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Ci alziamo in volo, le cuffie in testa e le mani sul volante. Il paesaggio mi riempie gli occhi e torno a quel momento, la prima volta che ho volato. Quella volta lo spettacolo non era dei migliori, una distesa di corpi morti davanti al bunker ricopriva la terra. Mi ricordo il pensiero che si compose nella mia mente, tassello dopo tassello, animando i miei pensieri di terrore puro quando realizzai che potevo esserci io. Sarebbero bastato trovarsi due metri più indietro,
sarebbe bastato fermarsi un un'attimo per bere un goccio d'acqua,
sarebbe bastato.....sarebbe bastato svegliarmi dieci minuti più tardi e lì, tra tutti quei corpi, ci sarebbe stato pure il mio. È stato in quel momento che ho giurato a me stessa che sarei stata forte, abbastanza forte da sopravvivere,
abbastanza forte da proteggere chi mi circonda,
abbastanza forte da rendere quella distesa di uomini una distesa di Intrusi.

Sento la pelle sotto le mani lamentarsi e mi rendo conto di star stringendo  il volante con tanta foga da colorare le mie nocche di bianco:-Jenna- la sua voce mi riporta definitivamente alla realtà, le mani si allentano e ritorno cosciente. I miei occhi saettano in direzione di quella voce per incontrare quelli di Alfred, sono caldi e pieni di preoccupazione, si sposta dai miei al percorso e vice versa sostando solo pochi istanti.
È come risvegliarsi dopo un sogno, un brutto sogno. Un sogno talmente vero da sembrare la realtà, un sogno composto da dolorosi ricordi capaci di distruggere l'animo umano.
Il mio sguardo torna a rivolgersi davanti a me. Serro le mani sul volante, con l'intenzione di riprendere il controllo sul mio corpo e la mia mente. Mi inumidisco le labbra e:-obiettivo?-.

Da bambina ,quando pensavo ai miei diciassette anni, mi immaginavo al volante di un'auto intenta nel allenarmi per le guide. Mi vedevo preoccupata e trepidante di emozione poco prima della consegna di quel dannato pezzetto di plastica, che avrebbe sancito l'inizio della mia indipendenza e con se la conquista di quella forza che vedevo nei occhi dei adulti alla guida di un'auto. Neanche nei pensieri più reconditi, o nei sogni più fantasiosi, le ruote lasciavano posto a delle eliche e la catrozzeria rosso fiammeggiante dell'auto di papà a quella grezza e ammaccata di un elicottero militare.

Un rumore delle cuffie mi avverte che Alfred sta per parlare quando una voce si intromette:-elicottero 538, è la divisione tre del comando che parla, sono l'agente 493. Passo-Alfred risponde repentina alla radio lanciadomi uno sguardo veloce:-agente 493, è il pilota 84 che parla. Questa è una guida di prova per la patente dell'agente 527. Passo-_-pilota 84, il vostro aereo è il più vicino all'accampamento 53, questo ha subito un attacco e chiede supporto. Passo-_-andiamo a dare man forte? Paso-_-affermativo. Passo-
-qualche restrizione o compito specifico? Passo- la mano ha raggiunto la radio e senza neanche accorgermene ho parlato. In questi anni mi sono dovuta adeguare alle situazio. Fai questo, fai quello, vai di qua, vai di là. "Segure gli ordini alla lettera passo dopo passo, è questo che vi viene chiesto" sono state le parole che mi hanno accolto in caserma. Non c'è stato giorno  in cui non le ho rispettate, non c'è stato pensiero ad averle evitate. Ma basta poco: un ordine vago, parole non dette, domande non poste. Basta talmente poco per mandare all'aria un intera missione che non sono state rare le volte in cui "la bambina ha mandato tutto all'aria".
:-sottostare agli ordini dell'agente 509, è lui a capo della situazione militare in quell'accampamento. Passo-_-ricevuto, ci dirigiamo là. Passo e chiudo-
TAK. Un suono netto stoppa la radio comunicazione. Alfred torna a posare entrambe le mani sul volante, le spalle si alzano ed abbassando rilasciando un lungo sospiro. Stringe gli occhi, serra le mani:-non si preannuncia una tranquilla giornata- la voce è un sospiro pieno di tristezza:-mi sarebbe piaciuto passare una giornata tranquilla con te, in questo cielo ad insegnarti a volare-_-sarebbe stato troppo bello- l'elicottero vira puntato verso un nuovo obbiettivo, l'accampamento 53.

Angolo Autrice-------------------------------------
Scusate errori grammaticali, o parole scritte male. Spero che il capitolo piaccia. È avvenuto un bel salto temporale, e vedremo presto la nostra Jenna in azione. Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo? Siete curiosi di sapere cosa è successo a Jenna in questi anni? Be' non ci resta che leggere per scoprirlo.

OUT- l'apocalisse non ha fine (Sospesa)Where stories live. Discover now