METEOR SHOWER, one-shots multifandom

Shadows amidst snowstorms - Nigredo

Premessa

Rieccomi qua! A differenza delle one-shots precedenti - e delle successive -, questo racconto non prevede nessuna ship. Niente storia d'amore oggi. Mi piace vederlo più come lo studio di un personaggio; personaggio sul quale, purtroppo, sappiamo ben poco. Si tratta di Soggetto Due, il gemello di Albedo nell'evento temporaneo Shadows amidst snowstorms del videgioco Genshin Impact. Sono presenti pesanti spoilers al riguardo, in quanto questa one-shot si svolge in seguito agli eventi narrati nell'evento: quindi, le possibilità sono quattro.

1. Avete partecipato all'evento: leggete senza problemi.

2. Non avete partecipato all'evento per qualsivoglia ragione: sta a voi scegliere se leggere lo stesso, se andare a vedere i gameplay su youtube per farvi un'idea del contesto o se skippare questo racconto.

3. Non giocate a Genshin Impact: in questo caso potete skippare la one-shot senza problemi. Se però vi va di leggerla lo stesso, vi basta sapere che si svolge in un universo fantastico popolato da creature di ogni tipo, governato da sette dèi che incarnano ciascuno uno dei sette elementi naturali: Pyro, Cryo, Anemo, Dendro, Electro, Hydro e Geo. Il punto di vista è quello di una creatura elementale, ovvero un essere vivente formato dalla condensazione dell'energia di un particolare elemento e che può vivere grazie all'alchimia, nel gioco anche chiamata Arte di Khemia. I nomi di altre creature che citerò, come i Guardiani delle Rovine, sono irrilevanti alla storia. NB: Albedo e il suo gemello, personaggi principali di questa storia, sono fisicamente identici, ma si possono distinguere perché il primo ha una voglia a forma di stella alla base del collo, mentre l'altro no. Vorrei puntualizzare alcuni dettagli al riguardo, ma mi sto già dilungando troppo e non mi va di speculare.

4. Non è una veria e propria possibilità ma voglio specificare che a. alcuni termini li ho tradotti in italiano per una questione fonetica (es. i Ruin Guards diventano Guardiani delle Rovine, Entombed City - Outskirts diventa Città Sepolta - Periferia, ecc...), e b. l'intera one-shot è una vera e propria headcanon. Grazie al finale aperto dell'evento, ogni giocatore ha la propria teoria al riguardo: c'è chi dice che Albedo è morto e Susbedo ha preso il suo posto; chi dice che Albedo ha ucciso Fakebedo e sta soltanto flirtando con Aether; chi dice che Twobedo è vivo e ha preso le sembianze del padre di Joel perché è statisticamente impossibile che quell'uomo sia sopravvissuto tutto quel tempo a Dragonspine senza provviste e senza venire ucciso da un Abyss Mage birbantello. A me, personalmente, piace pensare un finale felice per tutti, ed è ciò che racconto con questa storia. C'è però da dire che molte cose le ho lasciate sottintese o date per scontato, quindi se volete discuterne con me nei commenti per eventuali chiarimenti / teorie / scambio di idee, feel free to do that! A me fa solo piacere.

Bene, ho parlato troppo. Spero almeno di aver espresso tutto con sufficiente chiarezza.

P.S. vi consiglio di leggere mettendo in sottofondo l'album Vortex of Legends di Yu Peng Chen. Sono le colonne sonore di Dragonspine. E, sì, la creaturina protagonista di questo racconto la immagino come la forma originaria di Venti perché la trovo assolutamente adorabile. <3

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Nella periferia est della Città Sepolta, a Dragonspine, una piccola creatura elementale fluttuava senza meta fra le rovine innevate. Il vento spirava senza sosta, portando con sé cristalli di quarzo scarlatto e aghi di pino ricchi di vita, e la creatura aveva deciso di adagiarsi senza troppi riguardi sulla sua scia. Trasportata dall'imminente bufera, i suoi occhietti glaciali osservavano disinteressati il paesaggio. Delle seelie rossicce, scintille di fuoco residue di antiche anime saggie, attendevano l'arrivo di qualche intrepido essere umano che potesse guidarle al loro nido. I Guardiani delle Rovine, inerti, erano accasciati al suolo, pronti a riattivarsi al minimo movimento invasivo esterno. Degli orchi si scaldavano dinanzi a un falò, talora osservando le fiammelle che s'innalzavano verso le nuvole, talora danzando intorno al pentolone che serbava della carne di volpe.