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Jimin sbuffò arreso prima di arricciare il naso e dirigersi con passo svelto verso il tavolino in legno contro la quale aveva sbattuto precedentemente il suo cliente.
Il suo sguardo puntò un piccolo vaso messo in disparte e prese un profondo respiro prima di afferrarlo e tornare sui propri passi.
Si voltò con estrema lentezza verso il più alto per mostrargli quello che considerava il suo tesoro più prezioso all'interno del negozio.
I suoi occhi brillarono di emozione.
"Questa è la lillà" sussurrò cauto senza distogliere lo sguardo dal delicato contenitore in vetro.
La costante paura che il vaso potesse infrangersi alla minima pressione gli fece tremare le mani.

Yoongi lo osservò,per qualche secondo, in silenzio e, prima che potesse tornare ad aprire bocca, il biondo lo interruppe: "Evita di fare i tuoi soliti commenti sgradevoli. Se non ti piacciono li metto via".
Il broncio sul viso del proprietario del negozio fece sorridere l'azzurrino.
"Sono molto belli" fu costretto ad ammettere, incantandosi alla sola vista di quegli splendidi boccioli.
Rimase letteralmente senza fiato.

"Si dice che questo sia il fiore preferito dalle fate. La leggenda racconta che lo usassero per purificare i luogi dove regnava il male- raccontò Jimin quando si accorse che il ragazzo era emozionato quanto lui- La varietà bianca assume il significato di fanciullezza ed innocenza, mentre quella viola significa innamoramento oppure-"
"Palpiti d'amore" il cliente concluse la frase per lui, stupendolo positivamente.
"Sì, esatto" confermò dedicandogli un sorriso dolce, oltremodo raggiante.
Seguì il silenzio.
Entrambi si guardarono negli occhi per qualche secondo prima di distogliere lo sguardo.

"Potresti farmi un mazzo di lillà allora?" chiese Yoongi con cortesia interrompendo quel momento di intimità, sfociante nell'imbarazzo.
Il ragazzo più basso annuì sorpreso. Con il vaso di vetro tra le mani saltellò allegramente fino al bancone e si mise subito all'opera con le migliori intenzioni.
Nonostante la sua esagerata precisione e l'innato perfezionismo finì di preparare il mazzo in una manciata di minuti.
"Ecco a te" esclamò Jimin entusiasta porgendo i fiori violacei al suo cliente.
Yoongi abbassò lo sguardo sul bellissimo incarto color verde acceso, sul sottile nastro bianco che legava gli steli e, infine, si soffermò sui candidi boccioli bianchi che aveva deciso di aggiungere il proprietario di sua spontanea iniziativa.
Gli angoli della sua bocca si incurvarono automaticamente verso l'alto.

"Ti piac-"
"È perfetto" lo rassicurò l'azzurrino con lo sguardo colmo di emozione ed un tremendo formicolio a prendere possesso delle sue mani.
Ora sudava freddo.
Jimin osservò gli occhi del più alto, brillanti anche loro di crescente eccitazione, e provò una morsa al petto.
"Chissà chi è la fortunata che riceverà questi fiori" pensò amareggiato, mentre il ragazzo pagava con una banconota di grande taglio.
La cassa si chiuse producendo il solito fracasso infernale e le parole scivolarono fuori dalle sue labbra, senza alcun controllo: "A chi regalerai questo mazzo di lillà?"
Yoongi ridacchiò.

"Ad una persona speciale" gli rispose semplicemente facendo intristire il proprietario del negozio.
Il biondo lo salutò aspettando di vederlo andare verso la porta, ma, con sua grande sorpresa, il ragazzo rimase fermo davanti a lui.
Per qualche minuto rimasero a guardarsi intensamente negli occhi, in trepidante attesa.
La luce soffusa del sole al tramonto accarezzò i volti dei due ragazzi ricreando un'atmosfera speciale, degna di un film romantico.
Il tempo sembrò fermarsi per entrambi, presero un respiro profondo e il loro cuore si mise a battere concitato contro la cassa toracica.
"Per te, Jimin" sussurrò Yoongi rivelando per la prima volta il suo sorriso gengivale, porgendo il mazzo di fiori al ragazzo biondo.

"A te che sei stato il mio primo palpito d'amore"

ᵖᵃˡᵖⁱᵗᵒ ᵈ'ᵃᵐᵒʳᵉ  [ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ] Where stories live. Discover now