In sostanza, DarkMind era seconda perché era potente ma opponeva resistenza e non aveva delle emozioni che la spingessero, mentre Nightmare era prima perché era l'incarnazione del caos stesso, un mostro senza pietà che gioiva nel vedere le sue vittime urlare e chiederle pietà.

L'unica che avrebbero potuto salvare era DarkMind... ma per l'altra non c'era alcuna possibilità.

Will iniziò a passeggiare avanti e indietro per lo stanzino prendendosi i capelli e respirando pesantemente come se gli mancasse l'aria nonostante ci fosse una finestra aperta proprio di fianco a loro, opposta alla porta.

«Devi calmarti, è solo una persona»
«Solo una persona?! È il mostro che ha ucciso centinaia se non migliaia di vite tra cui quella del mio maestro e io dovrei calmarmi?»
«Ti ricordo che quella persona mi ha dato la caccia per giorni e mi ha ridotto così quindi ho più diritto di te di parlare» Prese un grosso respiro e si voltò verso la finestra a guardare il tramonto. «È in arrivo qualcosa di spaventoso, una guerra che potrebbe ucciderci tutti. Le vedi le notizie in televisione? Il Consiglio Mondiale dei Supereroi si sta attualmente riunendo per decidere che fare»
«Lo so, mio padre è lì»

«Ed è questo che mi preoccupa. Sono tutti lì, tutti quanti... e i cattivi stanno programmando di ucciderli. Sicuramente sono già dentro la struttura, mascherati da guardie, inservienti, ministri. Li conosco: non si faranno mai sfuggire un'occasione come questa»

Il volto di Will sbiancò totalmente e le gambe gli diventarono di gelatina obbligandolo ad appoggiarsi su un mobiletto di metallo pieno zeppo di detersivi.

Suo padre era partito d'urgenza qualche giorno prima per andare a parlare nel consiglio e rischiava la vita. Non voleva perderlo per nessun motivo, ma cosa avrebbe potuto fare per lui?
Era solo un ragazzino piagnucolone e depresso che non faceva altro che combinare guai e mettere in pericolo se stesso e i propri amici.

Non avrebbe mai potuto anche solo sperare di mettere piede in quella sede per salvare suo padre senza venire ucciso per primo dai Villains che si erano infiltrati.
L'unica cosa che poteva fare era pregare che gli eroi lì presenti fossero abbastanza forti da fronteggiare i nemici e proteggere tutti quanti.

Kyle, notato lo sguardo terrorizzato dell'amico, si avvicinò per quel che la carrozzina gli permetteva e gli mostrò lo schermo del telefono dove aveva aperto una pagina web dove c'era la diretta del consiglio.

«Tuo padre sta parlando in diretta... per ora è salvo. Non ti devi preoccupare»
«Ma per quanto lo sarà? Hai detto tu stesso che è in pericolo!»

Rimise in tasca il telefono mantenendo il contatto visivo con l'amico e lo spezzò solo per osservare il cielo fuori dalla finestra.
Nel frattempo si era fatto buio ed entrambi sapevano che era questione di tempo prima che i cattivi ne approfittassero per compiere le loro solite malefatte notturne.

«Will, voglio chiederti un favore. È molto importante per me quindi pensaci bene prima di prendere la tua decisione»
«Dimmi tutto»
«Voglio salvare DarkMind dal controllo del nuovo Boss, ma non sono abbastanza potente. L'unico che può farcela... sei tu. Se la salvassimo riusciremmo a salvare anche tuo padre e tutti gli altri»

Il ragazzo rimase in silenzio, con le braccia conserte e lo sguardo pensieroso.
Sinceramente non se la sentiva di rischiare la sua vita per una ragazza che neanche conosceva bene. Certo, era evidente che il suo amico si era preso una bella cotta, ma il suo unico obbiettivo era uccidere Nightmare, non salvare una ragazza fuori controllo che avrebbe potuto ucciderlo con uno schiocco di dita.

School of Heroes - da revisionareWhere stories live. Discover now