Hello peter

114 5 0
                                    

20 maggio 2016

La sveglia del telefono di mia madre apre le danze ad un nuovo giorno. Forse é meglio chiamarlo IL giorno. Credo sia la prima e ultima volta che mi sveglio così velocemente. Salto dal letto e vado verso il bagno dove faccio la mia solita routine. Mi lavo, questa volta ho deciso di fare una bella doccia fresca; cambio, oggi mi vesto un po' meglio rispetto alle altre volte, insomma se tutto va bene dovremo uscire per festeggiare, così indosso dei pantaloni larghi azzurrini è una maglia a maniche corte rosa di Drake. Adoro quel cantante. Tutto messo in piega con una cintura nera ai bordi oro, i miei amatissimi occhiali da sole dalla quale vi ho già parlato qualche giorno fa e, come può non mancare, uno chignon, questa volta giuro ben fatto, che raccoglie tutti i miei capelli ribelli a parte due ciuffi. Completo con un filo di trucco per coprire le occhiaie, un rossetto rosa quasi invisibile dato il colore delle mie labbra e un eye-liner sottile. Perfetto. Ah dimenticavo, due spruzzate di profumo di Dior. Ora é tutto perfetto.

Sorrido allo specchio ed esco dal bagno nel quale entra mia madre. Sono le dieci e ancora nessuna notizia dei selezionati. Scorro sulle mail ma niente. Niente post, niente stories, niente annunci. Bho aspetterò. Solo che ecco, non sono propriamente una persona paziente.

Passo il tempo della colazione, mattinata in città e pranzo ad aggiornare le pagine di vari siti anche per solo sapere poco. Nulla di nulla. Non avranno ancora finito i provini. É l'unica scusa plausibile, o peggio, non mi hanno scelta. Mille pensieri iniziano a frullarmi nella testa.
<<Zen stai bene?>> chiede mia mamma che si stava spalmando la crema solare pronta a sdraiarsi sul lettino della grande area piscina che riservava l'hotel.
<<si sì tutto alla grande>> rispondo guardando il vuoto.
<<non sembra>> continua lei aggiustandosi il cappello di paglia sulla testa.
<<sei preoccupata per le nomine?>> aggiunge chiedendo. Come fa quella donna a sapere sempre tutto. Cioè é incredibile, ogni cosa che sto pensando lei lo capisce, e fidatevi non é bello a volte.
<<si...>> rispondo debolmente.
<<cosa? Non ho sentito>> dice indicando l'orecchio con l'indice.
<<si sono preoccupata>> ripeto più ad alta voce.
<<tesoro...>> prende un attimo di pausa <<non devi esserlo, hai sentito il signor Watts, ha detto che sei praticamente tu l'attrice. Dai facciamo qualcosa così l'ansia se ne va via. Cosa vuoi fare?>> dice.
<<non ne ho idea>> parlo.
<<andiamo qualcosa che vuoi fare ci sarà>>
Mi prendo qualche secondo per pensarci. Certo che c'è qualcosa che voglio fare, ma non mi sembra il caso presentarsi agli studios oggi, quindi prima idea scartata. Vorrei fare qualcosa di divertente, tipo uscire in città, al mare, fare shopping, non so andare su una ruota panoramica, mangiare un gelato...
<<no mamma sto bene qua>> dico. Lei sembra rimanerci male.
<<come vuoi>> conclude. Mi dispiace ferirla ma l'unico pensiero di dimenticarsi delle nomine mi manda ancora più in ansia, quindi sto bene tenendomi questa preoccupazione.

Continuo ad aprire e chiudere le page come per aggiornarle ma niente. Solo qualche messaggio qua e la. Anche da Darnell, non lo so sento da un po' di giorni, forse é l'ora di parlare un po' con lui, magari mi distrae anche.

Scorro sulla rubrica dei numeri telefonici e schiaccio su quello salvato come "BROTHER🥸", si non chiedetemi perché questo nome, mi inspirava, tutto qua. Il telefono inizia a squillare e tempo due secondi lui risponde.
<<Daya! Che bello sentirti>> dice.
<<Darnell!>>
<<allora, mi vuoi dire come va li in California? É bella come nei film?>> chiede emozionato. A quella voce così entusiasta ridacchio.
<<é tutto bellissimo e ci sono un sacco di ragazzi fighi, ma non sono il mio tipo>> rispondo alle questioni appena poste dal mio amico.
<<e certo il tuo prototipo di ragazzo ideale é Peter Parker>> continua ridendo.
<<smettila Appling>> l'ho chiamato con il cognome in segno minaccioso.
<<uh il cognome, ahi questa fa male!>> dice scioccato e ferito, ovviamente ironico. <<allora il provino? Sai chi é Spiderman? E gli altri attori? Come sono gli studios?>> aggiunge. Sembra un bambino. Mi lascio scappare una risatina.
<<il provino é andato benone, forse mi hanno preso, vabbè lo scoprirò o sta sera o domani mattina. No, non so nessuno degli attori, tantomeno Spiderman. Il regista sembra sia in gamba e gli studios sono fantastici, anzi meravigliosi>> sembra che ho appena letto un romanzo da far paura ai promessi sposi.
<<ah vorrei essere lì con te>> confessa il mio migliore amico dopo aver sentito tutto il mio racconto.
<<se mi prendono lo sarai, e non solo in California>> rispondo con voce ovvia sull'ultima frase.
<<tua madre?>> chiede dopo un po' di silenzio.
<<sta bene é andata a prendere una bibita al chiosco penso, o é sparita>> dico guardandomi intorno vedendo il suo lettino vuoto <<ah no, é in piscina>> rettifico osservando la sua figura nuotare nelle chiare acque davanti a me.
<<ah vi trattate bene. In piscina, hai capito le signore>> dice prendendoci in giro.
<<ci stai per caso prendendo per il culo, o sei invidioso?>> sorrido alla mia stessa domanda. Ridiamo tutti e due.
<<Daya ora devo andare, é stato bello sentirti e appena sai qualcosa scrivimi subito, ok?>> dice.
<<si certo, ciao Darn>> dico.
<<ciao>> ridice lui prima di attaccare.

~LIKE A COUPLE~ tomdayaWhere stories live. Discover now