GINEVRA?

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StrePov
Dopo tutto quello che era successo la sera prima non riuscivo manco più a parlare ero stanchissimo,insomma un rapimento e tutte le manate e pedate che mi sono preso mi faceva male tutto.Ad un certo punto cico era uscita dal piccolo accampamento lasciando però il telefono sul tavolo , gli arrivarono messaggi sopra messaggi fino a quando non mi innervosi e andai a vedere quello che stava succedendo sbloccai il cellulare di Cico e mi ritrovai davanti una chat agghiacciante , era con una ragazza data la foto profilo e stava flirtando con lui ma lui non ci stava , io ero schifato stavo scorrendo un po la chat fino a quando non vidi anche dei messaggi e delle foto di quella ragazza.
Decisi di andarmene via dal campeggio senza lasciare traccia di me , niente presi tutto e me ne scappai al college prima però decisi di passare prima a casa di Anna ed Ettore , bussai e mi apri Anna io la scansai in maniera molto brutale facendola addirittura cadere , Lyon senti tutto il rumore e scese dal piano di sopra , appena arrivato vide Anna per terra con lo sguardo impaurito e io arrabbiato nero mi guardo con uno sguardo omicida e stava quasi per tirarmi un pugno quando presi Anna per un braccio e la feci rialzare e poi la portai lontano da casa per almeno tre quarti d'ora, Anna in tutto questo rimase in un silenzio tombale fino a quando non smisi di trascinarla per la strada , arrivati in un parco mi fermai e gli andai addosso abbracciandola fortissimo e chiedendole scusa in tutte le maniere , lei mi disse di stare tranquillo e di spiegarmi la situazione , io non ce la facevo quindi ricominciai a piangere facendo ancora più rumore di prima arrivando ad attirare anche della gente , tra cui una bambina che mi corse vicino e mi chiese perché stavo piangendo appena mi girai la riconobbi subito,era la sorellina di Marco, io mi chiedevo che ci faceva tutta sola in quel parco a quell'ora della sera, però non riuscì a porle nessuna di queste domande fino a quando anche lei non mi riconobbe e mi abbraccio fortissimo dicendomi semplicemente qualche parola : mi sei mancato tanto Stre...
Gli stavo per rispondere fino a quando Anna più stranita che mai non ci divise e mi porto in privato con lei:
A:che adesso oltre a fare male a me se pure un p3d0f1l0?!
S:no no Anna tu non stai capendo niente , non farei mai del male ad una bambina di a mala pena 10 anni
A:e tu come fai a sapere la sua età eh
S: devi sapere che lei era mia cognata io sono pure il suo padrino della comunione
A: aspetta cosa?
S: hai capito bene , io ero fidanzato con suo fratello fino a quando l-
Sm:lui non iniziò a farti del male fisico e mentale , e ti chiedo scusa per lui...
S: Ginevra tu non devi fartene una colpa e nemmeno chiedermi scusa per lui ok?
G:non ci riesco... e corse da me piangendo,io l'abbracciai e la presi in braccio cercando di tranquilizzarla,ad un certo punto senti una voce femminile correre verso di me , era la mamma di Marco mi guardo e scoppio a piangere , io ero rimasto impassibile con ancora Ginevra in braccio, fino a quando non chiesi spiegazioni di quei pianti alla madre di Marco e lei mi rispose con un solo e semplice scusa... io le dissi che non valevano niente le sue scuse, perché se anche io gli mettevo davanti l'evidenza dei fatti lei continuava ad ignorarla,Anna in tutto questo era ancora più stranita allora decisi di spiegargli la situazione e gli presentai Ginevra e la madre di Marco,  loro si presentarono e poi la piccola mi ricorse in braccio , la mamma gli chiedeva di tornare da lei ma la piccolina rispose che voleva restare più tempo con me prima che non mi vedesse più per tantissimo tempo e mi abbraccio ancora più forte ma una domanda gli dovevo ancora fare,
S:Senti Ginevra una domanda
G:dimmi Stre
S:ma perché eri tutta sola a quest'ora ? Non sei ancora piccola per uscire senza nessuno?
Lei mi guardo ed abbasso la testa e mi spiego una cosa
G:praticamente da quando vi siete lasciati,io ho iniziato a tare male ogni giorno di più e per sentirmi un po in pace visto che a casa mamma e papà litigano sempre e-
Mm:piccolo rifiuto umano non ti permett-
A:lei stia zitta e lasci finire la piccola
Mm:non mi dire di stare zitta vacc-
L:Stia zitta lei e lasci finire la MIA ragazza
Tutti ci girammo verso lyon e lui mi venne davanti con sguardo curioso per sentire una qualsiasi scusa per non essere picchiato
A:lyon aspetta lui non mi ha fatto niente
L:sicura ?
A:si.L: ok
S:stavi dicendo Ginevra?
G:Stavo dicendo che mamma e papà litigano sempre ed io non sto bene , Marco e cambiato fino a quando un giorno non ebbi un sesto senso sapevo che una persona speciale per me era qui così sono uscita e ti ho visto disegnare qui e allora ho capito che mi mancavi tanto .
S:allora Ginevra devi stare tranquilla magari ci potranno essere quanti problemi vuoi intorno a te , ma basta che ti circondi delle persone a cui vuoi VERAMENTE bene e vedrai che inizierai a stare meglio senza neanche accorgenete
G: non ho nessuno , tutti i miei compagni mi odiano,non faccio sport , mio fratello oramai non ce più con la testa e l'unico che mi voleva bene eri tu e sei stato allontanato,sono sola!!!
S: aspetta l'unica persona con cui stavi bene ero io?
G:si è appena ho saputo fhe tu e Marco vi siete lasciati ho pianto per almeno 3 ore di fila!
Li mi si spezzo il cuore , però decisi di far scendere un attimo la piccola e lasciarla ad Anna,io nel frattempo sono andato dalla mamma di Ginevra che era stata allontanata da Lyon , lei mi corse addosso piangendo e chiedendomi almeno 10 volte scusa io l'allontanai e gli dissi sedicente la verità ovvero che Ginevra stava meglio con me , non perché loro fossero cattivi con lei ma solo perché si trovava a suo agio, lei lo sapeva ma non lo voleva ammettere fino a quando mi disse
Mm: ma se te la tieni , non mi chiedi soldi per mantenerla vero?
S: Soldi , lei sta pensando solo ai soldi
Mm:si o no rispondi
S:no
Mm: va bene allora tienitela ciao
S: se ne va così senza neanche salutare tua figlia
Mm: non me ne frega niente di lei adesso ciaooo!!!
Io ero sconvolto tornai da Ginevra e gli dissi la notizia lei mi salto addosso presa dalla felicità.
Tornammo al campeggio e trovai Cico che era preoccupatissimo,io lo presi da parte e gli raccontai tutto lui mi disse solo quattro parole : lei ora dov'è?
Io gli risposi che era in macchina e lui corse verso il veicolo apri la portiera si prensento e subito fecero amicizia. La notte arrivò presto e Ginevra si addormento molto presto ma senza aver prima preso un bell'abbraccio da me e Cico.

DAL PUNTO DI VISTA DI UNA PICCOLA MUCCADove le storie prendono vita. Scoprilo ora