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Jo
Abbiamo deciso di ritornare nelle nostre rispettive stanze per un po', tanto ci rivedremo tra qualche ora. Ci siamo lasciati il numero di telefono così da metterci d'accordo per quando andremo a cena stasera.

Arriviamo al ristorante indiano come ha consigliato oggi Hero e ordiniamo, stavolta prende meno cose di quando abbiamo mangiato a pranzo e rimango quasi sorpresa.
"Ti sei già sfamato oggi, ormai non hai bisogno di un'altro cenone di Natale giusto?"
"Oh no direi che adesso posso anche tenermi sul leggero" mi dice con un sorrisetto e io annuisco ricambiando il suo sorriso e poi dopo un po' comincio a parlare
"Senti Hero, ti volevo chiedere se hai letto i libri o almeno il copione. Tu hai mai... hai mai girato scene così... spinte?" Fa un sospiro e poi mi risponde quasi in modo sconsolato
"A dir la verità apparte qualche bacio no. Comunque Ho letto solo il copione per il momento, i libri li leggerò più avanti. Ce ne sono tante di scene spinte?" Chiede quasi con faccia preoccupata
"Parecchie però avremo un coordinatore dell'intimità quindi non credo ci saranno problemi."
"Si li conosceremo a fine film mi sembra perché Anna ieri sera durante la cena mi ha accennato che le gireremo per ultime quelle scene, almeno ci conosceremo meglio e avremo anche più confidenza. Ovviamente parleremo anche prima delle scene penso o almeno, se non fosse così cerchiamo di metterci d'accordo prima tra di noi, voglio che non ci sia nessun imbarazzo anche perché se ti senti a disagio per qualcosa puoi sempre dirmelo, cercheremo un modo per evitare un tocco che magari ti da fastidio o cose così. Bisognerà capire i limiti di entrambi e il gioco sarà fatto. Solo, non voglio che tu ti senta a disagio quindi magari prima di una scena dillo a me ok?"
Sono colpita dalle sue parole. Non pensavo che gli interessasse così tanto di mettermi a mio agio in quelle scene, certo pensavo di parlargliene io ma non che prendesse spunto così
"Grazie Hero, lo apprezzo veramente tanto, davvero. Ovviamente non si tratta solo di me perché non giro solo io, anche tu dimmi quando qualche tocco è fuori dalla tua zona comfort. Neanche io voglio metterti a disagio con qualcosa che non vuoi. Comunque penso che il coordinatore ci indirizzerà in un modo che saremo tranquilli tutti e due senza nessun imbarazzo e senza disagio però apprezzo davvero che tu mi abbia fatto questo discorso." Ci sorridiamo a vicenda e intanto arrivano i nostri piatti, parliamo praticamente tutto il tempo: lui mi dice che ha un cane che si chiama Diesel e io gli dico che ho un gatto che si chiama Monty, poi gli dico che amo l'eurovision e altre cose di cui capita il discorso. Dopo un po' mi fa una domanda abbastanza personale
"Sei fidanzata?" Chiede curioso fissandomi negli occhi
"No, sono single. Anche perché in questo momento della carriera non credo che debba concentrarmi sull'avere un ragazzo. E tu?"
"Giusto. Comunque anche io sono single" dice quasi in nonchalance
"Andiamo a pagare?" Chiede Hero
"Togli la parola 'andiamo' da quella frase, stasera pago io" dico in tono minaccioso ma allo stesso tempo gli sorrido, lui si mette a ridere e alza le mani come se gli stessi puntando una pistola.

Siamo arrivati in hotel e ci siamo fermati al bar perché Hero mi ha proposto di prendere qualcosa da bere
"Fammelo dire Hero, il tuo personaggio è davvero uno stronzo all'inizio della storia" Dico ridendo
"Mi sento colpito nel profondo così" dice mettendosi una mano sul cuore per poi riprende a parlare "...hai detto una parolaccia finalmente, wow pensavo che non l'avrei mai sentita da te" e si mette a ridere, per stupirlo ancora di più gli faccio il terzo dito e lui mi applaude con un sorriso beffardo
Continuiamo a parlare e poi comincio a sbadigliare così lui se ne accorge e mi chiede se ho sonno "a dir la verità un pochettino ce l'ho"
"Ti accompagno vieni" mi sfiora il braccio e mi viene in mente che da quando ci conosciamo non ci siamo mai toccati e mi viene da ridere mentalmente a pensare a tutte le scene dove dovremo fare finta di toccarci.
"Credo di aver imparato a camminare 22 anni fa" biascico un po', non sono ubriaca perché ce ne vogliono di bicchieri per ubriacarmi però sono leggermente brilla, di questo ne sono consapevole
"22 anni fa? Che io sappia 22 anni fa non eri propriamente in programma o forse sì ma comunque non eri ancora nata" e si mette a ridere. Intanto riprende a parlare
"Vieni che ti accompagno in camera"
"Giusto. Devo ritornare sana e salva e tu sei il mio bodyguard personale" ridiamo insieme e Hero scuote la testa in segno di rassegnazione, intanto mi riaccompagna in camera. Prendiamo l'ascensore, arriviamo al nostro piano davanti alla mia porta e intanto comincia a parlare
"Voglio essere sicuro che entri in questa stanza" dice in tono autoritario ma affievolisce il tono con un sorriso
"Ma in realtà sto bene Hero fidati" Gli faccio un sorriso rassicurante
Annuisce con un finto sorriso e poi esclama "allora domani ti scrivo un messaggio va bene? Buonanotte Jo"
"Va bene, buonanotte Hero." E ci salutiamo. Sento il suo sguardo addosso finché non entro in camera, chiudo la porta e potrei dire che sembra davvero il mio bodyguard. Rido da sola della mia riflessione. Mi spoglio, metto il pigiama e vado a dormire.

The chemistry of love- 𝐡𝐞𝐫𝐨𝐩𝐡𝐢𝐧𝐞Där berättelser lever. Upptäck nu