Il cinese ha un ginocchio sbucciato, in lontananza sento le sirene dell'ambulanza già chiamata da un premuroso passante.

"È glave?" il tipo del monopattino con gli occhi a mandorla mi domanda delle condizioni della passeggera.

"Purtroppo no". Non so se ridere o piangere.

Yasmin

Un cherubino dai riccioli scuri mi osserva. Odore di sigaretta appena fumata dalle sue fauci mi disturba. Le pareti color pelle d'uovo rimandano alla palestra dove insegno yoga, ubicata dietro piazza Vescovio. Sono stesa sul divanetto rosso bordeaux della sala relax, sotto le cornici di molte foto mie, pose prese in sala.

"Stamo alla tua palestra" l'autista mi informa. "Sei svenuta pe' la paura, du' vorte. Pe' fortuna che t'ho retto io e ho trovato er numero de qua sur cellulare. Nun eri tanto grave da ricoveratte" l'accento romano da borgataro prende il sopravvento su di lui. I portantini dell'ambulanza mi hanno visitato e, in effetti, sto bene.

"Signorina, il suo fidanzato era così preoccupato. Che carino! Pensavo fosse single, meglio così" la donna delle pulizie mi sorride, con condiscendenza "Ho finito e andrei, avete le chiavi, buonasera".

"Non siamo fidanzati" i puntini sulle i, per favore!

"Stai sempre a spacca' er capello e pure quarcos'artro" alza gli occhi scuri al cielo.

Lo so, sono genere precisetta e cacacavoli. Mi pizzica il naso, e parte la carovana degli starnuti, peggiorata dalla mascherina.

"I testimoni dell'incidente hanno rilasciato 'na dichiarazione alla Polizia Municipale, l'assicurazione dell'Atac te darà un piccolo indennizzo" mi spiega.

"Non importa. Il cinese?".

"Mezzo graffio e 'na murta pe' l'infrazione ar codice della strada" guarda il cellulare poi le mie gambe sulle calze a cuoricini. Ho una gonnellina grigia a pieghe, modello scuola delle suore "Te vesti come 'na regazzina, ma sei 'na iena".

"La iena se ne va a casa, sul tuo complimento. E ricordati, le iene non sono vegane" seduta, ho un leggero giramento di testa. Le parole del cafone mi scuotono. Stronza. Me lo dicono tutti! Se persino un orango come lui lo ha capito, sto messa molto male. Per questo lo psicoterapeuta è diventato il mio amico del cuore e trascorro il maledetto San Valentino da sola, ogni schifoso anno, stretta a un barattolo di Nutella vegana!

Sbotta a ridere, mi fa cenno di aspettare e mi dà il braccio. Lo acchiappo, pure se dovrò ingoiare una scatola di antistaminici; uno starnuto modello tsunami sull'isola di Tonga lo investe.

"Sei pure allergica ar pelo der cane, forse te dovevo fa' ricovera' davero" è l'anticamera dell'Inferno per lui "Devo fumare!".

"C'è un cortile esterno, vai lì. Vuoi una tisana?" rinuncio a scappare e preparo un infuso al gusto di limone e zenzero con il boiler elettrico.

"Va be'" via la mascherina, Marco si accende una sigaretta nel buio del cortile "Armeno la Magica ha vinto". Pronuncia Magica con dodici g, un sorriso, un'occhiata al telefonino e una a me.

Mi imbarazzo e mi rivolto "Che guardi?". Non dovevo chiederlo.

"Te. Perchè? Nun se pò? Certo sei strana".

"Strana come?" non suona bene.

Butta la cicca a terra e la pesta incivilmente con la suola della scarpa per rientrare e analizzare le mie foto appese al muro. "Insegni yoga, in body e calzamaglia, mostri corpo e movimenti alla tua classe e poi te vergogni perché un uomo te fissa?". Lui mi fissa, eccome.

Che dovrei replicare? Che ho l'autostima sotto le scarpe? L'allergia al mondo?

Per fortuna, riceve un messaggio, l'ennesimo, la sua è una linea calda "Scusa, è 'n'amico mio".
Ha parecchi amici, è innegabilmente divertente e buffo.

Apro un pacchettino di biscotti vegani speziati e gliene offro uno.

Mi ringrazia con un cenno della testa, continuando a parlare, della Magica, ovvio. Lo prende e al primo morso, corre al cestino dei rifiuti e ... lo butta.

"Ma che me voi avvelena'? Me so trattenuto da sputa' perché so un signore... 'sto biscotto sa de segatura" non è il massimo, l'impasto resta stoppaccioso.

Saluta l'amico e chiude la conversazione tra cervelloni. "Sei tifosa?".

Non amo lo sport agonistico, ho una laurea in filosofia e prediligo discipline che uniscano un elemento fisico a quello mentale. Dubito che Marco si impegni in attività diverse dall'uso della forchetta e cerco di mantenermi sul vago "Non tanto".

"Lassamo perde', ma nun me di' mai che sei laziale, aquilotta, insomma" sarebbe un'onta ulteriore sul mio pedigree.

"No, tranquillo". Dalle sue parti meglio iena che aquilotta, suppongo.

"Tranquillo è morto. Yasmin, de sera da qui passa er 60N. Alla fermata de Viale Liegi so' pochi metri a piedi a Viale Parioli" guarda l'ora sul display del cellulare e mi informa.

"Come sai che vivo lì?".

"Sono un autista di autobus con la terza media che abita a Centocelle, non un povero idiota, pure se mi vedi così" la frase da linguista mi brucia e sento le guance avvampare. E' vero, l'ho sempre trattato con superiorità. Per di più, fuori dal mio mondo la timidezza mi blocca. Non replico e gli passo la tazza, tolta la bustina dell'infuso, oramai pronto. Ops, ho scordato di domandargli se ci vuole lo zucchero.

Lui inghiotte un sorso di tisana, con disgusto "Te devo confessa' na cosa. So' allergico pure io: alle persone mute, musone come te. Mi fanno veni' voglia de suicidamme sulle rotaie der tram, hai presente Anna Karenina?" la citazione letteraria è sconvolgente, lo ammetto "Me ucciderò cor gas dell'accendino dopo ave' bevuto 'sta risciacquatura dei piatti, scrocchiazeppi".

Sperando di farvi cosa gradita, vi lascerò un sintetico glossario di aiuto nella comprensione di alcuni passaggi; potrà, comunque, arricchirvi di informazioni su Roma.

Appunti di vita capitolina

Pariolina: aggettivo pariolina/o viene dalla parola Parioli, un ricco quartiere di Roma nord. Si usa soprattutto con riferimento, spesso polemico o ironico, al carattere elegante del quartiere e al particolare, ed esclusivo, tono di vita borghese attribuito ai suoi abitanti.

ATAC Roma: Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma.

La Magica: definisce la squadra di calcio della Roma. Si pronuncia rafforzando la G. Magggica!

Aquilotto: tifoso della squadra di calcio della Lazio, il cui simbolo è un'aquila.

Scrocchiazeppi: persona magra di costituzione gracile (quasi a dire che, nei suoi movimenti, fa scrocchiare le ossa come se fossero dei fuscelli); è il soprannome di uno dei personaggi di "Romanzo Criminale".

Centocelle: quartiere periferico di Roma, ubicato nella zona est, popoloso e popolare. Il nome deriva da Centum Cellae, una cittadella militare fatta costruire dall'imperatore Costantino I, dove trovavano alloggio i cavalieri della guardia imperiale, gli Equites Singulares Augusti, e i loro cavalli.

Antologia: opposti innamoratiWhere stories live. Discover now