Ventinove-Tokyo parte 3

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"Visto che oggi è l'ultimo giorno a Tokyo pensavo di dedicare la giornata allo shopping.."

"Ma abbiamo già comprato molte cose Kookie!"

"Abbiamo comprato solo alcuni vestiti comodi da usare in questi giorni! In ogni caso oggi shopping serio e stasera Disneyland, che ne dici?"

Jimin che era ancora arrotolato tra le lenzuola, in un secondo salta in braccio a Jungkook.

"Disneyland!!! Non ci sono mai stato!
Non vedo l'ora Kookie!!"

Il moro stringe  il suo hyung tra le braccia  realizzando quanto lo faccia stare bene vederlo così felice.

"Dai su allora preparati e andiamo a fare colazione, anche perché sto morendo di fame."

"Ovviamente.."

"Se non vuoi che io diventi debole come te,
lasciami mangiare quanto voglio!"

"Ma io non sono per niente debole!"

"Ok, sollevami."

Jimin cinge le braccia intorno alle gambe del più piccolo, ma nonostante ci metta tutta la sua forza riesce a muoverlo appena.
Jungkook fa la stessa cosa e tira su il biondo con estrema facilità e lo fa pure saltellare sulle sue braccia.

"Però non vale! Io peso sicuramente meno di te, facciamo braccio di ferro."

"Hai ragione io peso di più, ma hai visto il tuo braccino? Non hai possibilità Minie.."

"Questo lo dici tu! Per fare le coreografie
che faccio io ci vuole molta forza fisica!"

Il maggiore si sedie al tavolino tondo della loro camera e invita Jungkook a fare altrettanto con aria di sfida.
Il moro lo accontenta, lo batte in un secondo senza nemmeno impegnarsi troppo, e poi prega un Jimin inspiegabilmente deluso, di fare presto perché ha davvero fame.

Quella mattina erano stati prima alla casa automobilistica Honda dove Jungkook aveva raccolto alcune informazioni per la realizzazione di una nuova auto sportiva personalizzata, e poi si erano recati al lussuoso quartiere Ginza dove avrebbero trascorso la giornata all'insegna dello shopping sfrenato .
Gli ultimi giorni erano stati incredibili per Jimin che solo un anno fa non sapeva cosa ne sarebbe stato della sua vita, e ora si ritrovava a girare per le strade di Tokyo, mangiare in ristoranti fantastici e dormire con un ragazzo con il viso dolce da coniglietto e il corpo di una statua greca.
Quello stesso ragazzo bellissimo era responsabile di tutto questo e adesso, dopo essere stati da Chanel dove avevano acquistato alcuni gioielli con la classica doppia C, da Gucci dove avevano comprato una giacca per Kook, lo invitava ad entrare nell'enorme boutique di Luis Vuitton.
Il biondo guarda la propria immagine allo specchio. Sta indossando un intero outfit dell'ultima collezione ready-to-wear e pensa che la parola "surreale" era riduttiva per descrivere la situazione che stava vivendo in quel preciso istante.

"Sei nato per indossare capi così.."

"Anche tu Kookie. Stai davvero bene,
anche se con il fisico che hai ti sta bene
anche un  sacchetto della spazzatura!"

"Davvero? Ti piace il mio corpo Minie?"

Jungkook parla a bassa voce sfilandosi la giacca per restare con una canotta nera in pelle, perfettamente aderente ai suoi pettorali, che lascia scoperte le braccia muscolose e tatuate.

Hotline - JikookWhere stories live. Discover now