sapere cosa fare. Spike mi tocca il braccio:-scappa- ha parlato. Ha parlato sul serio?

:-scappa, scappa- mi volto ed iniziò a correre come un forsennato, ma non prima di rendermi conto di una cosa. Là, proprio in mezzo alla mischia, una bambina.

Corro nel bosco e penso a lei, cosa può spingere una bambina a combattere in quel modo. Più perso a quella bambina più mi sento di averla già incontrata, ma dove? E quando?

Questi pensieri mi annebbiano così tanto la mente che non mi rendo conto di un tronco:-merda- non ci posso credere, due volte in un giorno. Cerco di tirare il piede fuori dal tronco, senza successo. Sento, ancora, troppo vicini i tumori della battaglia. Mi slaccio lo scarpone e riprendo a correre. Mi dispiace lasciarlo lì, dopo tutto il tempo che ci ho dedicato a metterlo a posto, ed il bosco non fa che ricordatmi la sua mancanza. Rametti e sassi pungono il mio piede, provocandomi numerose ferite. Sento ancora il suono degli spari, le urla dei miei amici, il piede cha fa sempre più male. Lacrime iniziano ad albergarmi gli occhi, cerco di rimandarle in dietro, ma senza successo perché iniziano a rigarmi il viso. Ho la vista annebbiata dalle lacrime e non mi rendo conto di essere troppo vicino ad un albero, lo urto correndo provocandomi un dolore lancinante alla spalla, ma continuo a correre.

Inciampo su una radice, sbattendo la testa per terra, un rivolo di sangue mi compare sulla fronte, ed ancora una volta mi alzo e continuo a correre. Passo dopo passo le gambe diventano più pesanti, ed il dolore al piede più acuto, non sento più i rumori della battaglia ma non ce la faccio a smettere, continuo a correre senza motivo. La testa pulsa e tutto inizia a girare, cado a terra senza rendermene conto.

Angolo Autrice-------------------------------------
Non vi ruberò molto tempo, volevo solo lasciarvi un'altro piccolo indizio

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Aggiornamenatemi sulle vostre teorie 🙃

OUT- l'apocalisse non ha fine (Sospesa)Where stories live. Discover now