13

7 1 0
                                    

Goccie sporadiche cadono dal cielo, lasciando sul terreno la loro traccia. Sono di nuovo di fronte al magazzino, con la tanica si benzina in mano, ed il volto verso il cielo per maledirlo di questo cambio improvviso. Se peggiora non decolleremo presto, e questo accampamento sta diventando troppo stretto per i miei gusti.

Il terreno si fa molle, la pioggia è diventata più violenta. Corro verso l'alloggio che ci hanno concesso, e quando entro noto di non essere sola. Ci sono anche i ragazzi del gruppo di appoggio, e lui.

Quando entro tutti gli occhi sono su di me, ed in poco tempo Alf entra in modalità "mamma chioccia":-Jenna, sei tutta fradici- corre verso di me con la sua solita preoccupazione, tirandomi in testa un asciugamano fradicio e strofinando con vigore. Involontariamente sorrido al gesto, ricordando le innumerevoli volte che ci siamo ridotti in questa situazione:-Alf, dove poggio la benzina?-_-dai qua-e così me la prende di mano:-ti conviene spogliarti altrimenti ti prendi una polmonite, dopo chi lo sente Daniel- all'espressione di Daniel arrabbiato mi viene un brivido, ma sorrido ancora di più.
Strofinandomi la testa vado verso Alfred, che ha appena poggiato la tanica:-non ho portato il cambio, hai qualcosa?- con un segno della testa mi fa cenno di no, e lo vedo essere un po giù di molate per questo. Inizio a togliermi i vestiti, partendo dalla giacca con le protezioni:-è pronto il pasto- entra nella capanna un militare, porta un ombrello con se per proteggersi dalla pioggia, e sotto braccio ne ha dei altri. La capanna inizia a spopolarsi quando l'ossigenata e un altra ragazza se ne vanno, prendendo un ombrello dal militare. Non prima di averci flirtato un po'.

Alf mi guarda, come per chiedermi cosa fare. Ho i vestiti molli, e sono senza cambio:-se vuoi ti presto i vestiti- a parlare è stato lui, Mark.

Mi volto verso la suo direzione ed i miei occhi sono di nuovo in trappola. Vedo il ragazzo biondo sghignazzare e prendere sottobraccio l'ultima ragazza, per poi uscire prendendo con se uno dei ombrelli che il militare ha lasciato:-vai anche tu, ti raggiungo subito- questa volta sono stata io a parlare.

La sua espressione è inizialmente stupita, non si aspettava che io chiedessi di rimanere da sola con un ragazzo. Il suo sguardo raggiunge Mark, le sopracciglia si corrugano e le narici ci dilatano. Respira pesantemente a pieni polmoni, se uno sguardo potesse uccidere ora Mark sarebbe morto.

Poggio una mano sul suo avambraccio, attirando la sua attenzione. Il suo sguardo si ammorbidisce, e torna a respirare normalmente. Un "vai" muto esce dalle mie labbra, e spero che basti a convincerlo. Il suo sguardo torna a Mark, i pugni stretti lungo i fianchi. Non ho idea di cosa gli passi per la testa, non l'ho mia visto così.

Muove dei passi e mi supera. Mi volto velocemente, temendo il peggio, ma ora è davanti all'entrata, con l'ombrello in mano. Visto da dietro, con le spalle così rigide, non sembra neanche lui. Volta leggermente la testa di lato:-se non ti vedo tra 10 minuti vengo a cercarti- e così esce. Ho brividi ovunque, non ho mai visto questo lato di Alfred, credevo che dei due il più spaventoso fosse Daniel, ora penso di sbagliarmi.

Un fruscio attira la mia attenzione, è Mak. Per tutto questo tempo è stato fermo, a reggere lo sguardo di Alfred, vestito di una freddezza che mai avrei immaginato di vedergli addosso.

Angolo Autrice-------------------------------------
WOW. Non so cosa dire. Due capitoli ni due giorni, non è assolutamente da me. Probabilmente nessuno starà leggendo questo angolo autrice. Perché diciamola tutta, sono stata bastarda a finire questo capitolo così 🙃.

OUT- l'apocalisse non ha fine (Sospesa)Where stories live. Discover now