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Jimin si sentì ferito nell'orgoglio e lasciò che un piccolo broncio si palesasse sul suo visino minuto. Ormai si era fatto pomeriggio inoltrato, la luce soffusa filtrava dalle finestre rendendo l'ambiente più familiare ed accogliente e gli occhi di entrambi sembravano essersi fusi con il miele.
Yoongi sorrise quando il proprietario incrociò goffamente le braccia al petto e sbuffò indispettito assumendo l'ennesimo cipiglio pensieroso.
Preferì non proferire parola.

"Quindi se ti proponessi delle margherite..." borbottò imbronciato il ragazzo dalla folta chioma bionda cercando subito un'altra soluzione. "Sarei costretto a rifiutare la tua proposta dicendo che sono troppo banali e scontate".
Un mugolio frustrato interruppe il silenzio insieme al rumore del piede del più piccolo che batteva ritmicamente a terra , in modo frenetico e irritante.
Mai, in vita sua, aveva avuto a che fare con un cliente così esigente e difficile.

"Allora lei ha già in mente il tipo di mazzo che vorrebbe portare a questo suo conoscente" dedusse Jimin spazientito da tutta quell'indecisione.
L'azzurrino scosse la testa.
"In realtà no, per questo sto chiedendo a te" il proprietario del negozio lo osservò sconcertato dalla risposta e dal tono informale dell'altro.
Una scarica elettrica gli percorse la schiena facendolo irrigidire sul posto.
"I-io non so più cos-" cercò di dire il più basso venendo, però, prontamente interrotto da Yoongi.
"Potresti mostrarmi i tuoi fiori preferiti" gli propose con un sorriso bonario a contornargli il viso pallido quanto quello di un vampiro.
Jimin alzò un sopracciglio interdetto: "E cosa ti fa pensare che io non te li abbia già mostrati prima?"

"Di solito il meglio si lascia per il gran finale, no?"

ᵖᵃˡᵖⁱᵗᵒ ᵈ'ᵃᵐᵒʳᵉ  [ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ] Where stories live. Discover now