64 7 0
                                    

Il delicato tintinnio della campanella a vento si disperse nell'aria.
Una brezza leggera rinfrescò l'ambiente circostante facendo ondeggiare le foglie verdi delle piccole piante disseminate per tutto il negozio.
Yoongi prese un profondo respiro appostandosi di fianco alla porta per lasciarla chiudere da sola con un leggero tonfo di sottofondo.
Il fresco profumo di fiori gli inondò le narici, si guardò intorno.
I suoi occhi vagarono alla ricerca del proprietario e le sue orecchie si drizzarono cercando di captare il minimo rumore, ma udì solo silenzio.

Un sospiro stressato abbandonò le sue labbra, fece qualche passo in avanti prendendosi il suo tempo per ammirare i differenti tipi di piante che ornavano quel posto e quasi non si convinse di essere finito in una vera e propria selva.
I vari colori della natura gli impregnarono la retina e le labbra gli si incresparono in automatico quando un delicato pulviscolo volteggiò proprio davanti al suo naso per poi sollevarsi di nuovo verso l'alto.
I bellissimi prismi appesi al soffitto catturarono la sua attenzione e rimase come incantato nel vederli girare e proiettare dei frammenti di arcobaleno lungo le pareti bianche del negozio.

Rispetto a pochi minuti prima si sentì alleggerito di ogni peso.
Forse era il silenzio incontaminato, forse il verde rigoglioso, forse i pulviscoli che gli solleticavano il viso o il profumo di fiori che aleggiava nell'aria a rendere, per lui, quell'ambiente così terapeutico.
Per un attimo si sentì di tornare bambino, al tempo in cui fingeva di essersi tramutato in un esploratore nel bel mezzo di una grande avventura: sorrise malinconico.
Fece qualche altro passo avanti pur di addentrarsi in quella misteriosa giungla impregnata di piacevoli sensazioni e profumi e quasi non si spaventò quando scorse una figura minuta in lontananza.
Senza nemmeno accorgersene, arretrò per acquattarsi dietro le ampie foglie di un'Alocasia e prese un profondo respiro.

Le sue mani si alzarono poggiandosi delicatamente sulla parte di pianta che gli bloccava la visuale, applicò una leggera forza per spostarla di appena qualche centimetro e, poi, poté spiare la sagoma scura che aveva avvistato poco prima.
Dal suo nascondiglio ammirò quello che, a prima vista, gli era sembrato un piccolo folletto.
Il suo sguardo si posò sul suo corpo minuto, sulle sottili dita che stringevano il manico dell'annaffiatoio quasi più grande di lui ed, infine, sul suo profilo baciato dal sole.

"Perché mi sto comportando così?" si chiese in un momento di lucidità facendo comunque attenzione a non farsi sentire dall'altro.
Un sorriso decorò il viso dello sconosciuto nel momento stesso in cui finì di bagnare le vivaci piante rampicanti e Yoongi rimase letteralmente senza fiato.
Lasciò la presa sulle gigantesche foglie che gli avevano permesso di spiare quella figura ed indietreggiò scontrandosi con la superficie dura di un piccolo tavolo in legno; si trattenne a malapena dal maledire il mondo intero oltre alla sua goffaggine.

Una chioma bionda fece capolino da dietro la pianta che lo aveva coperto fino a quel momento, i suoi occhi curiosi si soffermarono a guardarlo e un mugolio colmo di preoccupazione abbandonò le sue labbra piene. "Oh, cielo. Sta bene?- si avvicinò a Yoongi gesticolando come un ossesso- Non l'ho sentita entrare, ero impegnato ad innaffiare le piante e non-"
"È ok- si affrettò a rassicurarlo il più alto nel vederlo così trafelato e dispiaciuto per quello che era appena accaduto- non avevo fretta, quindi mi sono messo a curiosare un po' in giro".

Il biondo sospirò, finalmente più calmo, e rivolse un sorriso gentile al suo nuovo cliente dimostrandogli la sua piena gratitudine: "Il mio nome è Jimin, cosa posso fare per lei?"

ᵖᵃˡᵖⁱᵗᵒ ᵈ'ᵃᵐᵒʳᵉ  [ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ] Where stories live. Discover now