Ventotto- Tokyo parte 2

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Non  parlare.
Non girarti e non toccarti.
Mi lavo prima io.

In poco tempo il vapore riempie la stanza.
Dai rumori Jimin riesce ad intuire quali parti del corpo il più piccolo si sta lavando e immagina il suo corpo bangnato, con la schiuma.
Vorrebbe girarsi a guardarlo, ma non può farlo.
Non sa perché esegue qualsiasi cosa lui gli chieda, senza obiettare.
Forse sono le poche gocce d'acqua che lo raggiungono a fargli venire la pelle d'oca.
Forse è la consapevolezza degli occhi di Jungkook sul suo corpo nudo e, in quella posizione, così esposto, a mettergli i brividi .

Sobbalza quando sente una mano insaponata accarezzare la sua spalla destra.
Quando quella stessa mano scende giù lungo la schiena per poi stringere una natica, Jimin teme dì scoppiare.
Abbassa un po' la testa e comincia a fare respiri lunghi e profondi nel tentativo di calmarsi.
Il viso di Jungkook si avvicina al suo.

Non distrarti

Jimin immediatamente solleva la sua testa bionda a fissare la parete rivestita di piastrelle, con aria colpevole.
Jungkook si accorge dei suoi occhi un po' troppo lucidi.

Minie, non preoccuparti,
stasera non faremo nulla che
tu non abbia già provato..

Le palpebre del biondo liberano finalmente le lacrime accumulate per la tensione e il cuore decelera quel tanto che basta per permettergli di tornare a respirare normalmente.

Piccolo... non ti farei mai nulla dì male..
È solo un gioco e a quanto vedo ti piace..

Aveva ragione. La sua eccitazione pulsava così tanto che sarebbe bastato il minimo tocco a farla esplodere.
Jungkook insiste a lavarlo proprio in mezzo alle sue natiche e la sensazione è così bella che il biondo non si rende conto che sta premendo i suoi fianchi contro la sua mano.
Un getto di acqua calda lava via tutta la schiuma dalla sua schiena, dal suo sedere e dalle gambe.
Il moro si avvicina alle sue spalle, i loro corpi si sfiorano appena e l'eccitazione del più piccolo tocca i suoi glutei.

Sei dannatamente bello Minie
e in questa posizione sei fottutamente sexy.

Jungkook gli morde piano un orecchio e poi comincia a passare la lingua tra i suoi orecchini. Scende sul collo con baci bagnati e piccoli morsi, poi lungo la schiena fino ad arrivare al suo sedere così desideroso di attenzioni.

Il tuo culo è fottutamente .. ah..
Dio quanto vorrei..

Jimin sente le mani del moro prendere i suoi glutei pieni e massaggiarli energicamente per poi divaricarli il più possibile.
E a quel punto comincia la tortura.

Jungkook passa le sue labbra e la sua lingua nella parte più interna di ogni gluteo, evitando con cura il suo punto più sensibile, l'unico dove non vede l'ora di sentirlo.
Adesso soffia sulla sua entrata e d'istinto ne contrae un po' i muscoli.
Kookie ti prego..

Non avevi ancora il permesso di parlare.

Lo colpisce qualche volta, poi si schiarisce la gola .

Così sei ancora meglio..

Jungkook osserva per qualche secondo la pelle ora arrossata del fondoschiena tondo e sporgente del suo hyung, poi si inginocchia alle sue spalle e lo spalanca.

Ti prego cosa? Cosa vuoi che ti faccia Minie?

Riprende a passare la lingua sulle sue natiche, verso l'interno . Morde anche, e adesso la pelle brucia .

Voglio..

Dimmelo Minie o non lo avrai.

Voglio sentire la tua lingua.. lì..

Lì dove? Va bene qui?

Jungkook sta leccando ora l'attaccatura della coscia che il biondo scopre essere particolarmente sensibile e si lascia sfuggire un piccolo lamento.

Non lì.. sul mio buchin..ah!

La lingua del moro comincia a disegnare piccoli cerchi sulla sua entrata, veloci, tremendi e poi si spinge un po' all'interno e quello che sente Jimin ora è pura estasi, ma non gli basta.

Kookie.. voglio dì più..

Sente il più piccolo alzarsi e versare del bagnoschiuma su una mano.
Poi quella stessa mano comincia a premere sulla sua entrata.

Non vedi l'ora che ti scopo con le dita, vero piccolo?

Jungkook non aspetta la risposta e Jimin sente due dita entrare.
Fa male, ma non aspettava altro.

Sei troppo stretto Minie

Il moro resta fermo e bacia dolcemente la nuca e la spalla sinistra del suo hyung, quando sente i muscoli più rilassati attorno alle sue dita comincia a spingere.
Spinge le dita in modo secco, preciso, costante.

Jimin si porta una mano alla bocca per coprire il suono dei gemiti osceni che non riusciva a controllare .

Non ci provare..

Jungkook esce e lo colpisce ancora, questa volta fa più male, ma l'idea che lui stia guardando le sue natiche arrossarsi sotto i suoi colpi lo eccita a dismisura.

Kook scusa.. ti prego non ce la faccio più..

Non sei poi così innocente piccolo Jiminie
Gli sussurra in un orecchio prima di morderlo.

Lo penetra ancora e questa volta è rude, intenso.
Appoggia l'altra mano alla base del collo per tenerlo fermo e comincia a muovere le dita in modo sempre più veloce e profondo.
Jimin strizza gli occhi e tutto il suo viso assume un'espressione contratta nel tentativo di gestire la sensazione paradisiaca delle dita del più piccolo che sforbiciano nella sua entrata in maniera impietosa e sa di non poter reggere ancora a lungo.
Le sue ginocchia si piegano, i gemiti si fanno più intensi e il biondo appoggia la fronte sul suo braccio perché non può fare altro.

Lasciati andare Minie

A quelle parole Jimin viene  quasi  urlando, sporcando il pavimento della doccia, senza essere stato nemmeno toccato.
Si gira verso Jungkook e senza pensarci due volte comincia a succhiare il suo membro con tutta la foga e la rabbia che sentiva per avergli sconvolto la mente fino a quel punto.
Il moro stringe i suoi capelli e spinge e in poco tempo si riversa nella sua bocca.

Esausti si lavano ancora e poi si accoccolano sul letto solo con l'accappatoio mentre attendono il room service.

Kookie adesso è dolce, lo guarda con occhi colmi di affetto, accarezza i suoi capelli, lo bacia piano sul viso e Jimin quasi non riesce a credere che si tratti della stessa persona che pochi minuti fa stava mandando il suo cervello a puttane con i suoi modi autoritari.
Sta già perdendo la testa per lui e non ha idea di come fermare tutto questo.

Hotline - JikookWhere stories live. Discover now