CAPITOLO 20

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[Clarke]

Appena entrata a casa sento lo sguardo di mio padre bruciarmi addosso, presa dall'ansia cerco di correre subito in camera mia.
Nel farlo traballo un po' e mi tradisco da sola.
Dannazione!

"Clarke Griffin sei ubriaca?!" Mi dice con tono sicuro e arrabbiato.
"Cosa? Io? No, ma ti pare!" Sinceramente non penso di essere stata convincente, giuro ci ho provato a far uscire le parole nel modo più sensato possibile ma non è andata bene...
"Ho visto che ti ha accompagnata Lexa, quante volte te lo devo ripetere che lei per te non va bene, vai a uno o due feste con lei e guarda in che stato sei ora!
Non mi è mai importato degli affari personali di Lexa, le ho sempre voluto bene comunque, ma ora basta, non permetterò che ti influenzi in questo modo, NON SE NE PARLA!!"

Dopo aver sentito queste parole scatta tutto un meccanismo dentro di me per proteggerla, come solo osa pronunciare il suo nome, in parte è colpa sua quello che è successo.
So che sono stata io a sbagliare credendogli, ma ora chiarirò le cose una volta per tutte e non gli permetterò più di parlare di lei in questo modo.

"Sei l'ultima persona a poter parlare, tu mi hai dato un influenza negativa con le tue cazzate e io sono stata così stupida da cascarci.
Se c'è una persona che mi sta davvero facendo capire chi sono e mi rende felice è Lexa!
Non ne voglio più sapere di qualunque opinione tu abbia su noi, sempre se c'è ancora un noi, si perché per colpa tua -nostra- probabilmente l'ho persa e questo mi distrugge.
Non mi interessa cosa hai da dire su questo e non c'è niente che tu possa fare per farmi cambiare idea.
Io cercherò di riprendermela in ogni modo possibile, perché lei è tutto ciò che voglio."

"Ma perch-"

"Perché io la amo"

Sputo tutto tutto d'un fiato dando per la prima volta voce solo al mio cuore.

"Cose ne puoi sapere dell'amore, sei solo una ragazzina e lei ti attrae solo perché è quello che tu non sei mai stata, per fortuna aggiungerei!"

"È vero forse dell'amore non ci capisco nulla, ma voglio iniziare a capirci qualcosa con lei"
Detto questo mi dirigo verso la mia camera e prima di entrare mi volto un'ultima volta verso mio padre.

"Mi dispiace tanto per te papà, credevo fossi una persona migliore di così..."

Ho deciso che domani mattina prima di andare a scuola passerò da Lexa, le dirò tutto, le spigherò la storia con mio padre e di quanto sia stata stupida a credergli, ma anche di quanto farò di tutto per rimediare perché quello che provo per lei è troppo forte per arrendermi.
Detto questo mi chiudo in camera con un unico pensiero fisso in testa, tu.

[Lexa]

Riaccendo il motore e apro di nuovo i finestrini, ora il vento smuove i capelli a me come prima faceva a te, ho la tua immagine impressa nella mia mente.
I tuoi occhi azzurri che guardano fuori e fanno di tutto per evitare i miei, lo so che lo senti che ti mangio con lo sguardo, lo so che cerchi di resistermi e francamente non ne capisco il motivo.
C'è ancora il tuo profumo nella macchina, ogni tanto mi volto nella speranza che tu sia ancora la, ma non è così.
È incredibile quanto tu mi faccia essere schifosamente sdolcinata, non mi sono mai piaciute tutte queste smancerie, io ero tutto l'opposto.
Però non avevo nemmeno mai provato dei sentimenti del genere.
Quando sono con te mi sento così vulnerabile, timida, nervosa, elettrizzata, eccitata e libera allo stesso tempo.
Solo il tuo sguardo mi fa trasalire e il tuo tocco mi fa rabbrividire, ogni volta mi si increspa la pelle e allo stesso tempo a questa viene una voglia sfrenata di toccare la tua.
A me non piace l'idea di te, di avere una ragazza, di avere delle responsabilità ma tu mi fai venire voglia di farti felice ogni giorno, di starti accanto, di proteggerti e giuro che se potessi mi allontanerei da te -io le persone finisco sempre per farle soffrire- ma davvero non riesco a starti lontana, sei diventata come l'aria, indispensabile.
Sei speciale Griffin, lo sei davvero!

clexa al giorno d'oggiWo Geschichten leben. Entdecke jetzt