Violet Parkinson.

Sorrise, poi cominciò a camminare verso di lei.

"Ciao, Violet ", sorrise, aprendo le braccia.

"Ciao Lila", rispose lei sorridendo, abbracciando la Tassorosso.

"Come sei stata?" Chiese, guardandola con la preoccupazione negli occhi.

"Ovviamente è difficile, per tutti noi, ma ce lo aspettavamo, davvero", scrollò le spalle. "Sapevamo che la gente si sarebbe comportata così una volta tornati".

La tassorosso mise il broncio, sentendosi un po' male per Violet ma annuì, comprendendo la loro situazione. Ricordava ancora il giorno in cui erano diventate amiche.

~~~

Perché Pozioni deve essere così difficile? E perché Piton deve essere così spaventoso?

Leila stava uscendo dalla lezione di Pozioni, dirigendosi verso la sala comune dei Tassorosso per riposare un po' dopo quella lezione stressante, quando sentì piangere. Aggrottò le sopracciglia, poi decise di seguire il rumore.

Vide Violet seduta su una panchina in un corridoio buio, con la faccia sepolta tra le mani. Adams si guardò intorno, cercando di vedere se qualcuno degli amici di Violet stava venendo a confortarla, ma il corridoio sembrava vuoto.

Sospirò tristemente, avvicinandosi alla ragazza che piangeva.

"Ehi... Stai bene?" Abbassò lo sguardo su di lei, poi lei scosse la testa, mettendosi mentalmente a faccia in giù. "Voglio dire, ovviamente no, ma... Cosa c'è che non va?" Provò di nuovo.

Rimase lì per qualche secondo, poi Violet finalmente alzò lo sguardo verso di lei.

Leila era pronta a che Violet si scagliasse contro di lei, meglio prevenire che curare , ma si limitò a sospirare, asciugandosi gli occhi con il dorso della mano.

"Non è niente, solo..."

Leila rimase lì pazientemente, aspettando che la ragazza raccogliesse i suoi pensieri, poi decise che sarebbe stato meglio se si fosse seduta accanto a lei, e così fece. Con suo sollievo, Violet non sembrò preoccuparsi.

"È Black" disse la ragazza con voce frustrata. "Io... io proprio non capisco! Ci sto provando così tanto, ma lui non sembra affatto interessato a me! Cosa sto facendo di sbagliato?"

Guardò Leila disperatamente, con gli occhi che lacrimavano.

"Non sono abbastanza brava?" Chiese.

Violet ricominciò a piangere, poi gettò le mani intorno alla Tassorosso, singhiozzando sulla sua spalla.

Era sorpresa, a dir poco, non pensava che la ragazza Serpeverde si sarebbe aperta con lei proprio così. Le abbracciò la schiena, cercando di calmarla.

"Va tutto bene, Violet. Basta che ti sfoghi".

Pianse per qualche minuto, poi si tirò indietro, asciugandosi gli occhi ancora una volta.

"Oh, ecco" disse Leila, tirando fuori un fazzoletto dalla tasca.

La serpeverde lo prese lentamente dalle sue mani, soffiandosi il naso.

"Posso dirti la mia opinione?" Adams chiese con cautela, non sicura che a Violet importasse, ma con sua sorpresa, lei annuì.

"Certo."

"Ok, bene..." Iniziò nervosamente, temendo di turbarla ancora di più. "Per rispondere alla tua domanda precedente, voglio dire che sei assolutamente perfetta, ma forse dovresti smettere di andare dietro a Regulus".

Diede un'occhiata alla serpeverde ma non l'aveva ancora pugnalata, cosa che considerò come un buon segno, così decise di continuare.

"Voglio dire, non credo che dovresti andare dietro a qualcuno che ovviamente non ti vuole. E qualcuno che non ti vuole non significa che non sei abbastanza brava, forse voi due semplicemente non siete fatti per stare insieme", Leila scrollò le spalle. "Sono sicura che c'è qualcuno là fuori che è perfetto per te e ti tratterà come dovresti essere trattato, lo stesso vale per Black. Devi solo aspettarli".

Parkison sembrava essere immersa nei suoi pensieri, e Adams aveva paura di aver detto le cose sbagliate.

"Grazie", sussurrò lei.

"Oh, non è niente", sorrise, felice di poterla aiutare.

"Comunque", Violet si tirò indietro, guardandola con un leggero sorriso. "Come ti chiami?"

Laila non era sorpresa che la Serpeverde non sapesse chi fosse, poi parlarono per un po' e da allora furono amiche.

~~~

"Non preoccuparti Violet, sono sicura che andrà tutto bene", cercò di rassicurarla.

"Oh beh, non mi importa molto di loro comunque", scrollò le spalle. "Ho già abbastanza amici".

Leila sorrise, sapendo che Violet la considerava un'amica. Capiva perché gli altri odiavano lei e le sue amiche, visto quello che avevano fatto, ma non poteva semplicemente abbandonare la sua amicizia, non ora che aveva più bisogno di amici. E sapeva di essere cambiata dopo la guerra, lo sapevano tutti. Non del tutto, naturalmente, ma ci stavano provando, lei lo vedeva.

Si separarono dopo qualche altro minuto di chiacchiere, poi Adams continuò la sua strada verso l'esterno.

I want to marry you- Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora