NO TI PREGO NO!

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StrePov
Era da poco che io e Cico eravamo tornati in camera,a scuola,ad un certo punto mi arrivarono vari messaggi e foto e raffiguravano cico che 🍋ava con una ragazza,scrutai meglio l'immagine per capire se poteva per caso essere vecchia e invece no era di oggi.Ero sconcertato chiamai subito Cico che era a gli allenamenti ma non me ne fregava niente,lui arrivo subito entro e mi vide mi corse addosso cercando di abbracciarmi ma lo scansai lui mi chiese che cosa avevo io mi girai con le lacrime che mi rigavano il viso e gli mostrai le foto lui mi guardo e mi chiese
C: è tu veramente ci credi?
S: cosa dovrei fare girarmi i pollici! Ovvio che e vero ed è una foto recente perché la maglia l'hai comprata da pochissimo pensi che non me ne accorgo
C: Stre guarda non è come pensi
S: è cosa dovrebbe essere eh sentiamo
C: Stre t-
S: Senti cico ho visto le chat con una ragazza che ti mandava foto sue,adesso questo, ci prendiamo una pausa e anche bella lunga.
C:ma-
S: ho detto che ci prendiamo una pausa,basta questione chiusa.
Cico mi guardo con sguardo vuoto sapeva che non mi poteve dire nient'altro,poi mi squillo il telefono risposi ed era Anna Stava piangendo io mi ero preoccupato tantissimo gli chiesi con aria preoccupata che cosa era successo ma non riusciva a parlare quando senti un po di interferenze e poi una voce stridula prese parola
N: Ciao Stre sono Nancy e successo un casino
S: Che tipo di casino
N: Piadina e Ginevra hanno fatto un incidente
Mi manco l'aria per un paio di secondi ma poi riuscì a sputare qualche parola che non so con quale logica hanno formato una frase di senso compiuto
S: Nancy...Chi c'è lì con te
N: Anna e Ettore sono volati subito a New York per capire la situazione.
S: ok passami Ettore
E: Stre, Ginevra e quella messa peggio
S: no cosa stai dicendo
E: mi dispiace Stre ma ha pochissime probabilità intorno al 5°/•
S: no...
E: mi dispiace ma adesso devo andare
Chiusi la chiamata con Ettore e corsi in camera lì Cico mi vide preoccupato appena ho incrociato il suo sguardo sono scoppiato a piangere,non ci potevo credere conoscevo Ginevra da almeno 5 anni,poi ce stata la situazione con Marco ma non me la sono mai dimenticata,ora sapere che erà in fin di vita mi distruggeva.Cico mi chiese che era successo e gli spiegai tutto senza un minimo di fermezza,presi le mie borse misi l'occorrente per viaggiare e prenotai un biglietto
C: Stre vengo con te
S: non mi piace molto come cosa ma non posso impedirtelo
C: preparo tutto prenota un secondo biglietto
S: va bene devo passare nell'ufficio della preside per i permessi lo sai come e fatta
C: va bene basta che ti sbrighi dobbiamo partire il prima possibile
Usci velocemente dalla camera,lasciando stare tutti gli insulti dei soliti omofobi del cazzo Arrivai davanti la presidenza bussai e mi diedero il permesso di entrare entrai e la preside prese subito parola
Pr: a cosa devo devo questa visita De Lucis?
S: Io e il mio compagno Cico dobbiamo prendere dei permessi
Pr: posso saperne il motivo?
S: ce una persona che sta molto a cuore sia a me che a cico che sta in ospedale in condizioni critiche
Pr: mi dispiace tanto,ecco i permessi
S: la ringrazio
Usci dalla stanza e mi ritrovai di fronte il solito gruppetto di bulletti ignoranti io lo scansai ma loro mi sorpassarono e mi bloccarono io non sapevo a cosa pensare se pensare a Ginevra oppure a loro fatto sta che non me ne stava fregando niente e quindi il primo bulletto prese parola
1b: ma ciao piccoletto,sentiamo che permesso hai chiesto alla preside quello di ritornare etero?
S: ha ha e tu sai che permesso dovresti chiedere
1b: mm no sentiamo
S: quello di non essere una testa di cazzo,e con questo ti saluto.
Me ne andai,e camminando verso la stanza vidi Cico con i 2 borsoni e i biglietti stampati,presi le mie cose e mi diressi verso il posteggio dove stava il motorino di Cico. Aspettai la 2 minuti e poi arrivò salimmo e poi partimmo dritti verso l'aeroporto.
Arrivati all'aeroporto fecimo il check-in e tutto è poi salimmo sull'aereo. Fu il viaggio più brutto della mia vita perché ero in pensiero per Ginevra e poi avevo Cico che mi continuava a chiamare.
Ad un certo punto non c'è la facevo più e gli risposi
S: cosa vuoi
C: ti prego perdonami io non volevo baciare jasmine.
S: hai ancora il coraggio di parlarne,basta la questione e chiusa
C: prima di chiudere una questione si risolve
S: è già risolta, te lo spiegata prima abbiamo chiuso punto e basta.
Cico rimase in silenzio per tutto il resto del viaggio,ma io ero ancora stranito non tanto dal comportamento di Cico ma del mio perché gli avevo risposto così?perché ero così freddo con lui? Ma poi la voce del comandante interruppe i miei pensieri,scesimo dal veivolo e presimo il primo taxi che ci corse davanti,salimmo e cercammo di fare il più presto possibile.Arrivati davanti l'ospedale vidimo Anna ed Ettore fuori in lacrime e poi arrivò anche Nancy che corse addosso ad Anna anche lei piangendo,io non mi reggevo in piedi ma corsi dentro fin arrivando alla reception chiesi di Ginevra e mi mandarono nella sua camera alla mia entrata l'aggeggio che teneva conto dei suoi progressi fece un beep assurdo e poi una linea verde su uno schermo nero comparve davanti a i miei occhi,tutto dentro di me si distrusse senti la mano di qualcuno sulla mia spalla ma non avevo le forze di girarmi poi senti uno strattone e dei medici entrarono riattaccarono tutto ma non c'era speranza,provarono a fare di tutto ma basta lei era morta.
Vidi anche Cico arrivare e il suo sguardo si spense i medici ci buttarono fuori ma io sapevo che si poteva fare ancora qualcosa,rientrai di corsa nella camera e senti un beep,poi un altro e un altro ancora,Ginevra non era morta un'infermiera gli aveva staccato la spina senza dire niente a nessuno,lei apri gli occhi e gli corsi vicino lei era molto stordita ma comunque riuscì a capire qualcosa,Cico mi segui con l'intento di bloccarmi ma appeno entro vide Ginevra con gli occhi aperti era sconvolto,gli dissi di andare a chiamare Anna e tutti gli altri lui corse ma poi una voce familiare subbentro,era la madre di Ginevra lei venne vicino a me e con voce da vipera mi disse
Mm: ma ciao,vedo che hai fatto risvegliare questa nullità,sai ti credevo più stupido
S: se ne vada immediatamente,non si merita manco il privilegio di vedere Ginevra e proprio come suo figlio,in fondo tale madre tale figlio. Ginevra scoppio in una risatina malata perché non riusciva a malapena a parlare sua madre se ne ando e nel frattempo arrivarono tutti Nancy corse sul letto ed abbraccio Ginevra, tutti a giro la salutarono ma poi entro un medico.Era sbalordito dell'accaduto saluto Ginevra e poi disse che se ne doveva andare.
 

DAL PUNTO DI VISTA DI UNA PICCOLA MUCCAWhere stories live. Discover now